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Se tutti fossero illuminati, allora il mondo intero sarebbe visto come un’illusione – Ramesh Balsekar

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 dialogo estratto da “RAMESH BALSEKAR – Brani scelti da ZeRo

 

Ramesh: Si dice che questa manifestazione sia un’illusione perché la manifestazione non esiste mentre si è nel sonno profondo. Solo ciò che esiste sempre è reale. Ma mentre dormi, la manifestazione esiste per coloro che sono svegli. Quindi, se avessimo la situazione in cui tutti dormiamo profondamente nello stesso momento…

 –

Louisa: Allora non esisterebbe nulla.

 –

Ramesh: Esatto.

Allora non esisterebbe nulla. Perfino lo scienziato afferma che un oggetto della manifestazione sorge solo quando viene osservato. Quando l’oggetto non viene osservato non esiste.

Se tutti dormissero profondamente, chi vedrebbe quale oggetto?

Quindi non esisterebbe alcun oggetto. Ma il fatto è che non tutti dormono allo stesso tempo. Se tutti fossero illuminati, allora il mondo intero sarebbe visto come un’illusione.

 –

 

Louisa: Il fatto è che non voglio raggiungere l’illuminazione solo per diventare un vegetale… (risata)

 –

Ramesh: Se così fosse, dovresti subito fermare la tua ricerca.

Ma non puoi.

La ricerca inizia con il bambino che cerca intuitivamente il seno della madre. E da quel momento in poi la ricerca continua, diventando parte dell’organismo. L’energia all’interno dell’organismo cercherà sempre qualcosa.

E quel qualcosa – che sia Dio o la Verità o altro – sarà ricercato rigorosamente secondo la propria programmazione. E anche se quella ricerca significa infelicità, non puoi fermarla.

 

 ———

 

 

[Nota di ZeRo]

  1. Balsekar citava spesso il messaggio di Ramana Maharshi – “la tua testa è già nella bocca della tigre”:

“Sei già sulla buona strada per l’illuminazione. La tigre (dell’illuminazione) potrebbe impiegare un po’ di tempo prima di sbranarti. E allora? La tigre sicuramente ti ingoierà tra le sue fauci. Non è necessario preoccuparsi o affrettarsi.”

 

Infatti, aggiungeva Balsekar:

“Il più grande segno di “progresso” è la mancanza di preoccupazione per il progresso e l’assenza di ansia o frenesia per l’illuminazione.

Quando il ricercatore, nel suo intimo, ha intuitivamente capito che non esiste come entità separata e che, secondo il destino o la Volontà Superiore, l’illuminazione può o meno accadere a quel particolare apparato-corpo-mente, in tale stato interiore di pacifico disinteresse per l’illuminazione, l’illuminazione può effettivamente verificarsi in qualsiasi momento.

L’atteggiamento del ricercatore in questo caso è:

“Non mi importa se l’illuminazione accade o no. E davvero non mi interessa nemmeno se mi interessa!”

 

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