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SULLA VANAGLORIA DI COLUI CHE POSSIEDE LA VERITA' ...


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fonte :  http://groups.yahoo.com/group/fuoco_sacro


Autore: Millenomi


Il concetto di verità è una sicumera, nel migliore dei casi, e un germe pericoloso nel peggiore. Il concetto stesso di verità assoluta porta alcuni uomini a ritenere di incarnarla, a discapito di altri, oppure porta uomini a considerare di ostacolo altri uomini. Il concetto di verità comporta il surrettizio pensiero che qualcuno abbia e nasconda.....
L'uomo, in quanto uomo, non raggiungere mai la verità, e ammesso che questa esista non è cosa per uomo, e quindi diffidiamo da colui o coloro che ci propinano la madre di tutti gli assolutismi.
Millenni di evoluzione-involuzione, ci hanno insegnato che la verità non risiede nella Natura Fenometica, e neppure nella Ragione... La prima non spiega la seconda, e la seconda non spiega in toto la prima..... Ma neppure nella conoscenza che non è un punto di arrivo, ma bensì un limitare, un tendere verso altro, che è in se e per se completamente diverso dall'essere uomo.
Viene detto che la verità non è di questo mondo, ma in questo mondo si manifesta attraverso simboli, visioni, numeri e quanto altro..... Ma tutto ciò, il quanto altro, non è che uno strumento di comunicazione fra uomini, fra soggetti dotati di percezione peculiare, sfasata, tendenzialmente unilaterale.

Se io, e alcuni di voi, incontriamo per la prima volta un animale raro, e corriamo poi a descriverlo ad altri, i nostri resoconti saranno diversi, ed è questa la verità ? L'animale visto è tale in quanto tale, oppure a sua volta non è che un tassello di un mosaico maggiore ?
Se questa verità di cui tanto si parla non alberga nel fenometico, e neppure nel razionale, e solo lo strumento spirituale è adatto ad indagarla.... non è altrettanto ovvio considerare che la percezione della stessa sarà deformata quando dal vettore sottile passeremo al vettore grossolano ?
E chi avrebbe visto questa verità, e con quali occhi ? E poi come l'avrebbe tradotta ?
La verità.......... Mi è stato detto da piccolo che il miglior modo per nascondere le cose è metterle in bella evidenza...... e che niente come una montagna, nasconde la vista del diamante posto alle spalle della stessa.....






Compito fondamentale dell'esoterista non è quello di cristallizzare alcunchè, quanto piuttosto di infrangere i cristalli nei quali è intrappolato: opinioni, difetti psicologici, stereotipi, ecc...
Volendo riflettere è nuovamente tutto una questione di energia:
un'opinione, un giudizio, un difetto, o quanto altro, non è che un qualcosa cristallizzato nella propria forma e che impedisce un normale continuo conoscenziale e coscienziale. Compito dell'arcano è
dissolvere tali cristalli.


"Non so se avete mai notato ma troppo spesso ci aggrovigliamo intorno a quel che un tal saggio ha scritto, alle parole al loro significato preciso e confrontabile con la propria opinione (guai se qualcuno
l'ha diversa!), e non ci accorgiamo che nella forma della scrittura, tra le righe, è nascosto il vero scopo del maestro. L'intento della nostra trasformazione."


A prescindere le inevitabili questioni egoiche, da cui dipendiamo, seppur in misura diversa, altri motivi per cui insorgono tali episodi sono dettati da una difforme esperienza in merito, e dalla mancanza di una condivisione che permetta di avvalersi di simboli, e immagini..

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