E' LA DOSE CHE FA IL VELENO ... AFORISMI DI PARACELSO (Philippus Theophrastus Bombast von Hohenheim, detto Paracelsus)
mercoledì 31 luglio 2013
Siamo angeli che dormono ancora il greve sonno della carne. L'uomo deve destarsi, aprire gli occhi alla verità se non vuole correre il rischio di attraversare la vita come un bruto incosciente.
Non vi è da temere alcuna morte che non sia quella che risulta dall'essere inconsci della presenza di Dio.
Un uomo adirato non è adirato solo nella sua testa o nei suoi pugni, ma dappertutto; una persona che ama non ama solo con l'occhio, ma con tutto il suo essere; in breve, tutti gli organi del corpo, e il corpo stesso, sono solo forme-manifestazioni di stati mentali.
Nel mondo c'è un ordine naturale di farmacie, poiché tutti i prati e i pascoli, tutte le montagne e colline sono farmacie.
Tutto è veleno, e nulla esiste senza veleno. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto.
Non sia di altri chi può esser di se stesso
IL MEGLIO DI GIUGNO '13
domenica 28 luglio 2013
;
Riflessioni operative sul V.I.T.R.I.O.L
SONETTI ALCHEMICI
Esercitati a distaccarti da tutto ciò che temi di perdere
LA PRATICA DELLO SPECCHIO
SVEGLIARE IL SOGNATORE
Esercitati a distaccarti da tutto ciò che temi di perdere
lunedì 22 luglio 2013
;
<iframe width="640" height="480" src="//www.youtube.com/embed/GUM52nIK3yA" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>
Lezioni di vita - Giugno
domenica 14 luglio 2013
;
La vita è un gioco, la cui prima regola è far finta che non lo sia.
Osservati con meraviglia via via ascendendo
"Non ho altri desideri, tutto quello che verrà, d'ora in poi, sarà solo l'ennesimo dono di questo viaggio stupendo che ho intrapreso."
Impara a tacere... lascia che la tua mente, quieta, ascolti e impari.
Ogni piccolissimo Dettaglio è Infinitamente Grande
La mente non è un vaso da riempire ma un legno da far ardere perché s'infuochi il gusto della ricerca e l'amore della verità
I fanciulli trovano il tutto nel nulla, gli adulti il nulla nel tutto. (Giacomo Leopardi)
tu sei un fiore che SBOCCIA AD OGNI ISTANTE
Quando scoprirai chi Sei, RIDERAI di ciò che hai creduto di essere !
Medita bene queste parole:
ogni cosa che è [tutto], è in realtà Nulla, ogni cosa che è Nulla è in realtà Tutto
Molti esseri come te verrano, molti se ne andranno: RAPISCI TU LA TUA SORTE - Omar Khayyâm
Non un solo verbo del vero si disse su questo: Nessuno sa donda sia il venir nostro e dove l'andare - Omar Khayyâm
Chi fa per sé fa per trecento
FONDITI CON I TUOI INTENTI
I pensieri sono i nostri figli, a volte li mandiamo a dormire, a volte li richiamiamo per svilupparne le idee, ma sono sempre il dito che indica la Luna, NOI SIAMO LA LUNA.
Mentre si attende di vivere [come si vorrebbe], la vita ci passa davanti [indisturbata alle nostre pretese] - Seneca
Nella vita non c'è niente da aggiungere e raggiungere, dobbiamo solamente smettere di stratificare, ostacolare, resistere.
La statua della tua vita preesiste nel blocco di marmo dell'esistenza, ti basta togliere il superfluo per fare apparire la sua Bellezza.
"Alle persone piene di Sé preferisco quelle piene di se." Flavio Oreglio
La saggezza non si spiega - non è da comprendere - essa è solo da "assaporare"
Ho costruito la fortezza del mio carattere con tutti i mattoni che mi hanno tirato addosso
Quando si tratta di leggere negli occhi di un bambino, la maggior parte degli adulti è analfabeta.
-
THE RHYTHM IS MAGIC
sabato 13 luglio 2013
;
- -
Every heart beat is a miracle
Simply breathing out and breathing in
Every planet in the system, every distant star
Dances to a master rhythm, beating for all eternity
The rhythm is magic, feel it in your soul
Rhythm is a power of creation
In every living thing, the force within
The rhythm is magic, the rhythm is king
A dancer steps into the mystery
Native instinct feels the living spell
She surrenders to the power, rhythm holds the key
Spirit opens like a flower, breathing for all eternity
The rhythm is magic, feel it in your soul
Rhythm is the power of creation
In every living thing, the force within
The rhythm is magic, the rhythm is king
La magia del ritmo, siente su vibrar
Bebe su poder de sensaciones
En todo lo que ves la fuerza es
La magia del ritmo, la magia de ser
El milagro de un latido mas
Respirando en cada palpitar
Las distancias se conectan con la exhaltacion
El secreto esta en el ritmo
Prueba de ver su inmensidad
Riflessioni operative sul V.I.T.R.I.O.L
;
dalla rivista hiram : http://www.grandeoriente.it/rivistegoi/hiram.aspx -
CALEA ZACATECHICHI -L'erba dei sogni
;
L'erba Calea ternifolia - o zacatechichi - fornisce un effetto rilassante e sonnolenza. L'effetto psicoattivo è sottile e può favorire la vividità onirica.
Non presenta particolari controindicazioni. E' come bersi un tè piuttosto amaro. In Italia nè la pianta nè i principi attivi in essa contenuti sono inseriti nella tabella delle sostanze stupefacenti e psicotrope, per cui è legale.
Acquistabile:
qui -> http://azarius.it/smartshop/relaxing/herbs/calea_dream_herb/
qui -> http://azarius.it/smartshop/herbs/herb_extracts/calea_zacatechichi_extract_10x/
qui -> http://www.zamnesia.it/estratto/1009-calea-zacatechichi-10x.html
SONETTI ALCHEMICI
mercoledì 3 luglio 2013
;
Canzone prima di Fra Marcantonio Crassellame Chinese
I
Era dal Nulla uscito
Il tenebroso Chaos, Massa difforme
Al primo suon d’Onnipotente Labro :
Parea che partorito
Il Disordin l’havesse, anzi che Fabro
Stato ne fosse un Dio ; tanto era informe,
Stavano inoperose
In lui tutte le cose,
E senza Spirto Divisor, confuso
Ogni Elemento in lui stava racchiuso.
II
Hor chi ridir potrebbe
Come formossi il Ciel, la Terra, e ‘l Mare
Si leggieri in lor stessi, e vasti in mole ?
Chi può svelar com’hebbe
Luce, e moto lassù, la Luna e ‘l Sole
Stato, e Forza quaggiù quanto n’appare ?
Chi mai comprender, come
Ogni cosa hebbe nome,
Spirito, quantità, legge e misura
Da questa Massa inordinata e impura ?
III
O del divino Hermete
Emoli Figli, a cui l’Arte paterna
Fa, che Natura appar senza alcun Velo,
Voi sol, Sol voi sapete,
Come mai fabricò la Terra e’l Cielo,
Da l’indistinto Chaos la destra eterna
La grande Opera vostra
Chiaramente vi mostra,
Che Dio nel modo istesso. Onde è produtto
Il Fisico elissir, compose il Tutto.
IV
SVEGLIARE IL SOGNATORE (Lo yoga del bardo del sogno)
CONTRUBUISCI AL MIGLIORAMENTO DI QUESTO BLOG CON UNA PICCOLA DONAZIONE SU PAYPAL
Fonte: http://iniziodallafine.blogfree.net/?t=3346633
Svegliare il sognatore, Lo yoga del bardo del sogno - Dzogchen Ponlop Rinpoche
Nel bardo [stato intermedio di transizione fra due condizioni] naturale di questa vita facciamo esperienza del ritmo della veglia e del sonno.
Ogni giorno la nostra mente scivola dallo stato di coscienza della veglia nello stato del sonno, e da quello del sonno nel sogno. Mentre ci troviamo in questo stato intermedio, siamo completamente incosci oppure soltanto debolmente consapevoli di fluttuare in mondi visionari dei quali abbiamo poco o nessun controllo. Poi il processo inizia a svolgersi in senso contrario e la nostra coscienza riemerge riconnettendoci di nuovo al mondo cosiddetto 'reale'. Possiamo essere deliziati, confusi o spaventati da queste esperienze. La fasi di transizione dallo stato di veglia allo stato di sogno e il ritorno alla veglia non sono sempre chiare e nette. Potremmo fare un sogno in cui ci accorgiamo di star sognando e ci risvegliamo; ma poi ci rendiamo conto che anche il risveglio è ancora parte del sogno. Non siamo realmente svegli; stiamo semplicemente sognando di esserlo. Ora, proprio in questo momento, crediamo di essere svegli, ma non pensiamo "Sì, sono sveglio". Raramente siamo coscienti di essere svegli. Se osserviamo attentamente la nostra esperienza, possiamo vedere che spesso funzioniamo come se fossimo semi-addormentati; reagiamo semplicemente a tutto ciò che ci si para davanti, come nei sogni. Dal punto di vista assoluto, o illuminato, la nostra esperienza di questa vita decisamente non è lo stato risvegliato. È un sogno, un sogno più lungo, che chiamiamo samsara. Ciò che chiamiamo sogno è in realtà una 'doppia illusione', un 'doppio sogno', mentre la nostra vita cosciente di tutti i giorni è l'illusione primaria.
Gli insegnamenti di Padmasambhava ci forniscono istruzioni per lavorare sullo stato intermedio del sogno, ovvero il secondo bardo...
LA PRATICA DELLO SPECCHIO PER EVOCARE "IL TESTIMONE" - buddismo Bon
CONDIVIDI
Le pratiche del corpo illusorio impuro comprendono l'addestramento ai tre aspetti dell'apparenza relativa:
forma e vacuità,
suono e vacuità,
consapevolezza e vacuità.
Quando ci addestriamo alla forma e vacuità, ci addestriamo a vedere come il mondo fisico sia illusorio.
Il metodo suggerito da Padmasambhava è quello di guardare in uno specchio e concentrarsi sui riflessi che vi appaiono.
Guardate il vostro viso, il corpo e tutto ciò che è visibile nello spazio intorno, come i mobili nella stanza, gli alberi fuori dalla finestra, le montagne all'orizzonte, e così via.
Vi concentrate su queste cose con presenza mentale, con consapevolezza e con la forte motivazione di comprendere la natura illusoria del mondo.
Questo è il primo stadio della pratica.
Nel secondo stadio, iniziate a parlare a voi stessi, ovvero vi rivolgete all'immagine nello specchio.
L'istruzione suggerisce di concentrarsi su due punti: lode e denigrazione.
Prima vi lodate dicendo: "Sì, oggi hai un aspetto fantastico" e altri complimenti del genere. Vi lodate e poi vedete come vi sentite.
A questo punto osservate le vostre sensazioni e le vedete come illusorie.
Considerate anche la lode in sé e l'immagine che state lodando come illusoria.
Ecco lo scopo della pratica: non c'è nulla da lodare, anche se vedete un'immagine e siete contenti se vi sentite lodati.
Dopo esservi lodati, cambiate atteggiamento verso l'immagine riflessa e iniziate a denigrarvi.
Questa [fase della - ndr] tecnica non è piacevole come la precedente poiché dovete cogliere i vostri difetti e fare commenti poco lusinghieri o addirittura aspri nei vostri confronti.
Dovete esprimere tutto ciò che non volete sentirvi dire a proposito del vostro sé fisico.
Di nuovo, esaminate direttamente questa esperienza e tutta l'infelicità che ne scaturisce. Osservate come la critica, i sentimenti e la persona che viene denigrata siano tutti illusori.
Poi dissolvete in voi stessi il corpo illusorio [che state osservando - ndr] nello specchio.
A questo punto l'immagine illusoria nello specchio diventa inseparabile da voi stessi, dalla persona che sta di fronte allo specchio.
Questi due aspetti si dissolvono in una cosa sola.
Poi sedetevi a meditare su apparenza e vacuità, coltivando la sensazione che il vostro corpo sia simile a quello nello specchio: un corpo che appare ma che è vuoto: così come l'immagine nello specchio non è che un'illusione, un semplice riflesso della luce, allo stesso modo la vostra forma corporea è un'illusione, semplicemente un corpo luminoso.
Dimorate con questa forma di apparenza e vacuità più a lungo che potete."
["Svegliare il sognatore - Lo yoga del bardo del sogno" Dzogchen Ponlop Rinpoche]
Le pratiche del corpo illusorio impuro comprendono l'addestramento ai tre aspetti dell'apparenza relativa:
forma e vacuità,
suono e vacuità,
consapevolezza e vacuità.
Quando ci addestriamo alla forma e vacuità, ci addestriamo a vedere come il mondo fisico sia illusorio.
Il metodo suggerito da Padmasambhava è quello di guardare in uno specchio e concentrarsi sui riflessi che vi appaiono.
Guardate il vostro viso, il corpo e tutto ciò che è visibile nello spazio intorno, come i mobili nella stanza, gli alberi fuori dalla finestra, le montagne all'orizzonte, e così via.
Vi concentrate su queste cose con presenza mentale, con consapevolezza e con la forte motivazione di comprendere la natura illusoria del mondo.
Questo è il primo stadio della pratica.
Nel secondo stadio, iniziate a parlare a voi stessi, ovvero vi rivolgete all'immagine nello specchio.
L'istruzione suggerisce di concentrarsi su due punti: lode e denigrazione.
Prima vi lodate dicendo: "Sì, oggi hai un aspetto fantastico" e altri complimenti del genere. Vi lodate e poi vedete come vi sentite.
A questo punto osservate le vostre sensazioni e le vedete come illusorie.
Considerate anche la lode in sé e l'immagine che state lodando come illusoria.
Ecco lo scopo della pratica: non c'è nulla da lodare, anche se vedete un'immagine e siete contenti se vi sentite lodati.
Dopo esservi lodati, cambiate atteggiamento verso l'immagine riflessa e iniziate a denigrarvi.
Questa [fase della - ndr] tecnica non è piacevole come la precedente poiché dovete cogliere i vostri difetti e fare commenti poco lusinghieri o addirittura aspri nei vostri confronti.
Dovete esprimere tutto ciò che non volete sentirvi dire a proposito del vostro sé fisico.
Di nuovo, esaminate direttamente questa esperienza e tutta l'infelicità che ne scaturisce. Osservate come la critica, i sentimenti e la persona che viene denigrata siano tutti illusori.
Poi dissolvete in voi stessi il corpo illusorio [che state osservando - ndr] nello specchio.
A questo punto l'immagine illusoria nello specchio diventa inseparabile da voi stessi, dalla persona che sta di fronte allo specchio.
Questi due aspetti si dissolvono in una cosa sola.
Poi sedetevi a meditare su apparenza e vacuità, coltivando la sensazione che il vostro corpo sia simile a quello nello specchio: un corpo che appare ma che è vuoto: così come l'immagine nello specchio non è che un'illusione, un semplice riflesso della luce, allo stesso modo la vostra forma corporea è un'illusione, semplicemente un corpo luminoso.
Dimorate con questa forma di apparenza e vacuità più a lungo che potete."
["Svegliare il sognatore - Lo yoga del bardo del sogno" Dzogchen Ponlop Rinpoche]
CONTRUBUISCI AL MIGLIORAMENTO DI QUESTO BLOG CON UNA PICCOLA DONAZIONE SU PAYPAL
-
Iscriviti a:
Post (Atom)
