Passa ai contenuti principali

Rimani aggiornato

ALTRI ARTICOLI (clicca qui per aprire o richiudere il menù a discesa)

Mostra di più

TIENI LA LINGUA AL SUO POSTO (ben appoggiata al palato)



In questa area, Spot Palatino, poggia la lingua in condizioni di riposo.

Se vi piace meditare, mentre portate l'attenzione sul respiro, concentratevi sulla punta della lingua e ogni tanto premetela contro il palato.



Fonte articoli:

1) http://www2.radio24.ilsole24ore.com/blog2/carbone/?p=2683


Tenere la lingua al suo posto!

Non si tratta solo di  un modo di dire per cercare di far stare zitte le persone pettegole o petulanti, ma un vero e proprio invito a farlo dal punto di vista fisico!

Durante il periodo di riposo e l’atto deglutito rio stesso la lingua dovrebbe occupare una posizione ben precisa. Dico “dovrebbe “ proprio perché spesso non è così, e una postura linguale alterata sia a riposo che in fase dinamica può dare molto problemi a diversi livelli ,come vedremo in seguito.

A riposo, la lingua deve sfiorare quello che si chiama “ spot palatino”, dietro gli incisivi centrali, una zona dove emerge il nervo naso palatino( ramo del trigemino),ricca di recettori posturali La posizione di riposo della lingua rappresenta anche il momento in cui inizia e termina ogni suo ciclo funzionale; se questa è anomala, generalmente si sviluppa anche una funzione anomala, che sia a carico della deglutizione o della fonazione.

Come possiamo sapere se la lingua è al suo posto?

Pronunciate la lettera “L”




La lingua dovrebbe stare, a riposo in contatto sfiorante quel punto, e comprimerlo durante la deglutizione.
 

Per verificare se abitualmente tenete la lingua a posto fate questa esperienza: Lasciate la lingua morbida appoggiata agli incisivi inferiori e provate a piegarvi in giu’ verificando dove arrivate con le mani tenendo le ginocchia dritte. Poi provate a farlo con la lingua posizionata correttamente, sulle rughe palatine, nel punto delle “L”…. Se vi piegate di più, significa che abitualmente la tenete nel posto sbagliato.
A volte la postura linguale alterata può dare difetti di pronuncia, ma non sempre e la cosa non è per forza univoca.
Altri esercizi per allenare la lingua a stare al suo posto e per aumentare la sua propriocezione, cioè la consapevolezza di dove si trova,  sono
-Appoggiare il dito pollice sulle rughe palatali sentendo il punto della “L”, togliere il dito e appoggiare la lingua sulle rughe.






-Appoggiare la lingua sulle rughe e solleticarle muovendo la lingua a destra e sinistra facendo dei piccoli movimenti (senza muovere il mento).
-Schioccare la lingua come per imitare il trotto del cavallo, senza muovere il mento, rallentare la “corsa”, ossia il movimento, e “legare” la lingua al palato.
-Tirare fuori la lingua per toccare un bastoncino o il proprio dito senza appoggiarla ai denti o al labbro inferiore, quindi farla rientrare su richiesta e toccare con questa le rughe palatali.
-Appoggiare la lingua sulle rughe: apro e chiudo la bocca, prima i denti poi le labbra (senza staccare la lingua dalle rughe).


 

 


2) http://www.fisiocentermultimedica.com/it/doc-s-36-520-1-sindrome_glossoposturale.aspx


Fino a pochi anni orsono parlare di funzione linguale o di deglutizione era pura utopia. Non appena si cominciava a proporre l’argomento, l’interlocutore perdeva attenzione per il discorso o, addirittura, compariva sul suo volto una risatina trattenuta. Il motivo è semplice: nessuno ci ha mai parlato, durante il corso di studi medici, della importanza della funzione linguale.

La svolta nella conoscenza e nella accettazione della classe medica è avvenuta soltanto con la scoperta che la emergenza nel palato del nervo naso-palatino è ricchissima di esterocettori, cioè dei recettori coinvolti nel meccanismo della informazione posturale. In effetti da tempo ci chiedevamo come fosse possibile che ogni volta che, durante una visita fatta sul baropodometro o sullo scoliosometro, facevamo posizionare la lingua in un punto preciso del palato, il paziente cambiava la sua situazione posturale, riducendo gli squilibri, riprogrammando l’appoggio plantare, variando l’atteggiamento della colonna.

Sì, la lingua disfunzionale interferisce con il recupero di alcune patologie trattate nei modi più svariati, ma da questo a dire che la lingua è pienamente coinvolta con la postura ce ne passa! La scoperta comunque di un ruolo della lingua nel trattamento posturale ha determinato la necessità di comprendere lo studio delle disfunzioni della deglutizione tra le materie di studio del Master in Posturologia della Università “Sapienza”.

Si è così sviluppato lo studio della rieducazione linguale come valido supporto alle varie tipologie di fisioterapia; si è valutata la capacità della lingua di influenzare il funzionamento dei recettori posturali primari dall’occhio al piede, all’apparato vestibolare, alla mandibola.

L’occhio risente delle alterazioni della deglutizione sia per quanto riguarda la motricità della muscolatura estrinseca che per quanto riguarda la capacità visiva.

il muscolo ciliare riceve la propria innervazione dal nervo ciliare che origina tra la terza e la prima vertebra cervicale. Non è certamente un caso




Commenti

Rimani aggiornato sui miei contenuti

  • I MIEI LIBRI

Lettori fissi

ECOVILLAGGIO MANTOVA