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Presto ti stancherai di difendere le tue finzioni

Nel 1990 ci fu un famoso flop musicale in cui “Rob & Fab” fingevano di cantare la loro canzone "Girl You Know It's True": avevano finto quasi sempre di cantare quella canzone e il pubblico non se n’era mai accorto. Quella sera però qualcosa andò storto, all’improvviso ci fu un problema tecnico con il playback, il computer si incantò e il ritornello venne ripetuto senza sosta. I due finti cantanti si ritrovarono sul palco scimmiottando letteralmente versi di un disco rotto. Tutti si erano accorti della finzione, tutti avevano visto che i veri cantanti non erano loro, eppure per diversi secondi i finti cantanti si sforzarono di sostenere una finzione a cui non credevano neppure a loro. All'epoca fece scalpore e quella sciocchezza rovinò la carriera di quegli artisti. Poi uno dei due crollò emotivamente, scappò dalla vergogna e si allontanò dal palcoscenico. Quella figuraccia fu talmente devastante da spingere il cantante a suicidarsi diversi anni dopo quel finto con

Zen Azzerato - Micidiali Koan sparati da ZeRo - Breve Estratto Audiolibro

 - Ebook:  https://payhip.com/b/Nj5W9 Audio:  https://payhip.com/b/kPvyL - Tante ore di meditazione, mesi di rituali, anni di pratica e alla fine scopri che il non-pensiero non  era il punto di arrivo bensì il punto di partenza… il punto zero! ... Quante cose devi sapere prima di sapere quanto poco sai? ... Sei ciò che non sai  e ciò che sai è ciò che non sei. ... Il non-sapere (o il non-pensiero) è un bellissimo posto in cui stare. Seppellisci la tua mente lì dentro. .... Dov’è l’inizio e dov’è la fine del confine  tra me e te? ... Un cortocircuito interno impedisce alla tua mente di distaccarsi affettivamente dalle maialate di maya. ... Quattro ignobili non-verità: 1. “Là fuori” c’è davvero un là fuori, ovvero un mondo separato, oggettivo, solido, stabile. 2.Il mondo esterno è la fonte della felicità. 3. Dentro al corpo c’è un ente indipendente, l’io. 4. L’io controlla la tua vita ... È più reale il luogo che vedete ad occhi aperti o il non-luogo ad occhi chiusi? ... Penso dunque sog

Alla realtà non frega un cazzo di voi ridicoli personaggi

  La brutta notizia è che la Realtà non ti vuole bene. La bella notizia è che la Realtà non ti vuole neppure male. Il fatto che la Realtà non ti ami non vuol dire che ti odi. La Realtà non ti ama nel senso che non si preoccupa della tua persona, non è interessata alla tua reputazione, non preferisce il tuo ridicolo personaggio rispetto ad altri ridicoli personaggi. Vedila così, la Realtà ti tratta esattamente come la legge di gravità tratta il tuo corpo. La legge di gravità non è amorevole, ragionevole, sensata, semplicemente fa quel che fa. La Realtà non è amorevole, ragionevole, sensata, semplicemente è quel che è. La legge di gravità non ti considera una persona speciale, qualcuno da graziare o da privilegiare: se ti lanci da un aeroplano allora il tuo corpo precipiterà, spappolandosi in mille pezzi. La Realtà, prima o poi, farà la stessa cosa con la tua persona: azzererà ogni tua certezza, smonterà qualunque tuo costrutto mentale, smentirà qualunque tuo ragionamento,  sfigurerà il

Dentro di te non ci sei te, coglione

Stupidità, egocentrismo, inutile fatica e sofferenza inutile sono tutti sinonimi. Stupido orgoglio = inutile fatica = sofferenza inutile.... Se fai una fatica madornale a fare qualcosa che potresti fare senza fatica sei probabilmente affetto da egocentrismo cronico, oppure da stupidità cronica, e allora ti meriti quella dose cronica di sofferenza inutile. La buona notizia è che non serve alcun percorso spirituale per sbarazzarsi della sofferenza inutile: ci pensa l'esistenza a darti le bastonate giuste al momento giusto. Bastonata dopo bastonata, dovresti capire la lezione. E se non la capisci alla prima bastonata, vorrà dire che arriverà una seconda bastonata, una terza bastonata e così via. Non ti devi preoccupare dell'egocentrismo o dell'ottusità di una persona; quella persona prenderà tante di quelle bastonate e soffrirà a tal punto da correre alla ricerca di una soluzione efficace alla propria sofferenza inutile. Mi spiace amico mio, ma funziona così.  Se non ti va ben

Progresso spirituale: Quanti Maestri hai ucciso?

  Quando incontri un Buddha, uccidilo… recitava un vecchio motto Zen. Ora prova a mettere in pratica quel motto con tutti i Guru, Maestri, Guide, Santoni che conosci. Se vuoi un segnale che indica il progresso spirituale puoi porti la seguente domanda: Quanti Maestri-Guide-Guru-Santoni hai ucciso? Ucciso non fisicamente ma mentalmente, emotivamente, sentimentalmente. Quanti Maestri-Guide-Guru hai dimenticato? Oppure, da quanti Maestri-Guru dipende ancora la tua mente? Se vuoi sapere quanto sei spiritualmente indipendente, evoluto, progredito, maturo, allora ti tocca dare l’addio a tutti i tuoi Maestri, tutti i Guru, tutte le Guide Spirituali. Devi arrivare ad un punto di autorealizzazione dove il loro messaggio, le loro tradizioni, le loro parole, le loro azioni diventano scontate, ovvie, prevedibili, banali. Ma occhio: non si tratta di mancargli di rispetto, di sottovalutarli, di tradirli o disprezzarli. Non devono diventare scontati o banali intellettualmente, bensì organicamente, in

Il modus operandi della mente ordinaria è fallimentare... dimentica quel modo di pensare e passa al paradigma degli esseri autorealizzati... diventa anche tu uno di noi

Se dovessi tradurre concretamente l'annosa e affannosa spinta interiore che spinge l'essere umano a domandare/rispondere senza sosta potremmo attenerci alla seguente conversione: Domanda = andare fisicamente da qualche parte per cercare qualcosa Risposta = trovare materialmente qualcosa nel luogo in cui ci si è spostati - Questi due movimenti (interiori ed esteriori) sono come input, comandi o programmi psicofisici che definiscono il modus operandi del 99% dell'umanità: nella mente avviene un costante movimento interiore (pensieri, dilemmi, questioni) che poi si traduce esteriormente, fisicamente, materialmente sotto forma di sforzi, tensioni, fastidi, disagi. C'è però un 1% che non si attiene a quel modus operandi, cioè non si sforza di ottenere, non ha bisogno di trattenere e non teme di perdere: si tratta dei cosiddetti esseri autorealizzati, liberati, morti in vita. Per questi esseri vale il seguente paradigma: Realizzazione = stato trascendentale la cui peculiarità

Cari Robottini umani, come vi comportate quando non venite osservati?

Il mese di mare sta finendo e anche in questi ultimi giorni ho notato qualche interessante fenomeno. Mentre ero sugli scogli ho visto un ragazzo che si avvicinava e - con fare leggermente sospetto - si mise a toccare uno scoglio: non si era semplicemente appoggiato ma lo aveva toccato con delicatezza, quasi come se si trattasse di un oggetto sacro. Dopo 10 minuti passò un'altra persona, una ragazza solitaria dal fare ancora più sospetto perché si guardò intorno un paio di volte - come se si sentisse osservata - prima di ripetere il medesimo atto compiuto in precedenza da quel ragazzo (ormai allontanatosi). La ragazza però non si limitò a sfiorare uno scoglio a caso, bensì toccò lo stesso scoglio, nello stesso punto, non una volta, non due, non tre ma quattro volte. Tra un tocco e l'altro lasciò passare una decina di secondi, si guardò intorno, fece un giro attorno a se stessa e appoggiò la mano precisamente nello stesso punto. All'inizio pensai che si trattasse di un rito s

Impossibile? ... Se lo dice la mente é falso

Passeggiando lungo la pineta del lungomare ho notato un paio di illusioni ottiche. Si tratta del classico coniglio \ anatra e la testa \ coda di un volatile. La descrizione di ciascuna illusione ottica riporta una frase interessante: è impossibile cogliere le due versioni contemporaneamente quando l'informazione è ambigua; il cervello privilegia solo una forma (un senso). In pratica per la mente ordinaria (mente condizionata) sembra impossibile cogliere entrambe le sagome in un colpo solo (sia il profilo del coniglio sia dell'anatra); oppure sembra impossibile cogliere allo stesso tempo sia la coda che la testa dell'uccello (o sembra andare da una parte o sembra andare dall'altra parte). Questa "impossibilità" (come molte altre impossibilità, limitazioni, paradossi) vale solo per la mente condizionata (o la coscienza incantata)  dell'uomo comune. Alcuni di voi, se aprono un pochino la mente e provano a spingersi oltre il senso (i significati, le credenze,

L'arte di non arrabbiarsi e il vangelo secondo ZeRo

- Mentre scrivo mi trovo in un ristorante sul lungomare dove si è appena fermato un tizio vestito da sannyasin (rinunciante indiano) con in mano dei libri. Mi propose "l'arte di non arrabbiarsi". Dato che l'antipasto non era ancora arrivato, e visto che mi piace provocare i discepolli, feci finta di essere interessato all'argomento. Gli chiesi se li avesse scritti lui e mi ha detto no. Si trattava di messaggi preziosi scritti dal suo maestro. Fintamente incuriosito, gli chiesi se il suo guru era vivo o morto. Lui mi ha fatto subito una correzione prevedibile: la mia domanda era mal posta perché il suo maestro non era morto ma aveva soltanto lasciato il corpo alla fine degli anni settanta. Quella correzione fu più che sufficiente per confermare il mio sospetto: si trattava effettivamente di un discepollo. Intenerito dai suoi occhioni spirituali (modo velato per dire occhi da triglia), mi venne voglia di fargli un favore e rompergli qualche incantesimo, ma date le p

Più credo in "me", più ho paura...

L'altro giorno un tizio (o una tizia) ha lasciato un commento interessante: "credo ancora in me perché ho paura". Per l'esattezza ha scritto: "So che dormo ma non riesco a svegliarmi.. credo ancora in me perché ho paura..". Poi è sparito/a e non ha lasciato ulteriori dettagli, indizi, richieste particolari, per cui non ho potuto approfondire la questione, ma quel commento era più che sufficiente per sviluppare questa riflessione che non riguarda soltanto quell'individuo ma la maggioranza dell'umanità. Di solito non prendo in considerazione i commenti e se li prendo in considerazione cerco di tagliare corto, soprattutto perché so che il commentatore di turno vuole tirare lunga una prevedibile storia personale che non ha nulla di personale e che finisce con un prevedibile non lieto fine: è sempre la solita solfa, ma lui (o lei) crede che gli stia accadendo qualcosa di "unico, speciale, straordinario" (sia in positivo che negativo). E invece n

Perché vivo di rendita?

Anche oggi, come quasi tutti i giorni, sono andato a caccia di more (non le More a due gambe, anche se le preferisco alle Bionde) ma le more che si trovano sulle piante. Avendo la fortuna di vivere in una zona piena di more e - a volte - ciliegie, prendo la bici, pedalo per qualche chilometro e raccolgo qualche frutto. Mentre raccolgo questi frutti mi sento inspiegabilmente l'uomo più ricco del mondo. Inspiegabilmente perché in realtà economicamente non sono ricco, non ho ereditato un'ingente somma di denaro, non ho fatto successo (e non ci tengo), non mi sono fatto il mazzo illudendomi di percepire una buona pensione. Eppure, anche se non sguazzo nell'oro, vivo di rendita. Mi bastano questi pochi frutti per percepire la ricchezza, l'abbondanza, la completezza. Vivo di rendita non perché vendo migliaia di libri e nemmeno perché ho letto qualche libricino sui "segreti per vivere senza lavorare", ma vivo di rendita semplicemente perché non sono fesso. Non sono f

Smettila di fidarti delle persone sbagliate, credere in un sistema fallimentare, farti illudere dal mondo delle apparenze

L’altro giorno stavo modificando un programma sul computer. Il giorno dopo ho notato che il programma era difettoso e non salvava le modifiche che venivano fatte. La stessa cosa si è verificata nei giorni successivi. In pratica stavo facendo degli sforzi inutili per cambiare qualcosa di fallimentare, inaffidabile, difettoso. La reazione immediata è stata molto semplice: chiudere quel programma e non utilizzarlo più. Questa è la reazione naturale di fronte a quel tipo di consapevolezza. Il bello è che non occorre sforzarsi di reagire così, bensì la reazione sorge spontaneamente come diretta conseguenza di quel riconoscimento. Se favorite una consapevolezza di questo tipo, cioè riconoscere ciò che è falso, difettoso, inaffidabile, fittizio, illusorio, instabile, vedrete che la reazione opportuna non tarderà a manifestarsi. E purtroppo nel 90% dei casi la mente ordinaria non è in grado di riconoscere qualcosa di falso, irreale, finto, ingannevole, instabile, inaffidabile. Eppure gli indiz

Dopo due giorni mi sono ritrovata catapultata fuori dal corpo … ero nulla vedevo un punto di attenzione e ero tutto vedevo tutto muoversi comi in un film...

Domanda: Ciao! Scusa se disturbo ancora  … mi succede che quando ascolto ripetutamente audiolibri di Nisargadatta o Poojia o Robert Adams … ed ora ho provato anche con il tuo dei Koan, per altro Divino, mi viene sonno come se avessi preso un sonnifero… è la mente che non vuole ascoltare ? Se si l’antidoto? La cosa mi è  successa anche nel ritiro online con Mooji e li dopo due giorni mi sono ritrovata catapultata fuori dal corpo … ero nulla vedevo un punto di attenzione e ero tutto vedevo tutto muoversi comi in un film... - ZeRo: Ciao, grazie per il contributo. Quel particolare materiale (“zen azzerato”) può aver effetto sia sotto forma di ascolto che sotto forma di lettura. Per assimilare certi messaggi conviene soffermarsi soltanto su un koan per volta (un koan ogni due o tre giorni). L’ideale è meditare su un particolare koan, poi meditare su un altro koan, etc… Per rispondere al tuo commento, il sonno può essere un buon segnale: la batteria dell’intelletto si è momentaneamente scari

USCIRE DAL LABIRINTO SPIRITUALE, ARRENDENDOSI

Illuminazione, Risveglio, Auto-Realizzazione, ecc. non possono essere acquistati - confezionati - e consegnati come prodotti commerciali, merce, gioielli dentro una confezione dorata. Anche se molti ci hanno provato, per quanto l'imballaggio fosse esteticamente allettante, quel pacco era solo un pacco. Alcuni ragionano come se l'Universo potesse essere comprato e venduto a mo' di investimento di Wall Street. Il vero 'prezzo' che paghiamo per quella comprensione profonda è la nostra vita. Quel prezzo verrà pagato mediante la resa, l'arrendersi, il cedere le nostre credenze, cedere le nostre speranze e anche le nostre paure. Cedere persino i preconcetti su Dio, la verità, l'illuminazione e così via. Tutte queste cose, se non vengono lasciate, possono diventare un'ingannevole zona di comfort personale. Diventano una fantasia personale di come la realtà dovrebbe essere, di come gli altri dovrebbero comportarsi, e così via. Sono un comodo labirinto di convinz

La Verità esiste?

Domanda: La miglior domanda che riesca a farmi è sull'esistenza della verità. Però - per quanto rifletta a lungo - non riesco a trovare una risposta soddisfacente che interrompa questa ricerca (che sta diventando estenuante). - ZeRo: Questa è solo una suggestione e non una risposta definitiva per soddisfare il tuo intelletto. Qualunque domanda può tornare utile, in qualunque momento. Però sarebbe utile avere qualche unità di misura per intuire o percepire l'utilità di una domanda/risposta. Per quanto mi riguarda le domande/risposte non servono più a me, e in generale mi servivano (o mi servono) quasi esclusivamente per comunicare con qualcuno oppure per intrattenermi con l'immaginazione. Voglio dire che a un certo punto non avrai più bisogno di quello strumento (domanda/risposta intellettuale) perché le risposte verranno date prima (e senza) che tu faccia la domanda. In tal senso la Verità può essere vista come una dispensatrice di risposte, soluzioni, chiarezza, lucidità.

Quante volte vuoi ripetere il ciclo del samsara? Quanto a lungo vuoi farti schiavizzare dal sistema?

  Supponiamo che vi venga data la possibilità di non ripetere un errore, non rivivere un incubo, non subire un torto, non risperimentare un disagio, non riprodurre un trauma. Rifiutare quella possibilità sarebbe come rifiutare il paradiso, la pace, la tranquillità, l'assenza di problemi, l'assenza di sofferenza inutile. Il samsara consiste proprio nel non accorgersi di quella possibilità e nel ripetere un loop interminabile di problemi fittizi, difficoltà inutili, conflitti, traumi, litigi, dibattiti insensati. L'autorealizzazione invece consiste nel realizzare quella possibilità - non per sentito dire ma per esperienza diretta. Nel corso della vostra esistenza vi vengono dati diversi indizi sull'esistenza di quella possibilità, la possibilità di non farsi travolgere passivamente e incessantemente dal ciclo del samsara. Alcune tradizioni la mettono in termini di rinascita, reincarnazione, metempsicosi, bardo, etc... Tuttavia chi non ha dimestichezza con quella terminolo

L’EGO HA PAURA DELLA BEATITUDINE… CIÒ CHE CREDETE DI ESSERE HA PAURA DI CIÒ CHE SIETE DAVVERO

Alcuni di voi  - per esperienza diretta - si saranno accorti dell'esistenza di una strana paura: la paura della Grazia (nel senso di beatitudine). Senz'altro ricordate di esservi misteriosamente ritrovati in uno stato di grazia caratterizzato da una leggerezza e una lucidità fuori dall'ordinario. In questo stato di grazia la percezione è stata leggermente riconfigurata, in modo quasi impercettibile. Il cervello ha registrato quel cambiamento percettivo e l'ha incasellato nella categoria degli eventi inspiegabili. Mentre quella beatitudine si espandeva, e mentre voi venivate contagiati da quella magica sensazione, avrete notato che una parte di voi si sentiva come intimorita o minacciata da ciò che stava accadendo dentro e fuori di voi. Sì perché quella beatitudine non era immaginaria ma reale, nel senso che influiva sulle reazioni del corpo, sul mondo esterno, sul rapporto con gli altri: contemporaneamente a quello stato di grazia si verificavano piccoli o grandi miraco

ZeRo Metodo - Vol. 1 - Anteprima Cap. 2

Disponibile qui:  https://payhip.com/ZeRoVe   .... - "Francesco ti devo dire soltanto un paio di cose. Per prima cosa, questi 500 dollari sono soltanto i primi che dovrai versare per questo particolare trattamento. Ovviamente ogni versamento sarà privo di rintracciabilità". - "Benissimo", disse Francesco. Per lui il denaro sporco non era un problema. - "In secondo luogo, ovviamente, ti dovrai assumere la piena responsabilità per la partecipazione a questa iniziativa. Per poter progredire dovrai attenerti precisamente alle indicazioni che ti verranno fornite". - "Ok, capisco". - "Terzo, se credi di non potercela fare o se vuoi rivalutare la decisione ti conviene dirmelo il prima possibile. Hai una settimana per ripensarci. Se cambi idea tra tre mesi potresti pentirtene amaramente". - "Comprendo ciò che mi chiedi e dunque confermo la mia volontà di partecipare a questo progetto". ... Mentre il colloquio continuava, Francesco cer

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