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Il segreto è cedere, mollare la presa, lasciar perdere...

 Cos'hanno in comune il sonno profondo e la morte? Cosa succede quando dormite? Cosa fate quando siete ammalati? Cosa farete poco prima di morire? CEDETE, mollate la presa, lasciate perdere, non vi preoccupate, vi dimenticate di qualunque presunto problema. Cedete tutto e tutti, compresa la vostra persona, la vostra pseudo-identità quotidiana. Rinunciate (involontariamente) alla vostra volontà personale, ignorate il mondo delle apparenze (vi disinteressate dello show che chiamate vita quotidiana), vi dimenticate della temporalità e venite risucchiati nell’atemporalità. Pochi hanno la maturità, la lucidità e il disincanto sufficiente per abbandonare tempestivamente la loro pseudo-identità, la loro storia personale, le proprie illusioni. Di solito, prima di cedere, quasi tutti attendono un momento fortuito (sonno profondo) oppure un istante fatale (malattia, incidenti, tragedie, morte). L’auto-realizzato, a differenza dell’uomo comune, non ha bisogno di un promemoria; non ha bisogno

COME GUARIRE DALLA MIOPIA (E DA ALTRI DISTURBI VISIVI)

  Se vi hanno detto che siete miopi sappiate che non è vero. La miopia esiste, per carità, ma  non è ciò che vi hanno fatto credere (come quasi tutto il resto). La miopia è soltanto una momentanea tendenza disfunzionale e non va confusa con l'identità di una persona, come capita quasi sempre quando si dice (con leggerezza) "io sono miope". Per la precisione la miopia è solo un modo di "percepire" che può essere rimpiazzato da un'altra modalità percettiva. Il fatto di pensare (credere e ripetere) "io sono miope" è grave perché innanzitutto vi fa credere che la miopia sia una condizione permanente (immutabile) invece di una condizione momentanea e migliorabile. In secondo luogo il pensiero "io sono miope" vi fa credere che sia una condizione legata a voi, alla vostra identità, e non a qualcosa d'altro - di facilmente trattabile e modificabile in modo naturale. Nel mio percorso di guarigione mi sono accorto che la mente - vedendo i risul

IL SUICIDIO E' LA SOLUZIONE... MA NON VA FATTO CON (O CONTRO) IL CORPO --- IL CORPO E' LA CONTROFIGURA DI CIO' CHE SIETE DAVVERO

Una volta ho definito l'illuminazione - o il Risveglio - come un suicidio dell'io assistito da Dio. Agli occhi dell'uomo comune (coscienza addormentata) questo suicidio sembra un tentativo di distruzione del corpo ma in realtà è un drastico (e quasi sempre fallimentare) tentativo di Risveglio (autorealizzazione). Quelli che si suicidano non lo fanno necessariamente perché soffrono fisicamente ma perché soffrono interiormente (psicologicamente, emotivamente, sentimentalmente).  C'è chi lo fa perché ha scoperto che gli rimangono pochi giorni di vita oppure c'è chi lo fa perché ha scoperto che il partner (il genitore, il medico, il datore di lavoro, la banca, lo stato, la chiesa, la tv) gli ha mentito spudoratamente; in entrambi i casi si sente ferito da qualcuno o da qualcosa di cui si fidava ciecamente. Chi si fida ciecamente del mondo non è molto diverso da chi si fida ciecamente di una sceneggiata teatrale.  Questa fiducia malriposta provoca una profonda delusione,

Se vi arrendete (o abbandonate il vostro io) vi potete salvare da un mondo di problemi e dispiaceri inutili... Se non vi arrendete (se non cedete l'io) la tribolazione continuerà.

Arrendetevi.  In che senso?  In che modo?  Arrendete il vostro io, cedetelo, cedete la volontà personale, cedete ciò che credete di essere, abbandonate una volta per tutte l'idea che avete di voi stessi, abbandonatela, non vi serve, è solo d'intralcio, è la causa principale di tutte le vostre disgrazie, dei vostri problemi, delle vostre afflizioni, dei vostri fallimenti, dei vostri casini. Attenzione a questo dettaglio: Cedere l'io non significa cedere ciò che siete davvero. Il cedimento sembra impossibile soltanto quando si è identificati con qualcosa, con la cosa che si può cedere, in questo caso l'io, l'ego, la vostra persona, l'autoimmagine, l'idea che avete di voi, il vostro personaggio sociale. Quella pseudo-identità è ciò che potete cedere perché non corrisponde a ciò che siete davvero. Il 99% dell'umanità è ipnotizzata da una falsa identità, dunque non comprende questo messaggio. Non riesce a distaccarsi dall'identità abituale, non vuole cede

Cosa c'è dopo la morte? ... (morte in vita, indifferenziato)

  Non c'è niente dopo la morte. O se preferite dopo la morte c'è l'indifferenziato. La morte non è un evento a sé stante ma la fine di un fenomeno o di un inganno sensoriale. È la fine di un vortice energetico algoritmico e autoreferenziale (me, me, me, mio, mio, mio). È la dissoluzione di un caleidoscopico artefatto (l'io, il mondo, l'universo) immaginato dal potere impersonale che sogna tutto in tempo reale. Da una prospettiva in prima persona (nel senso dei videogiochi o dei sogni notturni), quando le persone muoiono si trovano ad affrontare una sorpresa piuttosto bizzarra: improvvisamente cessa l'ipnosi dell'io sono ("io sono questo corpo, io sono quella persona, io sono quell'essere"). Il respiro si ferma. Il cuore si ferma. Il cervello si ferma e con esso si ferma la frenetica, maniacale, ossessiva differenziazione (io-altri, dentro-fuori, prima-dopo, questo-quello). Ciò che resta è il maledetto nettare che tutti cercano in continuazione

Il mondo che conosci è stato azzerato... E poi?

Questo articolo si ricollega a quelli sull'azzeramento del mondo . Anche il più ritardato dei ritardati si sarà accorto che i punti nevralgici del sistema sociale stanno saltando in aria come fuochi d'artificio. Da un punto di vista artistico non sarebbe neppure un brutto spettacolo, peccato che coinvolga la vita di miliardi di persone. Sta procedendo un po' alla "Fight Club" solo che in questo caso i facinorosi sono proprio gli agenti che avevano eretto il sistema stesso. Questo finto crollo verrà ovviamente rimpiazzato da un nuovo sistema, un sistema più sofisticato,  ma questo a noi non interessa. Per ogni sistema c'è una falla, una crepa, una piccola via d'uscita: alcune tradizioni l'hanno chiamata autoliberazione, autorealizzazione, Risveglio, etc... Se il sistema ha aperto la finestra di Overton per tenervi sempre più incantati e incatenati al mondo delle apparenze, il sottoscritto (e qualche altro individuo) sta aprendo un'altra finestra, un

Sessioni Individuali con ZeRo - Prima Parte

Link sessioni:  https://payhip.com/b/QUsdG Molti lettori, soprattutto quelli che non hanno approfondito il mio materiale, potrebbero chiedersi: Perché fare delle sessioni con il sottoscritto? Quali sono i vantaggi concreti? La risposta può essere sintetizzata nel seguente modo: - Il tipo di sapere, materiale, chiarimenti, soluzioni, consigli pragmatici preparati di volta in volta dal sottoscritto - Dimostrare non tanto a me ma a voi stessi di voler fare sul serio, di non voler perdere tempo. Questo piccolo investimento va contro il vostro ego, il quale (se non lo avete ancora capito) non fa il vostro interesse. L'ego è come un parassita, non è interessato al vostro benessere ma solo al malessere  - Oltre alle sessioni private avete un supporto gratuito infrasettimanale (periodiche email di ricognizione) - Possibilità di interrompere i meccanismi di identificazione con la propria autoimmagine, con il riflesso di sé, con il proprio ridicolo personaggio sociale. - La possibilità di sp

ZeRo Metodo - Vol. 1 - (Anteprima Primo Capitolo)

Link:  https://payhip.com/ZeRoVe  - CAP. 1 - L'INCONTRO "L'unica cosa che brucia all'inferno è la parte di te che non lasci andare..." - Meister Eckhart *** Francesco poteva ancora sentire la pioggia dall'interno del bar. Quel suono cadenzato sembrava il rumore del liquido che aveva appena bevuto. "Individua l'uomo con il cappello bianco e la maglia nera, con al centro un simbolo orientale" - era ciò che c'era scritto nella email che Francesco aveva ricevuto qualche giorno prima. Di persone col cappello ne aveva viste un paio, ma soltanto una persona indossava la maglia con un cerchio bianco, dai contorni sfumati. Doveva essere per forza lui. Si alzò dal suo tavolo e si avvicinò a quel misterioso individuo. Gli sguardi si incrociarono. - "Ehi" - disse Francesco, "Tu sei quello del manifesto?" L'uomo lo fissò per qualche secondo. Nei suoi occhi non si intravedeva quasi nulla, come se fosse un banco di nebbia che eludeva

Scienziati trovano un "gemello parassita" nel cervello di un bambino...

Di seguito riporto un post riguardante un "gemello parassita" cresciuto nel cervello di un bambino di 1 anno. Si tratta di un vero e proprio feto, un corpo in miniatura con tanto di testa, gambe, braccia. Si tratta di un vero e proprio feto, un corpo in miniatura con tanto di testa, gambe, braccia.  Quell'essere stava crescendo nel cervello del bambino... chissà cosa avrebbe fatto se non fosse stato rimosso?  In termini di parassitismo quell’essere avrebbe potuto controllare il cervello e il corpo intero del suo ospite, il tutto senza che la vittima fosse a conoscenza della sua esistenza.  Il parassitato avrebbe potuto credere di fare la propria volontà o i propri interessi mentre in realtà si trattava della volontà e degli interessi di un parassita letteralmente nascosto nella propria mente. Credete che la situazione dell'uomo comune sia tanto diversa?  Indovinate un po' chi è che vi farà credere di essere "liberi" da qualsiasi forma di parassitismo... 

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