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Decidete una volta per tutte di non servire più, e sarete liberi.

 (Discorso sulla servitù volontaria – Etienne de La Boetie –  nato/a 1530 – morto/a 1563)

Decidete una volta per tutte di non servire più, e sarete liberi.

 –

Per emanciparsi dai padroni del sistema non occorre sottrargli qualcosa, BASTA NON DARGLI NULLA.

[…] Sono dunque i popoli stessi che si lasciano incatenare, perché se smettessero di servire, sarebbero liberi. È il popolo che si fa servo, che si taglia la gola da solo, che potendo scegliere tra servitù e libertà, RIFIUTA LA SUA INDIPENDENZA e si sottomette al giogo; che acconsente al proprio male, anzi LO PERSEGUE.

 

Per sua natura l’uomo è e vuole essere libero… la causa prima della servitù volontaria è l’abitudine.

 

Così il tiranno assoggetta gli uni servendosi degli altri, e viene difeso da uomini da cui dovrebbe difendersi, SE VALESSERO QUALCOSA.

 

 « Vorrei solo riuscire a comprendere come mai tanti uomini, tanti villaggi e città, tante nazioni a volte, sopportano un tiranno che non ha alcuna forza se non quella che gli viene data, non ha potere di nuocere se non in quanto viene tollerato. Da dove ha potuto prendere tanti occhi per spiarvi se non glieli avete prestati voi? Come può avere tante mani per prendervi se non è da voi che le ha ricevute? Siate dunque decisi a non servire più e sarete liberi!»

P.S.

Perché i sudditi obbediscono al tiranno:

Per abitudine: si è propensi a dire di sì, perché siamo stati istruiti fin da piccoli a obbedire. Obbedire a genitori, parenti, al prete, al professore ecc.

Progressivo abbruttimento: quando sei abbruttito da carestie, violenze, guerre sei propenso ad obbedire. L’abbrutimento dell’animo per mezzo degli spettacoli che il potere propone, esche e distrazioni: pane e circensi. Più cose brutte guardiamo o viviamo, il trash, i programmi gli eventi negativi, i TG, più diventiamo brutti.

Educazione alla solitudine: obbediamo perché siamo soli. Nel dire “no” al padrone della fabbrica siamo soli, siamo divisi, abbiamo paura. La stratificazione sociale divide, genera paura, e nella paura è normale obbedire.

La stratificazione gerarchica: siamo abituati alla stratificazione, c’è Dio, il Papa e noi. Fin dalla scuola abbiamo il preside, il vice preside, il professore, il supplente, il bidello. Così come il giudice, la giuria, l’avvocato… o il direttore, il capo-area, il capo-ufficio, l’impiegato, la segretaria.

P.P..S.

Lo Stato si fonda sulla schiavitù del lavoro. Se il lavoratore diventerà libero, lo Stato sarà perduto. (Max Stirner)

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