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IMPARARE A DISIMPARARE


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Iniziamo la vita imparando molte cose. Dai nostri genitori, a scuola e all'università impariamo molte cose di cui abbiamo bisogno nella vita ordinaria. Al contempo continuiamo ad imparare dalla nostra esperienza quotidiana. Costruiamo il nostro carattere, le nostre abitudini e certe convinzioni. Tutto ciò però limita la nostra mente e tende a renderla rigida. Quando desideriamo incamminarci lungo la via interiore, dobbiamo in un certo senso invertire questo processo, DISIMPARANDO ciò che ciò che ripetiamo meccanicamente, ciò che diamo per scontato e quindi ciò che ci è stato inculcato negli anni ... 

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Un ulteriore aspetto della purificazione mentale è l'essere capaci di vedere il giusto nello sbagliato e lo sbagliato nel giusto. Quando si può riconoscere il veleno nel nettare e il nettare nel veleno, quello è il momento in cui anche la vita e la morte diventano tutt'uno. Davanti a noi gli opposti non rimangono più opposti [...] Questi aspetti della purificazione mentale si conducono a una profonda esperienza di purificazione del cuore [...]
A ciò segue la purificazione dell'anima, la quale non è un processo semplice; essendo soggetta a gravi deviazioni, può durare numerosi anni o addirittura una vita intera :
"L'uomo profano, ad es.,  è conscio solo di una piccola parte della sua anima; e, poiché deve diventare cosciente di tutti gli altri suoi elementi, le pratiche mistiche possono spesso condurre, all'inizio, a esperienze non spirituali, ma soltanto psichiche (cioè pseuco-spirituali), per quanto possano apparire strane e sorprendenti; e può darsi che un'esperienza del genere metta a nudo un nucleo dell' "io" in precedenza sconosciuto, e che, per mancanza di discriminazione intellettuale, si potrebbe credere Trascendente. Il pericolo maggiore sarebbe di considerare questo punto della coscienza individuale come il Sé Supremo, e di compiacersi di interpretare l'intera dottrina, insieme alle esperienze dai guru riportate dalla tradizione, come una conferma e un supporto di questa illusione, la peggiore di tutte. "

- Witteveen

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