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OSHO: Strane conseguenze del cazzo


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Nota all’ascoltatore: in italiano “fuck” e le sue declinazioni hanno il significato di “fottere”, “fottuto”, “fottiti” ma anche “vai a fare in culo” e “cazzo”.
In questa versione della disamina di Osho sulla parola, abbiamo cercato di avvicinarci alla logica che accompagna l’uso del vocabolo in inglese… come si può notare, in alcuni casi si intercala inevitabilmente e inesorabilmente con il termine diventato da noi il vero comune denominatore nei nostri dialoghi: cazzo!

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Quando Friedrich Nietzsche ha dichiarato: “Dio è morto”,  Fuck è diventata la parola più importante della lingua inglese e…

Il problema è questo: se Dio è morto, si perde la parola più importante della vostra lingua e si avrà bisogno di un sostituto. Dio era un culmine, un estremo, e quando un estremo scompare dalla tua prospettiva mentale, diventa necessario ed è inevitabile cadere all’altro estremo.
Ebbene, questo è ciò che è successo, Milarepa: al posto di Dio, il termine “cazzo” è diventato la parola più importante nella vostra lingua. Anche se Friedrich Nietzsche ritornasse, sarebbe sorpreso e in un modo o nell’altro vorrà resuscitare il Dio morto, perché sembra davvero stupido… d’altra parte, è necessaria un’analisi dettagliata, si deve fare una ricerca…

Una delle parole più interessanti nel linguaggio odierno è la parola “cazzo”. È una parola magica: il semplice suono permette di descrivere dolore, piacere, odio e amore.
Nel linguaggio può appartenere a differenti categorie grammaticali. Può essere usato come verbo transitivo: “John e Mary cazzeggiano”, e intransitivo: “John e Mary sono stati cazziati”, come un sostantivo: “Mary è una ragazza del cazzo”; oppure come un aggettivo: “Mary è un cazzo bella”.
Come si può vedere, non vi sono molte espressioni con la versatilità di “cazzo”.
Oltre al significato sessuale, si hanno anche le seguenti valenze:

Ignoranza: Che cazzo ne so?
Difficoltà: Cazzo, sono stato fregato!
Frode: Quel cazzuto mi ha bidonato.
Aggressione: Fottiti cazzone!
Scontento: Cosa cazzo sta succedendo?
Difficoltà: Non riesco a capire un cazzo di questo lavoro.
Incompetenza: È un inetto del cazzo.
Sospetto: Cosa cazzo stai facendo?
Gioia: Cazzo, che bella giornata!
Richiesta: Vai fuori dal cazzo.
Ostilità: Ti schiaccio la tua testa di cazzo.
Benvenuto: Ciao, chi cazzo sei?
Apatia: Chi cazzo se ne frega?
Innovazione: Dobbiamo proprio comprare un cazzo di martello nuovo!
Sorpresa: Che cazzo ci fai, qui?
Ansietà: Non riesco a combinare un cazzo.

Ed è anche molto utile alla salute, se ogni mattina lo usi come meditazione trascendentale: appena alzato, come prima cosa, ripeti cinque volte il mantra “cazzo”… ti pulirà sicuramente la gola!

Okay, Vimal?


Tratto da: The Great Pilgrimage: from here to here, Discorso # 23

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