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SFATATO IL MITO DEL LIBERO ARBITRIO


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Il sistema di controllo cognitivo è un artificio usato dal cervello per sentirsi protetto e libero di decidere autonomamente quale regola seguire o trasgredire.

L'insieme di convinzioni della torre di Babele del Super io, il tribunale mentale, è un'auto-inganno involontario e tramandato dalla notte dei tempi, un trucco evolutivo di sopravvivenza e salvaguardia dai pericoli.

Eliminando il sentimento (concetto) ingannevole del libero arbitrio elimini anche i sensi di colpa (giusto o sbagliato), il senso d'inferiorità ad esso collegato.

La Cura radicale è accettare la natura delle cose... per gli storici abbiamo solo il potere di accettare o rifiutare quindi farsi trascinare dal nostro destino.

Senza libertà di scelta non hai alcuna colpa ma neppure alcun merito. Questo è un duro fendente per l'Ego, sovente dilaniato tra il complesso di superiorità (prestigio) e d'inferiorità (colpevolezza).
Facciamo parte della natura, siamo sottoposti alle leggi che governano l'universo: l'uomo non è in grado di prender decisioni autonomi e indipendenti dalle forze esterne-interne (visibili-invisibili) che ne determinano l'esistenza.

Potenti emozioni, con il diritto di veto sulla ragione, intervengono per mantenere lo status quo psichico che include la certezza (falsata dall'evidenza) di essere o sentirsi liberi e autonomi nel decidere -> avere la presunzione di incidere con la propria volontà personale sul corso degli eventi (cioè sulla volontà della corrente del divenire, fiume della vita su cui galleggiano tutte le creature).
Noi possiamo scegliere soltanto ciò che rientra nella nostra particolare (provvisoria, limitata, superficiale) sfera di interesse (benessere estemporaneo).

E' importante imparare ad allentare la pressione delle super-io, dell'ego.

" Non si muove foglia che Dio non voglia"

Noi non siamo padroni di neppure uno dei nostri capelli.

La maggioranza delle nostre azioni tendono a mete che non abbiamo potuto scegliere-programmare. Sono state predeterminate da necessità biologiche-genetiche-storiche-sociali-emotive-psicologiche-evolutive-cosmiche... il nostro agire è frutto di spinte - pulsioni vitali della necessità universale; tali spinte non sono in nostro potere.

L'illusione di nobili cause (sacrificarsi per...) è generata dalla mancanza di alternative meno orrende... è un modo per alleviare i rimorsi di coscienza.
Il miraggio del libero arbitrio opera in questo modo:


- fornisce emotivamente un senso di identità, aumenta l'autostima e il senso di importanza personale
- ci dà l'impressione (erronea) di scegliere senza essere influenzati-condizionati... scelgo l'utile, il bene, il giusto anziché l'inutile, il male, l'errore.
- crediamo ci dia la coscienza di chi siamo e di cosa dovremmo fare in questo pianeta
- ci consente di provare gioia per i meriti o dispiacere dei fallimenti-colpe... ci stimola a diventare migliori, o almeno dovrebbe
- da la consapevolezza di avere un controllo, un potere (seppur parziale) sulla realtà... E' un rimedio inconscio (forse derivato da un arcaico lavorio cellulare) per salvaguardare (mentalmente-emotivamente) un minimo senso di autonomia e protezione.
- dovrebbe reggere la responsabilità verso di noi e gli altri
- Per i cattolici, il lib. arb. è il potere dell'uomo di sollecitare, ottenere la grazia divina, la salvezza eterna, tramite buone opere-azioni... Invece per i protestanti non esiste alcun modo di intervenire nel disegno di Dio


Ad ogni modo, l'ingenuità più grave di coloro che parlano di questo argomento è l'ignoranza linguistica dei vocaboli stessi, i quali già di per sé esplicano egregiamente l'assurdità di molti dibattiti.
L'aggettivo "libero" che precede arbitrio vuol qui etimologicamente dire "LIBERO DA CAUSA" -> quindi qualifica una decisione che non è stata condizionata, determinata da una causa antecedente. Per non avere alcun nesso, vincolo o condizionamento dovrebbe logicamente e necessariamente essere privo di rapporti o legami con la realtà esterna o con le motivazioni interne, cioè dovrebbe nascere dal nulla, in quanto solo così si potrebbe definire "libero da altre cause", completamente indipendente dalla concatenazione della legge causa-effetto. Questo è il vero ed unico significato di "Libero Arbitrio".
Ma naturalmente NIENTE E NESSUNO SI PUO' RITENERE COMPLETAMENTE LIBERO DA CAUSE PREGRESSE, eccetto la "CAUSA PRIMA", LA CUI ORIGINE RIMANE UN DILEMMA SOFISTICO, UNA PURA SPECULAZIONE FILOSOFICA, senza capo né coda.
La causa prima viene sarebbe l'indeterminato per antonomasia, l'incondizionato, il Non-Creato, il Non-Nato, o quello che nasce dalla Vacuità... In pratica si parla di nulla, e come ci si può immaginare, quando si parla del niente, ciò che si dice è sempre misero.

Per il solo fatto di nascere con dei tratti caratteristici predeterminati dal DNA dei genitori o di sottostare alle leggi dell'universo, l'uomo è privo di libero arbitrio. L'Evidenza storica ci dimostra che trascuriamo tale verità oggettiva non per ignoranza ma per appariscente rimozione collettiva.
Es. di rimozione o alterazione percettiva sono le illusioni ottiche, la percezione dell'arto fantasma, la limitatezza delle nostre capacità di percezione del reale (i nostri sensi riconoscono solo una minima percentuale dello spettro elettromagnetico)

Spinoza: gli uomini si credono liberi solo perché sono consapevoli dell'effetto delle loro azioni e inconsapevoli delle cause che le determinano.

Le nostre azioni in realtà sono condotte obbligatorie dovute a reazioni del sistema nervoso che non necessitano di una coscienza... tuttavia i membri della società sono portatori convinti di potere creativo, ritenendosi artefici di ogni evento, responsabili del continuo gioco al massacro Colpa mia vs. Colpa tua).

Nessuna scelta è libera, bensì è obbligata-vincolata-determinata da una causa precedente che non era nelle nostre mani. Tale causa esiste anche se non la percepiamo.
Il paladino del lib. arbitrio si comporta come una mosca che crede di essere l'unico essere senziente nell'universo perché ha vissuto tutta la vita in uno sgabuzzino.
Esiste un intreccio di sottili concatenazioni che sono fuori dalla nostra portata e dalla nostra capacità di comprensione.

Le percezioni, da sole, non danno conto della realtà.
L. da Vinci --> intendi la ragione e non ti bisogna esperienza.
---> La logica induce a prendere atto della potente menzogna del libero arbitrio... Il buon senso è più che sufficiente per mistificare sulla presunta sacralità del sentimento di libero arbitrio.
Esso è il dogma dei dogmi, l'istruzione, l'avvertenza, l'ammonimento reso sacro dalla voce dei genitori
--> " crei la tua realtà, sei il responsabile di ciò che è accaduto"
-> questi modi di dire sono metafore della presunta maturità, liberazione, espressione escatologica del bimbo interiore che si sente finalmente indipendente, in grado di sopravvivere fuori di casa, senza genitori. Si tratta di una chiave di lettura che va sempre contestualizzata.

In verità, nonostante l'apparenza e l'impressione generale del " sarebbe stato meglio se avessi fatto-detto...", NESSUNO PUO' FARE SCELTE DIVERSE DA QUELLE CHE FA.

Il presunto agente, decisore, amministratore (delegato) con mansioni di coordinamento interno e di risposta nei confronti degli stimoli esterni, cioè l'io, deve eseguire e portare a buon fine le richieste che prevalgono, di momento in momento, nella micro e macro società (da una parte il corpo-psiche-cellule-ormoni... e dall'altra il mondo, la comunità, le norme)... L'io deve operare in collaborazione con innumerevoli soci, per lo più sconosciuti (emozioni represse, pulsioni inconsce, abitudini acquisite, forze di causa maggiore, virus, memi, energie extrasensoriali, calamità naturali...).
L'io, per quanto sia forte-abile-scaltro, rimane un semplice ESECUTORE... Non può elevarsi dal nulla, come un periscopio metafisico, in grado di prendere decisioni senza altra causa che se stesso. È al servizio della società o della natura e finisce sempre per eseguire le indicazioni del socio (forza alleata o nemica) più potente in quel momento.

Agirà in un modo o in un altro a seconda che prevalga una oppure l'altra potenza (Eros-Pan, attrazione-repulsione, vicinanza-allontanamento, unione-separazione, attacco-fuga).

Anche la ragione è al servizio di Eros (Forza di attrazione/ Creatrice) o Pan (Forza Distruttrice)

Tutto quel che facciamo è la conseguenza ineludibile di una causa Pre-esistente, fuori dal nostro controllo.

Il Lib. Arb. è il desiderio subcosciente della Perfezione; una qualità dell'uomo ideale, il creatore per eccellenza. Inconsciamente è proprio questo ideale, questa utopia, che guida il nostro sentimento di autonomia o di superiorità.

Platone: ... quanto più un essere è PERFETTO, tanto meno è suscettibile di alterazioni-corruzioni-turbamenti-degradamenti-intaccamenti dal tempo o da agenti aggressivi, tanto più uno è perfetto tanto meno tende a trasformarsi-modificarsi per effetto di qualcun altro... Bensì muterebbe DA SE' (non per fattori esterni) la propria natura.

E' dura ammetterlo, ma in un modo o nell'altro tutti vorremmo sentirci Perfetti in senso Platonico, tuttavia dobbiamo accettare la Realtà: NESSUNO E' PERFETTO.

In conclusione, il DELIRIO del SACRO LIBERO ARBITRIO (Delirio di Onnipotenza) è l'ENTITA' SUPREMA che tiene in piedi il TRIBUNALE della mente, il Super-io, il giudice interiore... Tale morale è una favola escatologica, un'allucinazione collettiva, un mito etico-religioso, una farsa creata (maldestramente) dall'uomo per "provare a se stesso" la sua intelligenza sopraffina, per  dare un senso, un significato a una realtà di cui non conosce neppure l'1% delle leggi e dei principi fondamentali.

Per lenire, debellare questo delirio e vivere decentemente occorre immergersi ogni tanto nella Consapevolezza Redentrice-Liberatoria della UNIVERSALE INNOCENZA di TUTTO e TUTTI  (Non esiste alcun Colpevole, nessun peccato originale... La vita è quel che è, va accettata anche se non ci piace e non ritoccata con degli immaginari sistemi di credenza).

Questa nuova consapevolezza (l'innocenza) è soltanto un modo come un altro per lenire, attenuare, smorzare quel SENSO DI COLPA che alimenta la nostra PRESUNTA INADEGUATEZZA, ovvero:

- La Sofferenza per le sconfitte, gli insuccessi, gli sbagli della vita, di cui ci sentiamo o crediamo UNICI RESPONSABILI

- Il RIMORSO per aver fatto-detto qualcosa che viene reputato (dai dettami comportamentali, dai comandamenti, dai codici convenzionali...) come Negativo-offensivo-impuro-malsano-VERGOGNOSO

- L'ANSIA per aver agito (a detta degli altri o della comunità a cui si appartiene)

CONTRO Natura   --------->  Facendoci sentire dei mostri

CONTRO DIO    --------->  Se un INFEDELE, un demone

CONTRO LA VERITA'  --------->  Sei un millantatore, un disinformatore

CONTRO I PIANI - il PROGRAMMA --------->  Sei un'ANOMALIA

CONTRO LA GIUSTIZIA  --------->  Sei un Criminale-maniaco

CONTRO UN ORDINE  ---------> Sei uno SQUILIBRATO

CONTRO LA FAMIGLIA  --------->  Sei un capriccioso immaturo

CONTRO I VALORI ----------> Sei un TRADITORE, un'ipocrita vigliacco

CONTRO LA SOCIETA' O LO STATO  ------> Sei un Ribelle, un trasgressore, un disertore, un terrorista

CONTRO LE ASPETTATIVE  ---->  Sei un'incapace, inetto, incompetente

etc...


Siamo dei manichini la cui ridotta materia grigia si identifica con delle etichette create ad hoc, e ogni tanto, come passatempo, ci inventiamo nuove etichettatrici che consentano di sostituire le vecchie etichette con delle nuove targhette.

Commenti

Unknown ha detto…
Grazie
E` un post "Potente" ...
Avevo scritto un lungo commento ma non era nel destino (o volonta` di DIo) che venisse pubblicato perche` mi si e` involontariamente cancellato
...e non ho voglia di riscriverlo

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