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IL SIGNIFICATO DEGLI EGGREGORI



Vedi anche le trilogie del risveglio: https://risvegliodalsogno.wixsite.com/risveglio/about



 (di Gian Guido Benucci)

L’importanza di conoscere il significato della parola Eggregore, o Eggregoro, è sicuramente indispensabile per chi appartiene ad ordini Iniziatici in quanto fa comprendere quali possono essere gli errori che conducono alla CONTROINIZIZIONE. 
Cos’è un Eggregore? Credo che per prima cosa sia utile parlare degli “Insiemi Matematici” poiché possono aiutare a comprendere sia il significato sia le leggi che governano gli Eggregori. La matematica definisce un “Insieme Matematico”: un gruppo di elementi quando si possa stabilire con precisione quali siano gli elementi che vi appartengono. Questi possono esse finiti o infiniti; esempio:
Un mazzo, una collezione, una squadra sportiva, un mazzo di rose o, una collezione di francobolli della Polonia ... ecc. sono degli insiemi ... 
Per passare alla definizione di Eggregoro va prima premesso che l’Uomo è un continuo emettitore di energia che varia nella sua intensità, frequenza ed ampiezza secondo l’intenzione, la parola, e la sua gestualità. Questo è oggi accettato dalla scienza ufficiale che ammette una differenza di potenziale dell’ordine di millesimi di volt, 3 millivolt circa, tanto che la stessa Nasa sta pensando a come sfruttare questa energia nello spazio. Non si sa però se insieme a questa differenza di potenziale ci sia un’altra “quantità”, un’altra forma di energia non ancora conosciuta: che sia Spirituale? 
Ricordiamo tra i tanti il professore di fisica Callegari il quale ha fondato la sua ricerca sulla radioestesia su questa differenza di potenziale che permette alla sua “macchinetta” di amplificare e di usufruire delle energie telluriche. Ricordiamo Fantappie che asserisce l’uomo essere l’unica macchina esistente non entropica, più semplicemente non perde energia, ed altri...
Quanto detto agli Iniziati è noto da sempre ed anche a molti scienziati, forse Iniziati anche loro.

La parola Eggregoro viene dal greco ed indica proprio un “insieme”, un “gruppo di persone” legate insieme da sentimenti, ideali, usi e costumi comuni, pertanto, per quanto esposto, si potrebbe definire un Eggregoro come: “UN INSIEME MATEMATICO DEFINITO DA PERSONE”.
Questo Insieme di persone è solo una definizione fisica di Eggregoro che ne delimita le misure, gli spazzi.  
Quando ad esso si unisce l’intento comune, dovuto come detto da sentimenti, dottrine ecc, cioè si aggiunge una forma di energia interiore questo genera un Eggregoro Vivo, senziente, pertanto: più uomini con intenti comuni, Eggregoro Fisico, mettono in comune, uniscono la loro energia, Eggregoro Spirituale.
Possiamo quindi dire che come esistono Eggregori Fisici, formati da uomini o da esseri viventi, così esistono Eggregori Spirituali che generalmente derivano dagli Eggregori Fisici stessi, in sintesi:
Da un Eggregoro Fisico, un insieme di uomini con idee e scopi comuni, si crea un Eggregoro Spirituale.

Ogni Eggregoro Fisico produce, con le sue azioni e forze invisibili, quando di carattere magnetico, quando di carattere elettrico, quando di carattere vitale, ecc., un Eggregore Spirituale.
Come esistono Eggregori Fisici che professano idee, usi e costumi ritenuti buoni, morali, altruistici, sociali, di elevazione Spirituale e di avvicinamento al Creatore, ne esistono altri che seguono indirizzi opposti. Avremo così Eggregori Spirituali che in termini morali sono definiti “buoni” o “cattivi”, che in termini energetici sono definiti “positivi “ o “negativi” secondo il punto di vista dal quale si osservano.

Una folla di fedeli in preghiera è un Eggregore Fisico. 
La sua azione è tanto più efficace quanto più sentita è la preghiera, è tanto più ancora se la preghiera è una per tutti e se è guidata, convogliata, da chi ne ha i poteri, verso un determinato obiettivo. Questo produce l’Eggregore Spirituale che perseguirà quell’obiettivo.

Una famiglia è un potente Eggregoro; basato su regole ben determinate, dottrine precise eseguite da tutti i suoi membri, basato su tradizioni antiche, fede comune, ecc.

 Un altro esempio: Un campo di battaglia.
Nella lotta tra gli schieramenti nemici, qualunque sia l’arma, si crea uno stato di tensione e paura in ognuno dei contendenti che fa sì che ognuno di essi dimentichi ogni ideale, ogni ragion d’essere, nel desiderio di uccidere l’avversario, o, almeno, di salvare la propria vita spegnendo quell’altrui: questo è un Eggregore Fisico.
Il protrarsi di quest’azione produce un “campo energetico” che lentamente si distacca dal piano Fisico e che produce, sotto forma di vibrazioni di una certa frequenza, un Eggregore Spirituale con caratteristiche di odio, egoismo e di volontà malvagie, che spiegano le nefandezze più atroci: torture, persecuzioni, ecc.

Due persone bastano a creare un “Eggregoro Fisico” che creerà un' “Eggregoro o Spirituale”.
Tanto più forte è la personalità dei partecipanti all’Eggregore Fisico e tanto maggiori sono i poteri di chi lo dirige, tanto più forte è l’Eggregore Spirituale che se ne distacca ad onde continue, una dietro l’altra, finché l’azione perdura.  
Ciò si potrebbe assimilare al fenomeno Fisico della risonanza.

É logico supporre che un Eggregoro Spirituale, così com’è creato da un Eggregoro Fisico, da esso deve essere alimentato. Se dovesse venir meno quello Fisico o questi dovesse tramutare i suoi intenti comuni, l’Eggregoro Spirituale o si spegnerebbe, o cambierebbero il suo scopo e i suoi effetti: Controiniziazione.

Quanto si riferisce agli “ Insiemi Eggregori” può essere ricollegato allo “spazio” inteso come una serie di “campi intensivi” saturi di energie sconosciute, “vive”. 
A mio avviso le regole seguono le leggi della fisica (magnetismo, elettricità, ecc.), della matematica e, come detto, dell’insiemistica. Queste, infatti, spiegano come due o più Eggregori possano unirsi, sottrarsi, moltiplicarsi, dividersi fra loro, come uno contenga l’altro in parte o in tutto, ecc. Non a caso la tradizione dice che:



“È vero, senza menzogna verissimo, che ciò che è in alto, è come ciò che è in basso, per compiere i prodigi di un’unica cosa. E come tutte le cose vennero da una cosa sola, per volontà e comando dell’Unico che le pensò, così anche nascono tutte le cose da questa cosa una, secondo l’ordine della Natura”.(Tavola Smeraldina - Ermete Trismegisto)
L’idea dello spazio può quindi confondersi con quella “dell’Essere Vitale” (il Mane), sostanza impalpabile, invisibile e non percepibile che tuttavia è onnipresente e s’insinua ovunque, più psichica che fisica, distribuita con una maggiore o minore “densità”, tanto che un posto o l’altro può esser più favorevole per un determinato vizio o una determinata Virtù.
In altre parole questa “sostanza“si trova distribuita ovunque, ma differenziata in termini di se quantità, densità e potenza: spazzi diversi, caratteristiche energetiche diverse. Questo fa supporre che può essere più o meno influenzata, potenziata o diminuita, o addirittura distrutta.(vedi Castaneda)

Un esempio: 
Terre e città sante, luoghi magici che si potenziano con determinati riti o solo con il visitarli, o che si distruggono anche con un solo “sacrilegio” che provoca la disgregazione della “sostanza” che li sostiene.

Tradizionalmente, quindi, lo spazio è uno spazio quasi Metafisico, vivente, magico, oppure magnetico o elettromagnetico, dove ogni “gesto” fatto, ogni “segno” tracciato, ogni “parola” pronunciata, ogni “Operazione compiuta”, hanno un Senso Assoluto, incancellabile, decisivo, positivo o negativo.

Qui entra in gioco la teoria degli insiemi: Ammettiamo di avere due gruppi di persone a e b di ugual numero, cioè due “Insiemi di Persone” con l’intento di disputare il campionato di F1 come costruttori, due squadre. Parlo di F1 perché è una mia passione, ma potremmo parla di squadre di calcio, di pallacanestro, pallavolo, di partiti politici, di associazioni di caccia, ecc. Queste due squadre formeranno due “Eggregori Fisici” A e B, e, se i loro membri uniranno i loro intenti, creeranno due “Eggregori Spirituali” A e B con lo stesso intento: quello di vincere il Campionato Mondiale.
A loro volta, quindi, questi Eggregori A e B saranno contenuti in un Eggregoro più grande quello del CAMPIONATO MONDIALE DI F1, creato da tutte le Squadre, tutti gli Eggregori Spirituali, che partecipano al Campionato.
Questo Eggregoro, come insiemi contenuti o sottoinsiemi, comprenderà quindi tutti gli Eggregori che vogliono disputare lo stesso campionato, cioè tutte le squadre ad esso partecipanti. Ora pensiamo ad un terzo gruppo di persone c di ugual numero, con intento di disputare gare automobilistiche di Rally, questo creerà un Eggregore Spirituale C che avrà in comune con gli altri due solo LO SPORT AUTOMOBILISTICO per cui esisterà un Eggregoro “SPORT AUTOMOBILISTICO” contenente dei sotto Eggregori: “F1”, “Rally”, ecc.: a loro volta contenenti gli Eggregori delle squadre e delle categorie di quel campionato.Ammettiamo ora che la squadra B, Eggregore B, decida di cambiare il suo intento o in una fabbrica gomme per F1 o in una fabbrica di canne da pesca.
Questo TRASFORMERA’ il suo Eggregore di squadra nel primo caso in un Eggregore appartenente sempre all’Eggregore “F1”, ma solo come COSTRUTTORE DI GOMME, nel secondo caso uscirà completamente da questo ed il nuovo Eggregore farà parte di un Eggregore che potrebbe essere “Costruttori Canne da Pesca” contenuto a sua volta in “Costruttori di Oggetti da Pesca”e così via.

Vediamo ora come potrebbe funzionare in un ordine Iniziatico: Prendiamo in esame una Loggia Massonica che abbia alzato le colonne nei primi ‘800 per poi abbassarle alla fine dello stesso secolo.
I Fondatori crearono l’Eggregore prima Fisico e poi Spirituale di questa Loggia che in seguito, probabilmente perché non alimentato, si spense, si “addormentò”. Ora se, ad esempio, a metà ‘900, questa Loggia rialzò le Colonne, in quel momento il suo Eggregoro fu “RISVEGLIATO”. Va precisato che l’Eggregoro di una Loggia è a sua volta formato da tre Eggregori minori distinti dei tre gradi di cui è composta: tre rituali diversi. Se questa ipotetica Loggia è a tutto oggi operante il suo Eggregoro è contenuto nell’Eggregoro del suo Oriente “Logge dell’Oriente di …”, a sua volta contenuto in quello regionale “Logge Reg...” ancora contenuto in quello dell’Obbedienza “Palazzo Giustiniani” e questo per i “comuni intenti”.



P. Giustiniani a sua volta è contenuto in un Eggregore più grande formato dai G. Orienti che si riconoscono a vicenda, che sarà un sottoinsieme dell’EGGREGORE MASSONICO UNIVERSALE ancora contenuto in quello della TRADIZIONE INIZIATICA e così via.
Ammettiamo ora che una Loggia qualunque, pur continuando a avere regolari rapporti con il suo Oriente non segua più i rituali comuni ad esso, non porti più avanti gli intenti per cui è nato il suo Eggregoro e gli Eggregori che lo contengono, essa sempre più snatura il suo fino a poterlo portare a non far più parte di nessuno degli Eggregori che lo hanno contenuto, se non addirittura ad uno contrario: Profanazione, CONTROINIZIAZIONE.
Chi appartiene ad un Ordine Iniziatico, fa parte del suo Eggregoro, è integrato psichicamente con lui mediante l’iniziazione rituale, e solo con questa, e ne diventa una cellula costitutiva. Questo lo identifica come appartenente ad una sola ed unica Razza, anzi meglio dire ad una sola ed unica Stirpe.
L’ammissione ad un Ordine attraverso un rito Iniziatico é quindi una nuova nascita in un Eggregore, in un’unica Stirpe. La conquista di un grado in un Ordine è l’affinamento dell’Eggregore, la Stirpe é il suo ricongiungimento ai Mani di questo, alla sua energia primaria. Per questa ragione in ogni grado c’é un rito diverso. L’ingresso di un Adepto aumenterà la possanza dell’Eggregoro delle qualità o dei difetti che lui possiede, in cambio l’Eggregoro lo isolerà dalle forze esteriori del mondo Fisico e rinforzerà, con tutta la forza collettiva che ha immagazzinato, i lati deboli dell’uomo che si è legato a lui.Tra la cellula costitutiva e l’Eggregoro, cioè tra l’affiliato ed il gruppo , si stabilisce allora una specie di circolazione psichica di natura interiore. 
A fronte di quanto esposto è intuibile quanto sia facile commettere un errore o provocare reazioni diverse da quelle prefissate. Ed è altrettanto facile commettete “sacrilegio”, cioè snaturalizzare il “cuore” dell’Eggregoro.

Nelle iniziazioni l’Iniziatore deve ottenere la concentrazione delle “influenze” benefiche e propizie dell’Eggregoro, la sua attivazione, al fine di acquistarle, possedere cioè la loro forza: “Gloria” per poterle in parte trasferire con i suoi gesti, le sue parole e le sue intenzioni sul postulante. 
Un solo gesto sbagliato da parte di uno dei partecipanti al rito, una sola parola in più detta dall’Iniziatore o da un suo assistente (parola che appartenga a cerimonia di grado più elevato o ad altro rito, o addirittura estranea al rito se non ad esso contraria) può rendere tutto vano ed anche pericoloso.

Perché il Rito è azione.
Il comportamento degli Eggregori è estremamente complicato, ma, ricordando il detto: “Il mondo superiore è mosso da quello inferiore, e questo da quello” (Tavola di smeraldo e di Rubino), si deve tenere presente che qualsiasi energia, di qualunque specie o carattere, è generata e vincolata da ed a una frequenza e questa da un’ampiezza.
In proposito va detto quanto segue : 1A) La frequenza di un’energia è rappresentata dal numero di vibrazioni, nell’unità di tempo, della materia o della sostanza che l’energia compone. Se la sostanze o la materia fossero prive di frequenza, l’energia esisterebbe soltanto in potenza.
1 B) La frequenza di un Eggregore Spirituale è data dalla composizione, somma algebrica, delle frequenze dei vari partecipanti all’Eggregore Fisico in azione (Atto).
Se l’Eggregore Fisico é in riposo le sue vibrazioni producono un ”Campo Eggregorico” che si dilata intorno all’Eggregore Fisico ma che non si stacca da lui. Tale campo ha azione diretta sui corpi viventi che si introducono in lui ma questi corpi, se nutriti di principi contrari, possono anche diminuirne la potenza
Quando l’Eggregore Fisico entra in azione, in altre parole quando tramite un rito dirige la sua potenza verso un determinato scopo, passa cioè dallo stato di potenza all’atto, il campo Eggregorico entra in frequenza e si stacca dal corpo che lo genera in treni d’onda che si propagano e che si sommano gli uni agli altri fino a costituire l’Eggregore Spirituale, questo fino a quando la frequenza datagli non si spegne lentamente per mancanza d’ impulsi.
1 C) Le frequenza ha punte massime di ampiezza in un senso e nell’altro. Le frequenza é tanto più elevata, e di conseguenza l’Eggregore Spirituale tanto più compatto, più potente , quanto maggiore é la sincronia dei componenti L’Eggregore Fisico.
2 A) L’ampiezza è data del raggio d’azione del campo Eggregorico ed è tanto maggiore quanto maggiore è la compattezza dell’Eggregore Fisico.
2 B) L’ampiezza tende a diminuire, ovverosia si smorza, mano a mano che l’Eggregore Spirituale si allontana da quello Fisico che lo ha generato.Tenendo presenti queste indicazioni si può pensare che un Eggregore, una volta nello “spazio”, abbia una forma più o meno di una sfera, di un uovo ed una materia “pesante”, ma nello stesso tempo impalpabile ed invisibile: la luce è materia, l’energia elettrica è materia.

Il comportamento degli Eggregori dovrebbe essere, grosso modo, il seguente:

    1.    L’incontro fra Eggregori della stessa frequenze nello stesso senso e di ampiezze diverse li pone in risonanza, provoca cioè una reazione che si traduce in una energia che rafforza l’ampiezza dell’Eggregore più debole ridonandogli potenza.

    2.    L’incontro fra Eggregori delle stesse frequenza nello stesso senso e di ampiezze eguale provoca un Eggregore delle stesse frequenze con un ampiezza doppia. É questo il caso di cui al precedente numero 1, quando l’Eggregore più debole, entrato in risonanze con quella più forte ne acquista la stessa ampiezza. Può tuttavia darsi, si verifica quasi sempre, che l’Eggregore più debole entrato in risonanza, non arriva ed acquistare la stessa ampiezza del più forte per mancanza di impulsi da parte di questo, impulsi provenienti dall’Eggregore Fisico che lo ha generato.
    3.    L’incontro fra Eggregori di frequenza diversa provoca la creazione di nuovo Eggregore che ha per frequenza la componente delle due frequenze originarie. L’Eggregore che ne risulta può cadere sotto il controllo, con il verificarsi del fenomeno della risonanza, di un Eggregore Fisico od anche Spirituale della stessa frequenza. Se poi la frequenza dell’Eggregore che dovesse controllarlo avesse la stessa ampiezza, lo incamererebbe raddoppiando la sua ampiezza. Ovviamente i due Eggregori che hanno composto quello nuovo sono, in ogni caso, perduti per coloro che li hanno generati.
    4.    Se il senso della frequenza di due Eggregori della stessa frequenza ma di ampiezza diversa è in opposizione, si genera il fenomeno del “disturbo” che provoca la produzione di un Eggregore della stessa frequenze con un’ampiezza minore. Ciò che annulla gli sforzi di chi tenta di potenziare il proprio Eggregore Spirituale con continui invii di impulsi.
    5.    Se i due Eggregori di cui al precedente 4, hanno la stessa ampiezza, si verifica il fenomeno della “interferenza”: si annullano.
    6.    Effetti diversi che danno luogo ad Eggregori diversi nella composizione delle frequenze, delle ampiezze e del senso si hanno quando i sensi non sono del tutto opposti ma intermedi. I casi sono molteplici e non è qui il luogo adatto per prenderli in esame.



É peraltro relativamente facile immaginarli in modo approssimativo. Da quanto detto si può giungere alla conclusione che è molto difficile se non del tutto impossibile mantenere il controllo di un Eggregore Spirituale che si è generato, se non si è certi di poter, ogni volta che si pone in azione con un Rito il campo Eggregorico, produrre una frequenza tele da innescare la risonanza.
Anche sé ciò è possibile con determinate precauzioni, con la volontà dei componenti l’Eggregore Fisico e con la capacità di chi il Rito dirige, può sempre darsi che l’Eggregore Spirituale già formato sia stato assorbito, catturato, modificato e annullato da altri Eggregori.
Sulle conseguenze di tutto ciò, senza valutare le influenze che già esistono nello “spazio” per motivi naturali, angelici, demoniaci, o per formazioni derivanti da reazioni fisiche di gruppi animali, e quindi vitali, che possiedono campi magnetici ed elettromagnetici e che producono frequenze, è estremamente difficile entrare in merito, sia perché assai scarse sono le indicazioni che ho avuto in materia, sia perché sarebbe necessario farne una lunga dissertazione, caso per caso, fenomeno per fenomeno; in linea generale ritengo che quanto detto sia sufficiente per farsene un’idea.

Nell’antichità i Mani di una famiglia, Eggregore base, potevano essere evocati soltanto dal Capo Famiglia che per la sua nascita, prima genitura, aveva i poteri reali e sacerdotali in seno alla famiglia stessa.Lui solo sapeva generare la vibrazione, frequenza , ovvero il Rito, per produrre un Eggregore Spirituale che creasse le risonanze con i Mani della Famiglia captandoli ed acquistandone la Gloria.
Un errore, o il Rito eseguito da chi non aveva i poteri: prevaricazione, provocava il sacrilegio, cioè la perdita dell’Eggregore Spirituale in cui vivevano i Mani. Il sacrilegio consisteva appunto nell’abbandono dei Mani e nella loro perdita da parte del gruppo familiare. 
Simili tradizioni si trovano tuttora fra popoli che basano la loro metafisica sul Totem.

 É certo peraltro che un centro Eggregorico, ad esempio una Chiesa, un Ordine, una Confraternita, un gruppo militare, può stabilire un campo Eggregorico molto forte e trattenere l’Eggregore Spirituale.
É però necessario che l’azione, il passaggio dalla Potenza all’Atto, si effettui in continuazione. É questo il caso di un Santuario, della sede del Capitolo di un Ordine, della Domus di una Famiglia, del centro direzionale di una grande comunità Industriale o Commerciale, di un comando Militare. Basta pensare che la Chiesa ha per secoli continuato a far recitare le stesse preghiere, le stesse formule, ha insegnato lo stesso Catechismo, ha eseguito le sue funzioni alle stesse ore, ha fatto suonare le campane in determinate maniere alla medesima ora, che in caserma si eseguano sempre gli stessi esercizi militari; tutto è regolato secondo un “rituale” che sfugge ai borghesi, ma che è ben conosciuto dagli ufficiali ed dai sottoufficiali: i gesti sono gli stessi, i comandi gli stessi, le divise le stesse, e via dicendo. II blasone di una vecchia famiglia è quindi il suo pentacolo, l’albero genealogico costituisce la sua “catena” magica. Tutto il seguito dei discendenti non formano che un essere solo.

Il nome di EGGREGORO è pertanto assimilabile a quello di una FORZA generata o da una potente corrente Spirituale ed alimentata ad intervalli regolari, secondo il ritmo e l’armonia dell’universo, o da un’ Unione di Entità, Volontà, riunite da caratteri e scopi comuni. 

Nell’invisibile, al di fuori della percezione fisica dell’uomo, esistono degli esseri generati dalla devozione, dall’entusiasmo o dal fanatismo, questi sono degli Eggregori. 
Essi sono le anime delle grandi correnti Spirituali, che dal punto di vista morale possono essere buone o malvagie.
La “Chiesa mistica”, la “Gerusalemme celeste”, il “corpo di Cristo”, sono tutti sinonimi, sono dei qualificativi che si danno generalmente all’Eggregoro del Cattolicesimo, o a Sottoinsiemi, Sottoeggregori di esso.La Massoneria, il Protestantesimo, l’Islam, il Buddismo sono degli Eggregori.Le grandi ideologie politiche sono altri Eggregori.

Nel linguaggio popolare si dà all’Eggregoro il nome di “cerchio”, “circolo”, che esprime così l’idea di circuito elettrico
Questo può spiegare perché gli avversari di una Teoria, di un Concetto ed inconsciamente “ di un Eggregoro”, quando ne studiano l’origine, la natura, la vita, cioè cercano di entrarvi, se non sono Eggregoricamente protetti finiscono per legarsi a lui anche a loro insaputa, sposando, in parte o in tutto, le teorie contrarie. Questi elementi si inseriscono inconsciamente in una corrente energetica che se è più potente di quella a cui primitivamente erano legati, questa li trascinerà inconsciamente fuori da ciò che immaginavano di conseguire. Se, come detto, sono liberi da ogni affiliazione da un Eggregori protettivo, l’azione Eggregorica sarà forte, violenta, inesorabile. 

Questa regola è valevole per tutte le correnti di idee: filosofiche, religiose, politiche,in poche parole di qualunque genere. Questo spiega come le associazioni umane a carattere rituale (Chiese, Massoneria, Martinismo, ecc.) possono generare un Eggregoro tale da durare nel tempo per secoli e secoli.

Esistono comunque Eggregori “spontanei o inconsci”, un esempio: una sala di un Casinò dove si gioca ovviamente per vincere.
In questa sala i partecipanti ed anche coloro che gestiscono il gioco, uniti dallo stesso scopo, emettono delle energie, idee-forza, dovute alle forti emozioni che generano delle entità che in gergo vengono chiamate Larve.
Queste entità si nutrono delle passioni ed emozioni di chi li ha creati e di coloro che gli sono vicino d’intenti. L’insieme di tutte queste energie crea un Eggregoro “inconscio” cioè non ritualmente voluto, anche se in un gruppo di giocatori c’è sempre un rituale magari non codificato.. 

La medesima cosa succede in un partito politico, in una squadra sportiva, ecc. 

 È per questo che gli Eggregori possono essere considerati come idee vitalizzate.



DISTRUZIONE DI UN EGGREGORO

Secondo quanto dicono più esperti di me la distruzione di un Eggregore non può essere ottenuta rapidamente che per mezzo della MORTE PER FUOCO, dei suoi membri viventi, per mezzo della distruzione dei simboli che la concretizzano e che vi si riallacciano così come degli scritti che vi si riattaccano. (rituali, archivi ecc...).

L’Eggregore sarà per contro distrutto lentamente quando lasciato a se stesso: nessun rituale, nessuna corrente Spirituale generata secondo regole occulte e ben precise che perpetuerebbero la sua esistenza. 
L’incenerazione dei suoi membri viventi e del suoi scritti assicura solo la distruzione del corpo Fisico, del doppio di ogni essere e delle cose.
La semplice morte ordinaria, senza distruzione totale della IMMAGINE, se la allontana dalla vita materiale non agisce affatto sulla vita astrale.
La morte per effusione di sangue invece, non farà che accrescere la vitalità dell’Eggregore in virtù dei poteri misteriosi del sangue, quando questo è effuso sotto forma sacrificale

Questo spiega perché le persecuzioni pagane contro il Cristianesimo non hanno fatto che accrescere l’ampiezza di questo.
Lo stesso vale per gli Eretici ed i loro scritti spesso distrutti per mezzo del fuoco. Il che dimostra che la chiesa conosce il segreto della vita degli Eggregori. 
In Massoneria esiste, anche se non più praticato, la BRUCIATURA del fratello espulso per grave colpa. Tale rituale consiste nel BRUCIARE RITUALMENTE il nome del fratello indegno, questo per escluderlo definitivamente dall’Eggregoro di Loggia: Scomunica.
IL DISTACCO da un Eggregore si ottiene quindi mediante una cerimonia analoga, ma opposta nei fini, a quella che assicura il legamento, pertanto l’Iniziazione è annullata dalla Scomunica.
Le reazioni dell’Eggregoro, per ciò che riguarda le cellule espulse, sono spesso assai dannose.
Il rigetto sovente modifica considerevolmente il destino dello “scomunicato”, destino già una volta modificato dalla Iniziazione. Pertanto lasciando un Eggregoro è prudente integrarsi anche momentaneamente ad un concetto di forza equivalente, ma opposto.
Così come le cellule costitutive di un Eggregoro sono prese dalla umanità stessa per quanto riguarda il piano materiale, così altre cellule costitutive lo stesso Eggregoro, saranno prese dal mondo delle Entità. L’Eggregoro VIVE allora sul piano Fisico, ove agisce per mezzo dell’Uomo e sui piani superiori, ove agisce per mezzo delle Entità.
Egli possiede allora un corpo, un doppio, un’anima. Questo ad esempio, trova la sua applicazione nella triplice chiesa: Militante (terrestre), Sofferente (astrale), Trionfante (celeste)., e nei tre gradi Massonici: apprendista (Corpo), Compagno (Anima), Maestro (Spirito) - II ritmo della vita Eggregorica è assicurato dal Rituale, si comprende così come la minima perturbazione di questo apporterà una perturbazione identica nel ritmo vitale dell’Eggregoro stesso.

Un altro squilibrio può avvenire con la una profanazione, che può consistere nella divulgazione o nella esposizione pubblica di ciò che deve rimanere nascosto, un po’ come un organo umano che funzioni anormalmente. 
Una volta stabilito e perpetuato dall’uso, nel tempo, un Rituale non può più essere modificato senza danneggiare l’Eggregore. Questo spiega perché il segreto si applica particolarmente ai rituali di Iniziazione. 
Lo stesso vale per i nomi divini, le parole di potere ecc., per le definizioni rituali consacrate dall’uso, così come le formule, le preghiere, le invocazioni egualmente consacrate dall’uso che permettono di stabilire un rapporto tra l’uomo e Dio così come i nomi, i motti, le formule speciali e segrete sono utilizzate per la messa in azione ed il risveglio dell’Eggregore.

Se la vita passiva di questo “INSIEME VITALIZZATO” è assicurata dalla massa dei fedeli, la vita attiva non deve essere assicurata che da certi membri, i più sicuri ed i più qualificati. Ciò implica necessariamente una gerarchia nel seno di ogni associazione.
L’eguaglianza, se vi deve essere eguaglianza, non può esistere che nel cerchio interiore, posto alla testa dell’Eggregoro.



Le grandi leggi cosmiche, particolarmente quelle relative al tempo, alle epoche, alla durata, debbono collaborare alla vita dell’Eggregoro. Questo spiega perché tutte le grandi cerimonie rituali, sia filosofiche che religiose, sono situate agli equinozi, ai solstizi oppure in alcune date in rapporto a queste quattro grandi divisioni. Si dovrà anche osservare la marcia degli astri, l’influenza che può provenire da un luogo, da un orientamento ecc. (“I luoghi di potere “ Castaneda) L’immagine convenzionale di un Eggregoro equivale così come la sua rappresentazione mentale, ad una realtà nel piano Astrale e nel mondo Iperfisico immediato.
La Repubblica, la Patria, la Giustizia, la Guerra, la Famiglia sono delle immagini Eggregoriche. L’uomo visualizzando dei concetti, li antropomorfizza, li rende simili a se, necessariamente. 
Nel piano divino, ove tutte le cose equivalgono ad una numerazione, ad un NOME DIVINO, si assegna, si associa un “SEGNO” o “SIGILLO” che concretizza l’Eggregoro.
Così successivamente il Sigillo di Salomone o Esagramma, il Pentacolo di David, o Pentagramma, la Croce latina, il Triangolo massonico ed altri innumerevoli segni e sigilli che ci trasmettono i libri di magia e di cabala sono concretizzazioni Eggregoriche.

Ogni Eggregoro deve dunque possedere un SEGNO caratteristico della sua natura, dei suoi fini e dei suoi mezzi. Per l’affiliato, questo segno è in una volta una protezione, un supporto ed un punto di contatto. In tal modo assume l’aspetto di un vero e proprio PENTACOLO.
Non bisogna confondere il Pentacolo con il talismano e con l’amuleto. L’amuleto è destinato a proteggere la volontà contro gli influssi esteriori. E’semplicemente difensivo. Il talismano è destinato a fortificare la volontà a scopo di attrazione e conquista. E’aggressivo. Il Pentacolo è la CHIAVE dell’Eggregoro, il suo numero di telefono. L’amuleto può impedire un’azione. Il talismano la favorisce. Quando un Eggregoro ha lungamente vissuto, egli acquista una vita relativamente indipendente. Egli può non obbedire più agli impulsi che il Maestro del gruppo gli trasmette per mezzo del rituale e da schiavo può diviene padrone. Questo spiega il sorgere di movimenti deviati dal fine primitivo loro assegnato.

La conquista di un Eggregoro è possibile mediante la sua EVOCAZIONE. 

Le forme “Elementari” hanno all’incirca la stessa forma di “vita” degli Eggregori e su questo esiste un vasta bibliografia, ed i procedimenti vivificatori sono simili in modi e forme Il sangue delle vittime (olocausto di adorazione e di espiazione) le resine aromatiche, incenso e mirra… (sangue dei vegetali) la visualizzazione di un’immagine concretizatrice, le correnti mentali. le catene di unione ecc… fanno parte di questi rituali animatori e conservatori degli Eggregori.
La vita materiale degli Eggregori è assicurata dal numero dei membri, dalla loro disciplina, dalla loro unione Spirituale dalla loro stretta osservanza dei Riti Vivificatori e Conservatori.Egualmente le correnti di simpatia e di antipatia generate nel mondo profano dalle loro azioni e dalle loro tendenze aiutano o impediscono notevolmente la vitalizazione dei concetti Eggregorici.A maggior ragione i processi di “azione occulta” della “Magia Rituale”o della “Teurgia” sono dei potentissimi mezzi di appoggio e di contrasto per gli Eggregori a condizione che la loro potenza sia in giusto rapporto con loro.

Riassumerei questi principi così:

    •    Gli Eggregori sono creature psichiche artificiali create dal pensiero umano per mezzo di una unanimità di intenti, essi sono vitalizzati e tenuti in vita mediante dei Riti e sono maggiormente potenti, quanto più potenti sono gli impulsi provenienti dai suoi animatori.

    •    Essi possono acquistare una certa indipendenza ed anche liberarsi da quasiasi suggestione quando hanno acquisito la potenzialità massima e chi li governa non ha la Forza per controllarli.
    •    Declinano o si dissolvono quando non avviene più la loro vitalizazione per mezzo dei Riti e dei sacrifici.

    •    Sono costituiti ad immagine dell’Uomo Totale, dell’Uomo Cosmico (principio di pluralità nell’unità) da un “arka” (idea eterna del sistema platonico) che ne è lo spirito, il nous, il pneuma (spirito Divino del Mondo).

    •    Queste creature artificiali hanno per anima l’anima collettiva dei loro fedeli, ne ricevono gli impulsi energetici (preghiere, slogan, divise, mantra, litanie) e sono in grado di darne per mezzo di una specie di osmosi psichica.

    •    Possiedono un “corpo astrale”, un soma, costituito dai simboli (pentacoli) da immagini, (icone, idoli, teraphim, statue ecc., ) e dall’anima intuitiva e passionale dei loro fedeli che ne è l’ipostasi (unione spirito-materia) ed il veicolo.


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