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I SETTE RE DEL MONDO




di Renato Affranchi



 “E vidi una bestia che saliva dal mare
ed aveva sette teste e dieci corna
e sulle teste titoli blasfemi…
E le fu dato il potere di fare guerra ai santi e di vincerli
e la signoria su ogni tribù e lingua e popolo e nazione
e l’adoreranno tutti coloro cha abitano sulla terra.”

Apocalisse 13,1 - 7

Sono i sette Vizi Capitali della tradizione cristiana, le infezioni che deformano il volto dell’uomo, cancellando l’originale Rassomiglianza e inscrivendo l’Alterazione, i re che fanno guerra all’Agnello, i vassalli della Bestia, i costruttori di Babilonia, i mandatari della Morte.

Sono incoronati come re, intronizzati come idoli, aureolati di gloria come icone sacrileghe, poiché, davvero, signoreggiano sul mondo, davvero sono adorati, temuti e serviti dagli uomini.

Ma sono anche pietosi e risilbili come pagliacci da circo, larve cariate e inani fantasmi, per ricordare la divina “sprezzatura” con la quale li irridono i santi, opponendosi agli adescamenti ed alle intimazioni del Male.

Così il Superbo, pennuto e stolido, sta malsicuro e appagato sul suo trespolo, 





l’Avarizia famelica si aggrappa con artigli rapaci alla sua impietrita desolazione, 




la Lussuria decrepita alza la coppa degli inebrianti veleni, 


l’Iroso preme il suo stivale sul mondo incendiato 


e la Gola impietosa calpesta col piede porcino un bambino che muore. 


 L’Invidia rancorosa spia attorno, a chi rovinare la vita e la lugubre


 Accidia si imprigiona nel rifiuto senile della letizia.
 


fonte:  http://www.renatolaffranchi.it/dipinti/i%20sette%20re

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