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LA VIA DEL BODHISATTVA, DI SHANTIDEVA




la mente è incorporea, nessuno la può distruggere
... ma poiché si aggrappa strettamente al corpo, cade vittima delle sue sofferenze



sciocca mente, tu brami tutto... questo tutto crescerà migliori di volte in sofferenza
la lussuria ti ha stordito
ti rovinerai per un bacio
metti a nudo quel viso per cui ti struggevi, quaell'ammasso di carne adornato di gioielli e profumi

il laccio lucente del dhamma doma la mente, fa sparire i fantasmi, frusta i divoratori di cadaveri ebbri di passione per la carne

considerato dal mondo come già morto, non sarò motivo di pena per nessuno

Quando gli avvoltoifaranno a brandelli questo corpo, ben piccola sarà la tua gioia, mente. Perché ne sei così infatuata ora?

Perché frequentare degli scheletri ambulanti?
Perché proteggi questo corpo, quasi fosse te stessa?
Come può esserti di utilità?

Se ti ripugna toccare una cosa imbrattata di escrementi, perché desideri toccare il corpo, da cui provengono questi escrementi?
Perché non unirti, mente folle, a qualcosa di pulito?
Perché custodisci una sudicia macchina che produce impurità?
diventi pieno di lordura pure tu, se costantemente sguazzi in quella sporcizia.

Perché non desideri la carne da sola, inanimata e nel suo stato naturale?

Togli con l'immaginazione la copertura della pelle, e con la lama della saggezza, strappa la carne dallo scheletro.
Una volta separate tutte le ossa e frugato fino al midollo, chiediti: dove si trova la "quiddità"?

Se, persistendo nella ricerca, non trovi alcunché, perché aver cara la corporeità?
Questo corpo, anche se lo vezzeggi, ti abbandonerà... perché spossarti con simile fatica?
Assicurati piuttosto che lavori per te, per i tuoi benefici!

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