I malfamati Malamati, gli avversari dell'avversario... i sufi che disprezzavano il loro ridicolo personaggio
Circa mille anni fa in Persia si aggirava una banda di malfamati ricercatori spirituali che seguivano "La via del Biasimo" per apparire insignificanti e degni di disprezzo agli occhi dei profani. La radice del loro nome è la parola araba malāmah (ملامة) "biasimo". I Malamatiyya credevano nel valore dell'auto-biasimo, che la carità dovesse essere una questione privata (nascere da dentro) e che la ricerca dell'autostima esteriore avrebbe portato ad attaccamenti mondani. Nascondevano la loro conoscenza esoterica e si assicuravano che i loro difetti fossero noti, ricordando agli altri la loro imperfezione. I Malamati erano ciò che oggi chiameremmo "anti-eroi" (tipo Saitama di One-Punch Man, Deadpool, Tyler di Fight Club, Robin Hood, Lupin III, Venom, V for Vendetta, Light Yagami di Deadh Note, Punisher, Batman, John Constantine, Jason Bourne, Jack Sparrow). Le storielle di Nasrudin Mulla (spesso narrate da Gurjieff, un esempio recente di malamato) sono