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Meditazione sul Cuore (Fuoco delle Spirito)


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1) Visualizza come una fiammella (azzurra, verde, violetto, come preferisci...) che, partendo dal cuore, arriva lentamente a pervadere ogni fibra, ogni muscolo, ogni nervo, ed ogni cellula del corpo.

La sensazione che se ne dovrebbe ricavare è di indescrivibile serenità, di grande benedizione, il senso di piacere è tale che si ha quasi
l'impressione che il corpo voglia mettersi a levitare per conto suo.
E' un trucchetto che permette, almeno per pochi minuti, di affacciarsi ad un momento di pace e di benessere.




2)  Supini, dopo avere realizzata la perfetta ritmicità della respirazione, sì che tale funzione organica permanga con spontaneità, senza ormai più richiedere attenzione alcuna, si discenda alle radici dell’essere con la «concentrazione » ed il « silenzio ». Si determini, come una piccola fiamma ardente nel cuore.
L’abitudine della coscienza vincolata ad uno strumento quale il cervello, è tale che lo spirito viene come automaticamente attratto là dove gli si attribuisce sede normale. E’ quindi necessario, in questo caso, di realizzarsi e sentirsi come una massa di lieve consistenza che, dal cervello, scenda attraverso i centri della laringe e della faringe, giù, fino al cuore, lentamente, seguendo una linea ideale e non corporea, dolcemente e senza alcuno sforzo.
Il corpo lo si sperimenti come pervaso da un’onda di tepore sottile che fluisce per le vene, per i nervi. La fiamma arda: « IO SONO ».
Dirigi nel cuore un atto di coscienza: «Sono nel cuore, lo sento, lo vivo »

Lo spirito fissato nel cuore crei una fiamma che arda da sé stessa, senza altro alimento che non sua il suo splendente potere di Luce.  Senza tempo.
Poi la fiamma-spirito-coscienza aumenti sè stessa, a poco a poco, si faccia píú grande, maggiore nello splendore e nell’ardore, più forte, più tenace, più viva e vivida, più dura dell’adamantina durezza...
Sempre, sempre più.
Ed oltre i limiti del cuore arda e consumi, si espanda fino a pervadere l’intero essere corporeo e dissolverlo in sè.
La purificazione degli elementi viene cosi a compiersi e lo spirito ad acquistare gradatamente l’immediato controllo, la percezione cosciente di ciascun organo, di ciascuna minima parte del corpo fisico.
Infine si proceda inversamente per un ritorno alla normale coscienza, seguendo lo spontaneo succedersi deile fasi, analoghe alle precedenti, fino alla forma di una piccola fiamma nel cuore. Allora, bruscamente, si interrompa il rito, così permanendo.
Dopo alcun tempo sarà facile portarsi rapidamente nel cuore e suscitarvi la fiamma, che, infine, permarrà, come un atto interiore, in tutto il corso della giornata; come anche sarà facile, partendo dal cuore, penetrare qualsiasi parte del corpo e viverla nelle sue complesse funzioni. Così la coscienza, ristabilita definitivamente nella sua sede naturale, avrà modo di sperimentare stati diversi dagli abituali d’un tempo e di operare conseguentemente, realizzando quanto è stato espresso nei simboli della inestinguibile fiamma.




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