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LOJONG - Addestramento mentale - buddhismo tibetano




 Appartiene alla tradizione Buddhista Tibetana basata su un set di aforismi o slogan che vennero formulati in Tibet nel XII secolo da Geshe Chekhawa. La pratica implica il raffinamento e la purificazione delle proprie motivazioni e attitudini.  

 I miei preferiti sono:

In tutte le vostre azioni, fate ricorso alle massime

Abbandona ogni speranza di risultati  (Rinuncia a ogni aspettativa di ricompensa o vantaggi personali.)

Per prima cosa esercitati nelle pratiche preliminari.

Considerate tutti i fenomeni come un sogno.

Il rimedio si libera (o manifesta) da sé

Allenatevi in tutti i campi, imparzialmente.

Pratica il ‘dare’ (la felicità) e il ‘prendere’ su di te (la sofferenza)

Conserva una mente gioiosa.

La vacuità è la suprema protezione

pratica anche nella distrazione

Non dipendere dalle circostanze esteriori.

Cominciate da ora
ad usare come via del Risveglio le circostanze impreviste: trasformate le avversità in via per l’Illuminazione.

-

Gli Slogan :

Per cominciare, esercitatevi nei preliminari.

Considerate tutti i fenomeni come un sogno.
Analizzate la natura non-nata della coscienza risvegliata.
L’antidoto svanirà da sé.
L’essenza del cammino dimora nell’alaya.
Dopo la meditazione, considerate i fenomeni come illusioni.
Allenatevi nel dare e nel ricevere:
per questo, usate il respiro come supporto.
Tre oggetti, tre veleni e tre fonti di bene.
In tutte le vostre azioni, fate ricorso alle massime.
Incominciate l’allenamento
partendo da voi stessi.

Quando il mondo è colmo di negatività,
trasformate le avversità in via per l’Illuminazione.
Biasimate una cosa soltanto.
Riflettete sulla bontà di tutti gli esseri senzienti.
La vacuità è la suprema protezione;
le apparenze illusorie vengono allora percepite
come i quattro kaya.
Il metodo migliore è quello delle quattro pratiche.
Cominciate da ora
ad usare come via del Risveglio le circostanze impreviste.

Per riassumere le istruzioni essenziali:
mettete in pratica le cinque forze.
Le istruzioni del Grande Veicolo sulla morte sono le cinque forze;
il modo di applicarle è molto importante.

Tutto il Dharma ha un unico scopo.
Fra due testimonianze, affidatevi alla migliore.
Siate sempre sostenuti dal buonumore.
Con l’esperienza, potrete praticare persino se qualcosa vi distrae.

Allenatevi sempre nei tre principi generali.
Cambiate il vostro atteggiamento e poi mantenetelo con fermezza.
Non parlate delle infermità altrui.
Non fatevi opinioni sulle azioni altrui.
Lavorate, per cominciare, sul vostro oscuramento più forte.
Abbandonate la speranza di un risultato.


Non toccate il cibo avvelenato.
Non fatevi vincolare da un pregiudizievole senso del dovere.
Non rispondete all’insulto con l’insulto.
Non state in agguato.
Non sottolineate le debolezze.
Non caricate sulla groppa del bue il fardello dello dzo.
Non pronunciate lodi con secondi fini.
Non fate cattivo uso di un buon rimedio.
Non abbassate un dio al rango di un demone.
Non approfittate della sofferenza altrui.

Fate tutto con una sola intenzione.
In ogni avversità, applicate un solo metodo.
Due cose vanno fatte, all’inizio e alla fine.
Fate fronte all’una quanto all’altra.
Difendete due cose, anche se dovesse costarvi la vita.
Imparate tre difficili discipline.
Ricorrete a tre fattori essenziali.
Meditate su tre cose che non devono degenerare.
Mantenete unite tre cose, insperabilmente.
Allenatevi in tutti i campi, imparzialmente.
La vostra pratica dev’essere profonda e onnipervadente.
Meditate sempre su ciò che è inevitabile.
Non siate dipendenti da fattori esterni.
Questa volta, fate ciò che è importante.
Non fate errori.
Siate coerenti nella vostra pratica.
Allenatevi con zelo.
Liberatevi attraverso le analisi e le prove.
Non prendete troppo sul serio ciò che fate.
Non sviluppate un brutto carattere.
Non siate instabili.
Non aspettatevi alcuna ricompensa.

Questa quintessenza delle istruzioni,
che trasmuta l’insorgenza delle cinque degenerazioni
in via per l’Illuminazione,
mi è stata trasmessa da Serlingpa.
Essendosi manifestato il karma del mio allenamento passato,
e sentendomi possentemente ispirato,
senza curarmi dei rimproveri e della sofferenza,
sono andato in cerca delle istruzioni
per soggiogare il mio attaccamento all’ego.
Se adesso dovessi morire, non avrei alcun rimpianto.

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