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MA STA BUONO, DOVE CAVOLO DEVI ANDARE? ... OVUNQUE TU VOGLIA ANDARE, CI SEI GIA'


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rilassati che tanto non devi andare da nessuna parte
se anche stai facendo un millimetro anziché un chilometro prima o poi ti dovrai rendere conto che la lunghezza da ricoprire va da meno infinito a più infinito
... quando ci si muove nell'infinito è decisamente stupido preoccuparsi di un centimetro in più o in meno, per cui relax baby, lascia perdere tutte le pippe mentali relative al tuo percorso esistenziale, pippe del tipo "sono a buon punto, sono avanti, sono troppo indietro... ".
Non preoccuparti di quanta strada "credi" di aver fatto o quanto "dovrebbe" mancare... lo vuoi capire che se il percorso è infinito non c'è né un inizio né una fine?
non esiste alcuna tabella di marcia che la divina provvidenza ha riservato a un essere "speciale" come te,
ci sono soltanto innumerevoli sentieri, tutti ugualmente significativi.
Il fatto di "quantificare" la strada fatta e confrontarla con la distanza raggiunta dagli altrii è solo un misero e meschino meccanismo mediante cui l'io si fregia del progresso ottenuto, un modo presuntuoso per raccontare la propria "storia personale" e metterla in mostra come fosse un trofeo.
Quando incontro alcune persone (quasi tutte) ho l'impressione che fanno le loro esperienze non tanto per coglierne l'essenza (il significato profondo) ma soltanto per poi raccontarsela o per raccontare in giro quanto sono "gagliardi".
Un mero atto esibizionistico per arricchire il tuo pedigree di importanza personale e gridare al mondo:
"hey tu, prendimi in considerazione, non vedi che esisto e che sono qualcuno di molto importante"

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