Passa ai contenuti principali

Rimani aggiornato

ALTRI ARTICOLI (clicca qui per aprire o richiudere il menù a discesa)

Mostra di più

Il segreto è cedere, mollare la presa, lasciar perdere...

 Cos'hanno in comune il sonno profondo e la morte?

Cosa succede quando dormite?

Cosa fate quando siete ammalati?

Cosa farete poco prima di morire?

CEDETE, mollate la presa, lasciate perdere, non vi preoccupate, vi dimenticate di qualunque presunto problema.

Cedete tutto e tutti, compresa la vostra persona, la vostra pseudo-identità quotidiana.

Rinunciate (involontariamente) alla vostra volontà personale, ignorate il mondo delle apparenze (vi disinteressate dello show che chiamate vita quotidiana), vi dimenticate della temporalità e venite risucchiati nell’atemporalità.

Pochi hanno la maturità, la lucidità e il disincanto sufficiente per abbandonare tempestivamente la loro pseudo-identità, la loro storia personale, le proprie illusioni.

Di solito, prima di cedere, quasi tutti attendono un momento fortuito (sonno profondo) oppure un istante fatale (malattia, incidenti, tragedie, morte).

L’auto-realizzato, a differenza dell’uomo comune, non ha bisogno di un promemoria; non ha bisogno di farsi convincere da un incidente fatale, da un lutto, da una tragedia. Non ha bisogno di sfiorare la morte per riconoscere l’atemporalità.

Molti di voi - dopo quel tuffo nell'atemporalità - rivolgono tutta l’attenzione alla temporalità (mondanità, virtualità) e si dimenticano immediatamente di quel magico intervallo.

Invece di ignorare l’atemporalità e pensare solo alla temporalità, provate a fare il contrario: valorizzare l’atemporalità e riflettete sulle sue implicazioni (distensione totale, pacifico abbandono).

Non è questione di vincere o perdere, ma di smettere di accanirsi contro le illusioni e rinunciare alla lotta contro tutte le apparenze esterne.

Non si tratta di scegliere se cedere o non cedere.

Si tratta di rendersi conto che non si può non cedere.

Rendetevi conto che quell’opzione non c’è, proprio come prima di addormentarvi non c’è l'opzione di “non cadere nel sonno profondo”.

Si tratta di capire che il cedimento c’è già stato miliardi di volte, di giorno (batoste quotidiane, ferite, lotte, conflitti) e di notte (sonno, distensione).

Siate furbi, cedete il prima possibile…

Il cedimento porta a qualcosa di magnifico.

Il cedimento porta alla cessazione.

Cessazione di cosa?

Cessazione di pseudo problemi, conflitti inutili, ragionamenti sterili, emozioni infantili, reazioni insensate.


Prendetevi ogni giorno almeno 5 minuti per cedere completamente.

Distendetevi, accasciatevi, staccate la spina da internet, chiudete gli occhi, disinteressatevi per un po’ del mondo, della vostra storia personale, di voi stessi. Paradossalmente, quei rari momenti di cedimento saranno i migliori istanti della vostra vita.


Commenti

ARCHIVIO

Mostra di più
  • I MIEI LIBRI

Lettori fissi

ECOVILLAGGIO MANTOVA