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CHIAREZZA SULLo STATO NATURALE, IL SENSO DI ESISTERE, il non-io, falsa identità, etc.

*Percezione di sé
* io = somma di sensazioni
* insime di impressioni vaghe

esempio pratico:

Immagina qualcuno che ti dica
  1. "hai un naso bruttissimo",
  2. "mi fai schifo"
  3. "hai degli occhi bellissimi"
  4. "ti amo, sei un'anima speciale".
Cosa accadrà?
Tu - il tuo presunto io  proverà particolari sensazioni (sempre diverse) e quindi continuerà a cambiare.
Emergerà un "io" irritato dalle prime due frasi e un "io" allegro grazie alle ultime lusinghe. Ma quali di questi "io" sei tu? Anzi, cosa sono questi io?
E' ovvio che si tratta di semplici impressioni, sensazioni estemporanee. Ebbene se ci fai caso la tua vita è costellata di queste impressioni. La somma di queste impressioni costituisce ciò che in questa società chiamiamo stupidamente "io sono".
L'io è una sensazione vaghissima che varia di momento in momento, in un certo senso non esiste un "io reale" cioè "stabile, immutabile", esistono solo interminabili sensazioni con cui  "qualcosa di misterioso/indefinibile - il vero io" si identifica. In seguito all'identificazione (al credere/fidarci di quelle parole) finiamo puntualmente per rimanerci male appena vediamo che esse scompaiono oppure vengono rimpiazzate in un batter d'occhio da altre imprevedibili o indesiderabili sensazioni.
Quindi tu chi sei?
Quell'anima con gli occhi bellissimi o quella schifezza con il naso bruttissimo?
Ovviamente nessuno dei due... quelle sono solo impressioni - spesso appiccicate dal mondo - con cui abbiamo ingenuamente costruito la nostra identità.

-
* le percezioni sono illimate , quindi l'io non può essere una "precisa, unica" percezione, in inglese si dice che il sé è  no-thing (non una cosa "unica" e distinta)

* storia personale = luogo/periodo (spazio/tempo)
* ma qual è la 1° PERCEZIONE INIZIALE?
* come distingui una "vera, attendibile" Percezione (la mia percezione) dalla falsa (non mia, prodotta dall'immaginaz., da altri/esterno)?
* chiunque può indurre/stimolare percezione a chiunque altro
---> la mente stimola se stessa
* l'immaginazione produce impressioni
* vita è fatta di impressioni
* vita è frutto dell'immaginazione
* La Percezione è sempre impersonale (senza io -  cioè senza un costrutto secondario, es. linguistico o anche energetico)
* Falsa Personalità = identificazione con le percezioni = il famoso non-io, l'ego, cioè uno stato di coscienza sempre deludente perché si identifica con le percezioni che sorgono all'infinito e vi si aggrappa sperando che non scompaiano. Chi non comprende il meccanismo del sistema percettivo è destinato a soffrire inutilmente.

La spiritualità utilizza da sempre un presupposto ingannevole --> l'io allo stato naturale "è sat-cit-ananda, gioia/vitalità/entusiasmo incessante, pace eterna" (percez. naturale = percez. positive)
Questa affermazione - promossa da innumerevoli maestri - implica che le percez. semi-positive (imprecisabile contentezza, fioca serenità instabile, poca pazienza) oppure negative (torpore, vergogna, non beatitudine, emoticon)  siano (io) innaturali o non pienamente naturali.
In realtà un insegnante maturo dovrebbe semplicemente far notare che  lo stato naturale (che di preciso nessuno sa cosa sia) precede qualunque percezione e qualsiasi "io".
* Allo stato naturale non c'è io, non percepisci né sat-cit-ananda né irritazione.

La mente ordinaria non può cogliere questo insegnamento e per questo continua ad osannare pseudo-maestri che promuovono le percezioni spirituali/sublimi rispetto a quelle carnali/inferiori. Involontariamente, come se chi non percepisse gioia non fosse degno di entrare nel regno. Così facendo alimentano ignoranza e confusione, il che porta ai soliti conflitti interiori/esteriori.
La vera liberazione è liberazione da queste distinzioni puerili ed astratte (tra la "mia" superiore percezione e la "sua" immatura percezione), su cui però si fondano non solo le religioni ma l'intera società e forse l'intero Magico Universo di Maya.
Diffida da chi ti vuol convincere a suon di "stimolazioni sensoriali", costui non è un saggio ma un drogato di "percezioni".
Ah già, se non hai colto il punto ti riassumo il discorso:
tu non esisti - l'io a cui hai sempre creduto non c'è, è puramente immaginario... esistono solo vaghe percezioni che emergono caoticamente in un mare di possibilità.
Rilassati, non c'è niente da fare e tu non hai mai fatto nulla, il tuo passato non esiste, si sono solamente susseguite delle impressioni.
Tu sei una semplice espressione vitale - che non ha niente a che fare con le cavolate addizionali (culturali o spirituali). Le teorie, speculazioni sui sentieri metafisici, la via di mezzo, la vacuità, le iniziazioni, lo sciamanesimo etc. sono solo parole vuote sognate da un incontrollato meccanismo di pensiero frustrante.

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