Passa ai contenuti principali

Rimani aggiornato

ALTRI ARTICOLI (clicca qui per aprire o richiudere il menù a discesa)

Mostra di più

SEI GENERI DI DIAVOLI, di Renato Affranchi


;



Il demonio igneo

Il primo dei sei generi di diavoli si chiama Igneo, poiché vagano nelle regioni più alte dell'etere e non si abbasseranno in quelli inferiori se non nel giorno del giudizio, e non hanno nessun rapporto con gli uomini sulla terra.

 


Il Demonio aereo

Il secondo dei sei generi è quello aereo poichè, aggirandosi nell'aria, dimora a noi più vicino.

Questi demoni possono scendere fino alle zone più basse e, di quando in quando, anche apparire agli uomini, materializzandosi in corpi d'aria più densa. Con il permes

 

-

Il genere acqueo

Il testo dice che il genere acqueo appare in sembianze femminili. È il Ricordo delle sirene della mitologia greca, presenze seduttrici, minacciose. È immersa nel mare dell'oscurità della notte.

-


Il Diavolo terrestre

 
-

Genere notturno

Il nome di genere notturno lo qualifica come una presenza minacciosa che si esercita di notte (la notte come regno di pericoli e di malefici è caratteristica di tutte le culture antiche).

-

Il genere sotterraneo

E' un gigante di fuoco possente e violento che dalle fauci spalancate lancia una lingua di fuoco e sconvolge le rocce


 P.S
 Un buon frate milanese del '600 si avventurava in congetture azzardate sul numero, la natura, la collocazione e le specializzazioni dei diavoli.

Disegnandone le sembianze, non le propongo come una iconografia del diabolico, a figurare il quale occorrerebbe ben altro linguaggio, ma come immagini nate dalla relazione del Nostro, tutta godibile per l’ingenuo candore con cui si arrischia alla sua ardua investigazione, in un territorio senza mappali.

Lì, infatti, diavoli e streghe, sparizioni e incantamenti, possessioni e fantasmi, assalti e commerci carnali, incantamenti collettivi e disastri ecologici, sono raccontati, smascherati e catalogati come fenomeni quotidiani, esperienze comuni, manifestazioni attendibili di una convivenza con il diabolico, nemmeno tanto misteriosa.

Di quella celata e pericolosa convivenza anch’io sono convinto, e non sono così sciocco da riderci sopra.

Gli antichi, immaginavano il mondo tutto “occupato” da creature invisibili, e anche oggi, dove gli uomini sono, come diciamo noi, sottosviluppati, sotterranee potenze sconvolgono ancora le montagne, nelle foreste si nascondono insidie, le notti sono ancora mal frequentate.

E i mari brasiliani sono ancora pieni di sirene.

A noi, troppo orgogliosi per guardarci le spalle, troppo sciocchi per tenere conto del Male, non rimane che prendere atto, controvoglia, dei rischi di una civiltà che violenta la natura, inquina l’aria, avvelena le acque, ed uccide, sotto i nostri occhi distratti, la vita.
 
 
Fonte  :  http://www.renatolaffranchi.it/dipinti/sei%20generi%20di%20diavoli

Commenti

Rimani aggiornato sui miei contenuti

  • I MIEI LIBRI

Lettori fissi

ECOVILLAGGIO MANTOVA