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CHE COS'E' LA FEDE ?




LA CREDENZA PRODUTTRICE DI REALTA' HA NOME FEDE


INTENZIONE (Fede) = Convinzione (Pensiero) + Sentimento (emozione, desiderio)

Questa combinazione da' consistenza alla nostra visione/volontà sia sul piano reale, sia onirico, sia ultramondano-religioso-mistico.

Tale intenzione o fede (individuale o collettiva), Attualizza, Concretizza o Asseconda le nostre stesse ASPETTATIVE... le PROIETTA e noi c'immergiamo in tali proiezioni.

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La fede è un po' come l'amore: è una forza immane che può soggiogarti oppure estasiarti con il suo fascino lieve e sottile
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La presunta scorciatoia alla conoscenza, ovvero la fede, è un cortocircuito che distrugge la mente. - Ayn Rand

Il cretino ha mollato la logica perchè innamorato dalla sua immaginazione. Da questo adulterio è nata la fede.

La fede è una miracolosa suggestione, conosciuta anche come effetto placebo

La Fede è il calore della Passione
 


http://myimages.bravenet.com/232/187/568/9/FEDE.jpg La cosa più deprimente di molti fedeli è che non vengano mai sfiorati dall'idea che potrebbero ingannarsi (anonimo)


Fede = proiezione inconscia di un ipotetico punto d'incontro, di contatto con l'avvenire, con ciò che un giorno potrebbe realizzarsi... un ponte gettato verso un mondo ultraterreno, irrazionale, divino, ideale, soteriologico, sovrannaturale
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Il dubbio è il tumore della fede...
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La fede è deleteria e inutile quando è troppa o poca; il raziocinio quando è troppo poco
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La fede è un crampo, una paralisi, un’atrofia della mente. Ezra Pound  
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L'uomo felice non abbisogna di fede. Alessandro Morandotti

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La fede comincia appunto là dove la ragione finisce. Søren Kierkegaard
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Chi ha fede può fare a meno del buon senso.
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La mente è uno strumento straordinario, quando non soggiogata dalla fede. 

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SINONIMI:



- Feeling, Apertura al soprannaturale, legame intuitivo, Pre-razionale (a-razionale), indeducibile, inverificabile ( con una probabilità incalcolabile)

- Fiducia, credenza, affidarsi, assenso, accettazione, speranza, entusiasmo...  adesione assoluta ad una testimonianza altrui, priva di certezza (essendo impossibile verificare tutto da sé è inevitabile e istintivo fare affidamento su figure autoritarie o pseudo-profetiche)

- Lasciarsi persuader, obbedire (da "ab audio" , cioè richiamo della voce di Dio o della Coscienza.

- Rettitudine di condotta; lealtà (reciproca)

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Islam -> la Fede è pura sottomissione, dipendenza dalla volontà divina.

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Bibbia:

Nella lettera agli ebrei (11, 1): la Fede è consistenza, fondamento o garanzia di ciò che si spera; è dimostrazione di realtà che non si vedono.

Abacucco (11, 4):  il giusto vivrà per mezzo della Fede

la fede secondo la Bibbia è il dono (di Dio) che ci salva; è come l'attesa di una ricompensa futura

S. Paolo esalta la triade fede, carità, speranza.


Opere, atto, deposito, oggetto, contenuto, di Fede sono sinonimo del "Mistero della Fede".. Per i fedeli, tutto ciò che non non sono in grado di spiegare è celato dal "Mistero della Fede" (ciò dimostra la loro incredibile rigidità mentale)

Per i credenti i segni della fede (Signa divinae revelationis / signa credibilitatis) devono rispettare precisi dogmi, culti, come ad esempio i riti di circoncisione , le celebrazioni , l'apparizione di simboli canonici, eccetera


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Kant -> la Fede può essere di tre tipi;
contingente, cioè istintiva;
dottrinale cioè teoretica;
morale cioè razionale... quest'ultima è negata da Hume che ritiene la fede cosa tipicamente religiosa, una persuasione soggettiva nata dal bisogno pratico di protezione e aiuto.

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Tommaso d'Aquino: la fede e la teologia sono superiori alla ragione e alla filosofia ma ammette che se la teologia è vera scienza lo deve alla filosofia; mentre la fede è un'illuminazione della ragione.

Lattanzio:  credo quia absurdum


Sant'Agostino: Intelligo ut Credam -> prima "intellectus quarens fidem", poi "fide quarens intellectum"

Averroè : Esiste una Doppia Verità; ammette una verità per fede e una verità per ragione , anche quando sono opposte ( conjunctionis oppositorum)



Goethe : Fede =  Senso profondo di  sicurezza (certezza) riguardo il passato, il presente e il futuro che deriva dalla confidenza del proprio credo


Fede, la sostanza di cui siamo fatti, è deliberata allucinazione. (E. Zollà)

Cicerone -> La fede è una tesi (soggettiva) ammessa per personale sentimento, in accordo a una tradizione comune, espressa nel comune sentire degli uomini (consensus gentium).

Platone ->  Fede = assenza di riflessione, è una forma di sapere opinabile , inferiore al vero sapere riflessivo.

Proclo -> pone la fede come ultimo stadio del ritorno allo spirito dell'Uno... dal suo punto di vista la fede supera il pensiero razionale



Chi non ha fede non può perderla.



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SULLE DOTTRINA DELLA PREDESTINAZIONE:

Predestinazione: 
Termine del linguaggio teologico, con il quale si definisce l’atto  con cui Dio assegna alle creature razionali il fine soprannaturale ed i mezzi per  raggiungerlo. Presso i Greci ed i Romani questa sorta di destino era impersonato dal  Fato (v.); presso i Musulmani in un Fato misterioso ( Kismet), per gli Ebrei ed i  Cristiani in una divinità. Pelagio nega la P., ammettendo solo l a prescienza divina,  mentre Calvino (v.) la assolutizza, e la restringe ad una parte dell’umanità  (predestinazionismo ). La teologia cattolica condanna entrambi gli estremi (Concili di  Arles, 473, e di Magonza, 848) e, pur affermando l’assoluta libertà divi na nella  concessione del dono della Grazia, riconosce che ad essa non è estranea la previsione  dei meriti degli eletti.


Calvino:
 la dottrina della Predestinazione Assoluta o DOPPIA PREDESTINAZIONE,  che assegna il primato alla grazia, alla quale l'eletto non può sottrarsi, e per la quale  è portato ad agire nell'osservanza dei comandamenti divini


Secondo questo principio, l'uomo non ha il libero arbitrio: tutto quel che facciamo, deriva da un impulso divino. Dio avrebbe creato una parte degli uomini perché operassero il bene e raggiungessero la salvezza, e una altra parte perché compissero il male e fossero condannati. Questa predestinazione è fatale.

I predestinati al bene si salvano, per enormi che siano i peccati che commettono; i predestinati al male vengono condannati, per quanti sforzi facciano di praticare il bene. All'uomo è impossibile cambiare il suo destino. Il calvinismo è quindi basato sull'idea di un Dio arbitrario e dispotico. Solo i predestinati ricevono la grazia di Dio.



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 S. Agostino: 
Contro la predestinazione, afferma la possibilità dell’anima,  dotata d’intelligenza, di memoria e di volontà, di liberarsi dalle passioni corporali, e  salire così alla verità divina. Ma tale libertà resta un dono divino, una grazia elargita  dal cielo. Dio, che pure non predetermina la scelta che resta affidata all’uomo,  conosce però in precedenza se l ’anima potrà o non potrà salvarsi. Quanto al male,  esso non si contrappone al bene come sostiene il manicheismo, ma è una mancanza  del bene, legato alla corruttibilità ed alla falsa immaginazione dell’uomo, il quale  non sceglie tra male e bene, ma tra la possibilità di fare o non fare il bene.



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 gli armiani sostenevano che Dio intende salvare tutti gli uomini, e Gesù  Cristo è morto per tutti loro. Soltanto la condotta degli esseri umani può mutare  questa volontà.

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Chiesa Evangelica , su ispirazione arminiana, predestinazione condizionale, in cui Dio salva o condanna a seconda della fede o dell’assenza di fede, della perseveranza o della sua mancanza

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