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I PROFESSIONISTI DELLA LAMENTELA



Tratto dall'ebook "Agisci Ora" ( anteprima aggiornata)

PROFESSIONISTI DELLA “NON LAMENTELA”

Il vincente guarda a ciò che ha realizzato, il perdente si lamenta di cosa non è riuscito a fare!
(T. Harv Eker)

Nella vita di tutti i giorni è facile incontrare una figura professionale che va sempre più per la maggiore: “Il professionista della lamentela”.

Suppongo che sappiate a chi (e a cosa) mi sto riferendo, perciò andrò direttamente al punto elencandovi subito le perdite, i danni e gli svantaggi provocati da quel diffusissimo virus che io chiamo: “Il virus della lamentela”.

Questo virus:

È molto contagioso e può influenzare chiunque gli capiti sotto tiro.

È eccessivamente snervante.

Incide negativamente sul nostro umore.

Riduce la nostra energia, indebolendoci drasticamente.

Incrementa a dismisura lo stress, intaccando il sistema immunitario.

Manda in fumi le nostre iniziative e i nostri progetti più ambiziosi.

Può incrinare i nostri rapporti socio-lavorativi.

Può tormentarci per giorni, mesi o addirittura anni.

Blocca la creatività e l’intuizione all’interno di un pericoloso circolo vizioso che alimenta vecchi problemi anziché creare nuove soluzioni.

ecc…

Potrei andare avanti all’infinito, ma credo che questi esempi siano sufficienti per farvi capire una cosa importantissima: Se volete veramente migliorare la vostra vita dovete necessariamente trasformarvi da professionisti della lamentela in Professionisti della “Non Lamentela”.

Buon Lavoro!

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CIAK...     AZIONE!

Lamentarsi è inutile, poiché incoraggia l’autocommiserazione, paralizza i tentativi di dare e ricevere affetto, impedisce di vivere a tutti gli effetti la propria vita e riduce le occasioni di migliorare i rapporti sociali. In pratica, la lamentela può servire solo per attirare l’attenzione su di sé.

Osservate come spesso la maggior parte della conversazione se ne vada in proteste dirette a se stessi, agli altri, a certi fatti, ai prezzi, alle condizioni del tempo, al lavoro, allo stress, alla politica, e così via. Non vi siete mai chiesti:
«Queste lamentele hanno mai concluso qualcosa?»

Ora prendete le misure necessarie per correggere le vostre lagnanze e la prima volta che vi sentite sul punto di lamentarvi tenete presente l’inutilità di quest’azione.

Abituatevi ad accettare le cose per quello che sono, senza ostinarvi con le solite lamentele!

Se proprio non vi vanno a genio certe situazioni, affrontatele una volta per tutte, cambiatele o toglietevele di mezzo.

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Se non ti piace qualcosa cambiala. Se non puoi cambiarla, cambia il tuo atteggiamento. Non lamentarti!
(Maya Angelon)
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