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Ogni esperienza che non è ripetibile e frequente è senza valore.


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Ogni esperienza che non è ripetibile e frequente è senza valore.
 
A scanso di equivoci spiego...
Di solito sprechiamo tantissimo tempo nel discutere i l significato di una particolare esperienza (mondana o spirituale, normale o para-normale, fisica o metafisica, profana o sacra).
Sprechiamo letteralmente anni nel tentativo di riviverla o di analizzarla intellettualmente.
Vada pure per le esperienze che ci riguardano direttamente, ma non ha alcun senso farsi coinvolgere (e poi travolgere) da esperienze che non ci riguardano affatto: eventi del tutto insignificanti rappresentano d'un tratto il centro dell'attenzione. 
Questo atteggiamento oltre ad essere un modo sciocco ed inutile di trascorrere il proprio tempo è anche altamente controproducente .
Per di più non si tratta quasi mai di autentiche esperienze bensì di impressioni infarcite di pregiudizi e aspettative: ciò che riteniamo essere un nostro vissuto (un ricordo emozionante, una storia sentimentale, una relazione fugace) non è altro che una serie di percezioni immaginarie o di impressioni contaminate da pregiudizi e aspettative. Crediamo di considerare l'esperienza "reale" mentre in verità stiamo considerando l'esperienza "immaginaria", modificata dai nostri condizionamenti (parametri mentali come "giusto-sbagliato", "stupido-intelligente", "migliore-peggiore"). Raramente sperimentiamo l'esperienza per quello che è, così com'è. 
Probabilmente non facciamo quasi mai esperienza della realtà. Siamo troppo intrappolati in una matrice di mondi immaginari.
Comunque il punto non è la realtà o meno dell'esperienza quanto la mania di soffermarsi ossessivamente su tale esperienza (soprattutto su presunte esperienze spirituali).
Questa pessima abitudine di trascorrere il tempo ad investigare un avvenimento - per esempio un’esperienza mistica avuta dieci anni fa (cosa a cui così tante persone sembrano interessate) - è un vero consumo energetico.
Molti persistono in questo atteggiamento come se il recuperare quell’esperienza portasse fine alla loro ricerca e alla pace.  In realtà stanno solo fomentando un pericoloso processo di indebolimento.
Visto che la quantità e qualità di esperienze che potete vivere è incalcolabile, perché dissipare o bloccare l'energia psichica focalizzandovi su un'unica esperienza (spirituale o non)?

Sbloccate l'attenzione da quel singolo ricordo (dimenticatevi per un attimo della vostra storia personale) e ridirigete l'attenzione verso l'infinito (le altre innumerevoli esperienze)!

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