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INSTALLAZIONE PROGRAMMA AMORE + I SEGRETI Del Per-DONO + MEDITAZIONI Hooponopoono



 Impariamo a Vivere PerDONARE ♥







Telefonata fatta da un cliente all’assistenza tecnica per farsi aiutare ad installare il programma Amore nel suo cuore

Assistenza tecnica: sì, in cosa posso aiutarti?

Cliente: bene, dopo varie considerazioni, ho deciso di installare Amore: puoi aiutarmi nel processo?

A: sì, certo. Sei pronto?

C: non sono un bravo tecnico, ma credo di essere pronto. Cosa devo fare?

A: il primo passo è aprire il tuo Cuore. Sai dove è?

C: sì, ma ci sono diversi altri programmi caricati, ora. Si può installare Amore mentre questi stanno lavorando?

A: che programmi sono?

C: lasciami guardare…. ho Vecchie Ferite, Bassa Autostima, Invidia e Risentimento, in questo momento.

A: nessun problema, Amore cancellerà gradualmente Rabbia dal sistema operativo. Potrà rimanere nella memoria permanente ma non darà fastidio agli altri programmi. Amore poi coprirà Bassa Autostima con un modulo proprio, chiamato Alta Autostima. Piuttosto chiudi perfettamente Invidia e Risentimento. Quei programmi impediscono a Amore di essere installati correttamente. Puoi farlo?

C: non so come. Me lo spieghi?

A: con piacere. Vai nel Menu Start e clicchi su Perdono. Fallo tante volte quanto necessario a cancellare completamente Invidia e Risentimento.

C: ok, fatto! Amore si sta autoinstallando. È normale?

A: sì. Ma ricorda che hai solo il programma base. Per cominciare hai bisogno di connetterti al Cuore e caricare l’upgrade.

C: oops! È comparso un messaggio di errore. Dice: “Error-Program not run on external components.” Cosa devo fare?

A: non preoccuparti. Significa che Amore è settato per girare su Cuori Interni ma non è ancora stato configurato per il tuo Cuore, non lo riconosce. In termini meno tecnici, significa che devi amare te stesso prima che tu possa amare gli altri.

C: e quindi?

A: scegli “Autoaccettazione”, poi clicchi su “Perdonare se stessi”, “Riconoscere il proprio valore” e infine “Riconoscere i proprio limiti”.

C: fatto.Assistenza: ora li copi nella cartella “Mio Cuore”. Il sistema farà un overwrite sui files in conflitto e utilizzerà una patch per eventuali errori di programmazione. Inoltre ricorda di cancellare Autocritica Prolissa da ogni cartella e vuotare il Cestino per essere sicuro di non recuperarli più.

C: ehi! Mio Cuore si sta riempiendo di nuovi files. Sul monitor c’è un Sorriso, mentre Pace e Soddisfazione si stanno autocopiando ovunque. È corretto, questo?

A: a volte. Per alcuni ci vuole un po’, ma ogni cosa richiede il suo tempo. Così Amore ora è installato e funziona. Ancora una cosa prima di lasciarci. Amore è freeware. Assicurati di distribuirlo in tutti i suoi moduli a chiunque incontrerai, che a sua volta lo condividerà con altre persone riproponendolo anche a te rinnovato. Gli amici, ovunque siano, uno se li porta dentro per tutta la vita.

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Il perdono nelle relazioni inter-personali, da http://www.immaginazionecreativa.it: 

in rilassamento, immagina davanti a te la persona : poi PERDONALA (puoi immaginare di dirle "Ti perdono") 
e FATTI PERDONARE (... puoi chiederle di perdonarti e ascoltare il suo Si) 
fatto questo ABBRACCIALA, infine lasciala andare e rifallo con la seconda persona, e così via... 

Fallo con tutti (amici, parenti, fidanzati/e, mogli e mariti), "il motivo" del perdono non ha alcuna importanza, e anche se hai già ottimi rapporti con quella particolare persona fallo lo stesso... quello che importa è che tu percepisca chiaramente la sensazione di dare e ricevere perdono.

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I 5 SEGRETI DEL PERDONO
(http://www.isoladelpensieropositivo.com)


La maggior parte di noi almeno qualche volta è stato offeso, sia dal punto di vista fisico,emozionale o spirituale. Quel dolore spesso si trasforma in rabbia e risentimento continuiamo a rivivere quel momento nella nostra mente giorno dopo giorno. Si tratta di un comportamento molto dannoso perché continuamente permettiamo al passato di continuare a influenzare il presente impedendoci di fatto di crescere.
Ecco alcuni suggerimenti da prendere in considerazione se hai qualche difficoltà in questo campo:

1. Il perdono può aiutare a rompere il circolo vizioso
Se nella tua vita c’è qualcuno che hai molta difficoltà a perdonare, l’energia di quella persona e della situazione in generale rimane in te. Se per te è difficile perdonare e lasciare andare rimani connesso a quella persona. Continui a permettere che il dolore, l’abuso o il trauma che hai subito rimangano con te. E’ una tua scelta. Il perdono non è qualcosa che puoi o non puoi praticare. E’ semplicemente una scelta quella di cambiare i propri pensieri, convinzioni idee, a proposito di una certa situazione o una certa persona nella tua vita.


2. Il perdono ti porta più vicino al tuo vero essere
Se sei incapace di perdono, è come se tu negassi il tuo proprio potere e tu lo dessi all’altra persona. In sostanza affermi che sei soggetto al volere di qualcun altro. La realtà invece è che tu sei un essere potente, dotato della sua propria volontà, e il potere di creare quello che vuoi. Se ti ricordi di questo il perdono diventerà naturale perché capisci che nulla può metterti contro te stesso. Le uniche cose che giungono a te sono quelle che hai attratto con i pensieri.


3. Il perdono permette anche agli altri di crescere
L’atto di perdonare permette all’altra persona di andare avanti. Fino al momento in cui non perdoni una persona e la sollevi dalla responsabilità del tuo dolore, la persona in questione rimane connessa a te. Il perdono crea armonia perché è come se tu dessi all’altro un passaporto per avere più felicità e gioia. Facendo questo rendi l’ambiente che ti circonda un luogo di gioia e prosperità .


4. Perdonare te stesso ti permette di rimuovere la vergogna e il senso di colpa
Significa essere compassionevoli verso se stessi. Lascia andare la paura e il senso di colpa e impara a accettare che l’Universo ti approva e ti accetta esattamente così come sei.


5. Fatti un regalo
Perdonando dai più potere a te stesso e alla tua spiritualità . Guarisci dolori profondi che magari pensavi che fossero spariti ma che invece sono rimasti, nascosti sotto strati e strati di risentimento. Perdonando sei un passo avanti nel tuo viaggio di crescita personale e sulla via della guarigione


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Applicare l’Ho ‘oponopono in 3 semplici passi, 

tratto da http://www.legge-di-attrazione.net/come-applicare-la-tecnica-dellho-oponopono/

Chiunque abbia almeno una volta fatto esperienza dell’Ho ‘oponopono, si sarà reso conto che questa Tecnica  consiste di quattro semplicissimi pensieri espressi a voce alta, con convinzione ed onestà molto profondi. L’aspetto piacevole dell’Ho ‘oponopono è che si può applicare in ogni momento, e soprattutto quando…ci si trova al cospetto di situazioni dolorose e persone noiose o che ci procurano malessere.
Se ti stai chiedendo se l’Ho ‘oponopono è efficace anche pronunciando il nostro mantra all’interno di se stessi…la risposta è si! L’importante è ciò che affermi e…come lo affermi ;)
Questo è il primo passo:
Ho ‘oponopono è una Tecnica di rigenerazione emozionale che consiste nel ripetere con convinzione una precisa sequenza di mantra.
Semplice ed efficace come nessun’altra Tecnica al mondo, cose da non credere, vero?
Ed ora andiamo ad esplorare la Tecnica vera e propria
Ho’oponopono è questo: 4  frasi semplici semplici:
Mi dispiace
Perdonami
Ti amo
Grazie

Ehi! Aspetta un attimo! Sbaglio oppure ho sentito qualcuno dire "ma dov’è il trucco? Queste frasi si trovano anche sugli involucri delle patatine!" Ah, si, è vero…Certo che le hai già sentite prima, ed è una buona cosa, perché sai esattamente cosa vogliano significare queste "4 frasette", non è vero? ;)
Mettile alla prova. Chiudi gli occhi e concentrati su di Esse. Ripeti le quattro espressioni di Ho’oponopono.
Mi dispiace
Perdonami
Ti amo
Grazie

All’inizio potresti trovare molta resistenza, persino rabbia, ma continua a ripetere queste frasi:
Mi dispiace
Perdonami
Ti amo
Grazie

Il Segreto è questo: pronuncia queste frasi con convinzione, osserva ciò che accade dentro di Te, lascia andare ogni resistenza, ogni moto di rabbia…è molto probabile che inizierai a pensare ad eventi e persone che ti hanno fatto soffrire e, quando questo accade, allora vuol dire che Ho ‘oponopono sta iniziando a fare il suo lavoro: identificare le resistenze, per poi scioglierle e…dissolverle per sempre. Rilassati, lascia andare, non trattenere e preparati ai Miracoli :)

Come applicare l’Ho ‘oponopono in un modo ancora più efficace

Prendi un foglio di carta, o meglio, prendi la Tua agenda preferita, e scrivici sopra tutti i nomi delle persone che non sopporti, che odi, che ti odiano, che ti fanno incazzare e a cui sei antipatico; scrivici sopra tutti gli eventi nei quali oggi o nel passato hai provato rabbia, paura ed angoscia. Dopo che ti sei preso tutto il tempo per redarre questa lista…osservala e tienila davanti a Te, affinché Tu possa vederla bene.
E ora viene la parte divertente e magica. Vai in cucina, prendi due ciotole, in una ciotola versaci dentro 108 fagioli, o piselli o ceci. Bene. Ora prendi la lista, fai un respiro profondo, espira e, mentre guardi la lista, fai un giro di Ho’oponopono:
Mi dispiace
Perdonami
Ti amo
Grazie

Appena hai finito, fai un respiro profondo, poi espira dalla bocca e fai cadere un fagiolo nella ciotola vuota. Bene..ora sei pronto per un altro giro di Ho ‘oponopono
Ecco la sequenza giusta:
Hai la lista, hai le due ciotole: una vuota e una con i fagioli. Inspira, espira, osserva la lista ed esegui un giro di Ho ‘oponopono. Inspira, espira, prendi un fagiolo e fallo cadere nella ciotola vuota affinché faccia "din!"
Ripeti questo esercizio per 108 volte.
Domande che ti stai facendo:
Perché devo ripetere questo esercizio esattamente 108 volte?
A questi indirizzi trovi la spiegazione:
http://forum.alfemminile.com/forum/loisirs7/__f124517_loisirs7-Il-numero-108-nella-spiritualita.html
http://www.ilgiardinoblu.it/meditare.html


Che benefici da il gesto di prendere un fagiolo da una ciotola piena e farlo cadere in una vuota?
L’azione di far cadere un fagiolo nella ciotola aiuta a mantenere il focus su quello che stai facendo, e, mentre stai effettuando questo esercizio, è molto probabile che Tu possa notare anche dei cambiamenti a livello fisico, emozionale o mentale.
Il gesto di prendere il fagiolo dalla ciotola piena e posarlo nella ciotola vuota ha un altissimo valore simbolico: vuol dire che sei presente a Te stesso, vuol dire che ciò che stai facendo ha significato e, come sai, ciò che si fa con Consapevolezza è fatto con Amore :)

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MEDITAZIONI SUL PERDONO (DA http://www.ho-oponopono.info/blog/tag/perdono/)
 
Chiedo al perdono di attivarsi in me.
Il perdono e’ un dono del mio cuore alla mia mente.
Ora io ho la capacità di perdonare.
Perdonando gli altri mi accetto integralmente per quello che sono.
Il perdono mi porta più vicino al mio vero essere.
Io accetto tutto me stesso ed ogni esperienza.
Io perdono e trasformo il ricordo in Amore.
Abbandono il rancore all’Amore.
Io perdono e abbandono ogni rancore a favore della creatività.
Il perdono mi rende umano e consapevole.
Abbandono ogni rancore che mi fossilizza.
Permetto la pace con me stesso e con il mio prossimo.
Lascio che il perdono cancelli ogni forma di risentimento.
Con il perdono mi rimetto in linea
con quel potere nascosto che è dentro di me
e aspetta di essere riabilitato.
Imparo a perdonare gli altri, ma ancor di più a perdonare me stesso.
Abbandono il risentimento che mi negava la possibilità di amare.
Lascio che il perdono possa cancellare gli effetti del passato sul presente.
Che il perdono trasformi il mio modo di essere.
Ora il Sé mi restituisce la sicurezza reale della mia appartenenza all’Uno.
Il perdono mi procura una definitiva guarigione fisica e spirituale.
Sono Uno con il tutto.
Il perdono mi fa sentire integro, protetto ed amato in ogni situazione.
Agisco con Amore e l’Amore sarà la mia ricompensa.
L’Amore, l’Unione, la Libertà sono le cause principali del movimento dell’Uno.
Il perdono mi fortifica, permettendomi risorse materiali e spirituali.
Ora creo con me stesso un’Alleanza.
La Libertà diventerà la mia naturale condizione di vita
Il perdono mi pone in Armonia con la Vita.
Con il perdono la mia vita diventa integra e totale.
Chiedo e offro perdono per poter star bene me stesso.
Abbandono il peso dei miei antichi risentimenti e sensi di colpa.
Mi riconcilio con me stesso e con il mio prossimo.
Il perdono cancella ogni forma di risentimento.
Oggi ho deciso di amare.
Perdono tutti gli aspetti di me che posso aver offeso in qualsiasi modo consapevole ed inconsapevole.
Permetto di perdonarmi.
Perdono e curo tutti i luoghi e pensieri che mi hanno visto infelice.
Lascio che il Perdono riapra la porta all’Uno,
Sciolgo le motivazioni che mi fanno sentire separato.
Rinasco e mi libero dal passato.
Io mi assolvo.
Lascio che il perdono mi renda Potente, Capace, Amato, Felice. Libero.
Io mi accetto, divengo affettuoso, mi prendo cura di me, mi do conforto, e rendo le cose più facili per me stesso.
Io mi amo e mi accetto esattamente come sono.
Non devo essere perfetto. Io sono già perfetto come sono.
Oggi mi faccio un regalo mi perdono ed ottengo più potere per me stesso e per la mia spiritualità.
.

IL  VALORE  DEL  PERDONO, da http://www.ho-oponopono.info/blog/tag/perdono/
 

Una delle nostre difficoltà
come esseri umani
è quella di perdonare il prossimo
e il motivo principale
è che non sappiamo perdonare
noi stessi.

Perdonarsi è il primo passo
per raggiungere l’allineamento
verso la naturale capacità di amare
per una completa evoluzione spirituale.

L’atto del perdonare gli altri
è solo un gioco della nostra mente
che non ha niente a che fare
con l’altra persona.

Quando noi non perdoniamo qualcuno
rinunciamo al nostro potere
perché mettiamo la responsabilità
dei nostri sentimenti
nelle mani di qualcun altro.

Qualche volta siamo stato offesi,
dal punto di vista fisico, emozionale o spirituale.

Quel dolore
spesso si trasforma in rabbia
e in rancore
e continuiamo a rivivere
quel momento nella nostra mente giorno dopo giorno.

Si tratta di un comportamento
molto dannoso perché
permettiamo al passato di continuare
ad influenzare il presente
impedendoci di crescere.

Il rancore esprime
di non aver accettato pienamente
gli altri ed il mondo
perchè non siamo in Pace con noi stessi.

E se pensiamo
che qualcuno meriti
il nostro perdono
non è un vero perdono.

Il perdono,
è vero solo quando
anche quelli che non lo meritano
lo ricevono.

Non è una questione di sapere
se una persona è degna di perdono o meno.

La questione è
se il tuo cuore è pronto o meno.

Perdonare è imparare ad amare gli altri
permettendo loro di essere ciò che sono.

Il perdono così
ci porta più vicino al nostro vero essere.

Se non siamo capaci di perdonare,
è come se negassimo il nostro potere
e lo dessimo all’altra persona.

In pratica affermiamo
che siamo soggetti al volere di qualcun altro.

La realtà invece
è che noi siamo degli esseri potenti,
dotati della nostra propria volontà,
e del potere di creare quello che vogliamo.

Se ci ricordiamo di questo
il perdono diventa naturale
perché capiamo che nulla può mettersi
contro noi stessi.

Le cose che giungono a noi
sono quelle che abbiamo
attratto coi pensieri.

Gesù disse:

“Quando vi mettete a pregare,
se avete qualcosa contro qualcuno,
perdonate;
affinché il Padre vostro,
che è nei cieli
perdoni le vostre colpe”

E ricordiamo
che il Padre Nostro che è nei cieli,
è il nostro Io Superiore
che perdona noi stessi…

Se vogliamo addentrarci
più nello spirituale…

Siamo Uno
e perciò la tua sofferenza
è la mia sofferenza,
se tu mi hai fatto male
è perché io te l’ho permesso
visto che io sono responsabile al 100%
della mia realtà.

Se tu hai una “colpa”
la stessa “colpa” ce l’ho io.

Quindi qualunque emozione
di risentimento
perde completamente ogni senso di essere.

Ma allora perché le persone fanno del male al prossimo?

La risposta è molto semplice,
chiara e semplice:
come diceva Gesù:

“Padre, perdona loro,
perché non sanno quello che fanno!”

Inconsapevolezza.

La risposta di tutto questo
è nell’inconsapevolezza.

Se,
prima di commettere una cattiva azione,
più o meno grave,
sapessimo quale sarà la sua conseguenza
sulla nostra anima,
non la faremmo.

Certe persone non sono in grado
di agire diversamente,
commettono le uniche azioni
di cui sono capaci,
provano gli unici sentimenti che,
in quel momento della loro vita,
sono in grado di provare.

Chi ha la capacità di perdonare perdona,
chi non lo fa, semplicemente
non ha la capacità di farlo.

Perciò ecco:
perdonare significa “non serbare rancore”
ed è la cosa più utile
e più intelligente che possiamo fare.

Perdonare
significa aprirsi
alla piena accettazione di noi stessi,
alla nostra esperienza di esserci
e all’intero universo.

Chi ha una grande capacità di amare
non concepisce l’odio,
e non è in grado di provarlo.

Perchè il suo amare è naturale.

Chi ha una grande capacità di amare
non sarà in grado di rispondere all’odio con odio
ma proverà compassione
per chi non è in grado di sentire amore,
e sarà capace di amare
anche chi gli fa del male.

L’amore sa perdonare.

L’Amore fa parte di noi,
è la nostra vera essenza,
ma noi l’abbiamo sepolta con strati di egoismo,
di odio, di paura…

Tuttavia,
non è mai troppo tardi
per riscoprire quell’amore,
basta gettare via dalla nostra vita
e dal nostro cuore
tutto quello che amore non è.

Il perdono ci aiuta
a fare proprio questo.

Agli occhi di chi perdona,
un amico e un nemico
sono la stessa cosa:
anime, fratelli.

Egli sa che i suoi fratelli
possono sbagliare,
ma attribuisce i loro errori
all’inconsapevolezza,
e ha imparato che può amarli
indipendentemente
dalle loro cattive azioni.

La violenza inconsapevole
che subiamo dagli altri
e che ci fa soffrire
grazie al perdono
non sarà più associata
alla reazione vendicativa,
al desiderio di ritorsione
per “fargliela pagare”.

Chi non sa perdonare
spezza il ponte
sul quale egli stesso dovrà passare.

Come persone consapevoli
sappiamo
che l’unica strada
è quella di perdonare,
nel senso di donare a noi stessi
e agli altri,
che sono il nostro specchio, amore.

Perdonare
è il balsamo
che risana tutte le ferite,
anche quelle fisiche e materiali
e permette di rimuovere anche
la vergogna e il senso di colpa.

Significa essere
compassionevoli verso se stessi.

Lasciamo andare le paure
e i sensi di colpa
e impariamo ad accettare
che l’Universo ci approva
e ci accetta esattamente così come siamo.

Da questa situazione
impariamo
a non dubitare più di noi stessi,
a non usare la strada facile dell’affidarsi
senza assumersi la responsabilità di sé.

Sentire che siamo Uno è la strada,
per raggiungere e perdonare noi stessi.

Perdoniamo e ringraziamo
la nostra Anima
per averci dato queste esperienze.

E non dimentichiamoci
di usare l’Amore
come chiave per Tutto









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 Fonte -->  http://www.isoladelpensieropositivo.com

Il Perdono è lo strumento più sicuro e più bello per superare il karma.
Il perdono, come dice la parola stessa, è un dono che un essere umano fa ad un altro, annullando tutto il karma negativo che c’è stato tra di loro.
“Io ti regalo il mio ego per-dono”. Ovvero, comprendo che qualunque cosa tu abbia potuto farmi non eri consapevole delle conseguenze della tua azione, e di tutto ciò che la tua azione avrebbe implicato per me e per quello che c’è intorno a me e a te stesso.
Il perdono è fondamentale durante il percorso evolutivo. Ogni essere umano ha persone con le quali ha sospesi o alle quali ha fatto del male.
Fare del male è sempre inconsapevole, anche quando almeno una parte della mente sembra sapere ciò che sta facendo. In realtà la mente si ferma in alcuni momenti e non è capace di andare oltre. La mente sente sempre una voce interiore che avvisa. Possiamo chiamarla “coscienza”, o “ divino” o “Sé Superiore”, o “angelo”. È una voce che tutti sentono, ma il momento in cui la voce si fa forte la si zittisce o si devia la mente su un altro pensiero che giustifica quello che la voce sta dicendo, fino a non sentirla più.
Ecco perché il perdono può essere dato sempre: chi ha fatto del male o noi stessi, quando facciamo del male, non siamo del tutto consapevoli di ciò che facciamo.
perdono
Gesù disse: “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno!”
Mai frase fu più vera. E non perché collegata ad una religione, ma perché è la pura e semplice verità. Nessuno quando fa del male sa coscientemente le conseguenze della sua azione.
Il perdono ha un potere taumaturgico, guaritore. Molti di voi si chiederanno come guarire il karma creato con un’altra persona, come guarire il karma di una famiglia…
La risposta è semplice: Perdonando!
A volte il perdono deve prima essere dato a se stessi. La persona che meno si ama siamo proprio noi. Ci giudichiamo e arriviamo anche ad odiarci per le nostre azioni, ma siamo incapaci (o così ci diciamo) di cambiare, di volerci bene, di accettarci così come siamo.
Siamo tutti “piccoli esseri umani”, o così ci diciamo, ma abbiamo in noi una potenza infinita: talenti e capacità che se messi al servizio del bene possono cambiare il mondo e renderlo un paradiso.
La debolezza, la mancanza di volontà, la nostra pigrizia a lavorare per la nostra evoluzione, sin dalle piccole cose, ci impedisce di vederci per ciò che realmente siamo: anime libere e bellissime.
L’anima libera e leggera vola naturalmente verso l’alto, ma se la ancoriamo con pesi sempre più pesanti le impediamo di innalzarsi. Il peso della colpa ci lega e ci àncora. Ma la colpa non è eterna, l’errore non è irremovibile e inamovibile, è solo una esperienza che ci permette di capire e di prendere consapevolezza.
Se – quando commettiamo un errore anche grave – ci limitiamo a sentirci in colpa, non comprendiamo la nostra lezione. Immaginate uno studente che dopo essere stato bocciato ad un esame perché non ha studiato, si sente così in colpa da abbandonare gli studi. Un esame non passato non è la vita. Ci saranno altri esami, ci saranno altre occasioni per studiare.
Perfino l’errore più grave, togliere la vita, è un grande errore, ma può essere salvato con il perdono. Non giustificando l’azione, non accettandola, ma accettando il fatto che quando si è compiuta quella data azione non si era consapevoli.
Non parlo di giustificare tutto e tutti: il comportamento è errato e non cambia con il perdono, ma il perdono toglie le catene all’anima e la rende di nuovo libera di crescere e di evolversi.
Qualunque sia l’errore commesso, o che qualcun altro ha commesso su voi, perdonatevi e perdonate. Riconoscete l’innocenza dell’anima – che ha creato karma nuovo o che si è vendicata di un karma precedente – che ha bisogno di comprendere per cambiare. Se non si offre a se stessi e agli altri questo “dono” per la salvezza dell’anima cosa avviene? Una catena di nascite e rinascite in una ruota eterna senza fine di dolore e di orrore.
salvezza1
Lo stesso vale per un popolo. Se a offesa si risponde con altre offese, se ad orrore si risponde con orrore, non si interrompe più la catena della vendetta. Famiglie che si odiano, popoli che si odiano, in una continua accettazione del male.
Una persona, tu, può cambiare tutto questo. Come? Perdonando e diffondendo questo dono anche alla tua famiglia, ai tuoi amici.
Inizia da te, ripercorri le tue azioni e le conseguenze che esse hanno avuto sulla tua vita e su quella delle persone a cui hai fatto del male e inizia a dirti: “Mi perdono per la mia inconsapevolezza e chiedo profondamente perdono a tutti coloro a cui, inconsapevolmente o per non aver ascoltato la mia voce interiore, ho fatto del male!”. Bastano pochi minuti al giorno di questa pratica e la pace tornerà nel tuo cuore e l’Amore inizierà a diffondersi in te.
Insieme a questa pratica però, prendi atto dei tuoi errori e proponiti di vivere secondo i tuoi valori e di operare le prossime scelte e di scegliere e vivere le tue relazioni tenendo conto dei tuoi valori.
Il perdono e questa nuova consapevolezza ti faranno iniziare la strada della libertà della tua anima.
Quando sarai ben sicuro di aver perdonato e compreso i tuoi errori e quello che hai fatto agli altri, inizia la pratica per perdonare (fare dono di te) coloro che pensi ti abbiano fatto del male. Ripeti ogni giorno: “Posso scegliere di perdonare chi mi ha ferito anche gravemente”. Mentre ripeti questa semplice frase, pensa a queste persone al di là del loro comportamento e al di là del loro corpo e senti che stai liberando la loro anima insieme alla tua.
Ripeti questa breve frase ogni volta che sei tentato di avercela con qualcuno perché ti sembra di aver subito una grave offesa.
Per-dono è un dono che tu fai agli altri, ma prima di tutto a te stesso/a, liberare l’anima dà una sensazione di leggerezza e di pace ineguagliabile.
“Occhio per occhio, dente per dente” è l’equivalente della legge del karma, ma viene interpretato spesso erroneamente come se, quando qualcuno mi fa del male, io ho il diritto di vendicarmi.
Non è un deterrente né più e né meno di quella che è la legge di causa-effetto o legge del karma per chi sa comprenderla. C’è anche un altro detto simile: “Chi di spada ferisce, di spada perisce”. Ma il significato è lo stesso. Se ho commesso un karma in cui ho ucciso, prima o poi proverò questo stesso karma.
Sono andato a toccare il punto più forte: perdere o togliere la vita. Ma se pensi al karma di un popolo a cui ci si può riferire, puoi pensare che chi ha conquistato altri popoli con la forza e l’uccisione abbia poi provato la stessa situazione stando dall’altra parte. Non si tratta di vendetta, mai. Anche chi pensa di “fare vendetta” è solo la mano di chi sta portando un karma. La sua azione però non guarisce, non elimina il danno, non oscura l’errore, ma lo perpetua.
Fino a che “fai agli altri ciò che gli altri hanno fatto a te (o ritieni ti abbiano fatto) di male”, non solo non guarisci il karma, ma inneschi una nuova catena di dolore e di orrore. Così di fatto avviene da sempre. Fino a quando qualcuno non interrompe la catena di odio e propone una nuova catena, quella dell’Amore. Ma per poterlo fare deve passare attraverso il perdono.
Lo so che si può ritenere giusto dover punire un colpevole, so che ci sono atti atroci, soprattutto su bambini, che sono ingiustificabili e fortemente dolorosi non solo per chi li subisce, ma per tutto il mondo che ha un minimo di coscienza. Tuttavia si può essere assolutamente certi che quell’atto verrà “punito” e che quella persona capirà ciò che ha fatto, è solo questione di tempo e non di tanto tempo. No, non spetta a nessuno fare il “giustiziere”, anche se a volte karmicamente accade. Ogni atto di male come ogni atto di bene creerà un debito o un credito e questo è inevitabile per chiunque.
Non vi chiedo di credere ciecamente a questa legge, ma solo di osservare che ad ogni azione corrisponde una reazione, è così sempre. Ogni azione avrà la sua reazione uguale e contraria e ci sarà giustizia. Non divina e non umana, ma semplicemente perché così deve essere.
Quando si sentono atrocità, chi è più consapevole può elevare il suo pensiero e inviare il più possibile positività o bene o luce, chiamatela come volete, dove e a chi ha commesso l’atto. Insieme al pensiero: “Possa il tuo karma essere sciolto presto”. Non è una imprecazione, ma un augurio che la pesantezza di quell’anima si alleggerisca. Siamo tutti collegati, quando viene commessa una cattiva azione o quando c’è una guerra, tutto il mondo ne soffre. Non vediamoci come singole unità, ma come parte di un Tutto.
Non sentiamoci i “giudicatori”, perché in base alle nostre azioni potremmo essere stati noi un giorno quelli che hanno fatto del male o potremmo esserlo in un futuro. Nessuno è indenne da questo se non è completamente consapevole di ogni azione che compie.
Se proprio vogliamo essere quelli che pensano solo a loro stessi, allora pensiamoci “con perdono”, e per-doniamo gli altri. Questo è l’atto più “Egoistico” che possiamo fare per il nostro bene. Perché solo liberando noi stessi e gli altri possiamo vivere felicemente. Fino a quando tengo legato qualcuno a me con la vendetta o il rancore in attesa di vendicarmi, io sono prigioniero. Io, non l’altro. Io e poi anche l’altro.
Siate Egoisti e perdonate!
Lo so che vi può sembrare un’assurdità, ma pensateci bene e vedrete che non è così. Se volete il vostro bene innanzi tutto, dovete perdonare, non è che “potete” (certo che potete…), ma “dovete”. Solo così il vostro vero Ego quello Superiore sarà libero.
La frase “Ama come te stesso” significa ama gli altri e anche te stesso. Mette in evidenza che è più facile dirci che amiamo gli altri e che ci doniamo agli altri perché siamo generosi e altruisti, mentre il più delle volte verso noi stessi commettiamo atti di grande sofferenza. L’Amore è universale e non c’è altro tipo di Amore, l’ho già detto. Se voglio amare un’altra persona, allo stesso modo devo amare me o non capirò nemmeno cos’è Amore. Ma cosa vuol dire “amare me”? Vuol dire andare oltre il mio comportamento, andare oltre le mie azioni e vedermi dentro per quel che veramente sono: un’anima bella. Se riesco a vedere la mia anima e a collegarmi con quella parte di me che è pura, io posso donarmi amore e donarlo illimitatamente. Ma abbiamo già visto che questo è il processo dell’evoluzione e che, prima di vedere l’anima, si passa per tutta una serie di azioni inconsapevoli che hanno generato karma.
Commettere un errore (generando karma), fino a quando si è totalmente inconsapevoli ha una gravità minore che commetterlo con una consapevolezza maggiore. Tuttavia, come abbiamo detto prima, si può man mano prendere coscienza degli errori commessi attraverso i nostri rapporti con le persone con le quali veniamo a contatto e alle quali facciamo del male. Il per-dono che diamo a noi stessi è a prescindere dal riconoscere l’errore, è un atto di Amore verso quell’anima che di per sé è pura, ma non può essere separato da una presa di coscienza che innesca proprio il processo di correzione.
Ovvero, se ho fatto del male, sentirmi in colpa o giustificarmi dicendomi che è colpa dell’altra persona non mi dà pace, non mi fa sentire bene. Quindi il punto di partenza è riconoscere questo stato d’animo: irrequietezza, insoddisfazione, mancanza di pace interiore. Nel momento in cui l’ho riconosciuto posso, con un atto d’Amore, dirmi: “Mi perdono, voglio per-donarmi: voglio donarmi l’Amore, perché qualunque cosa io abbia fatta, lo merito!”. Insieme a questo dono innesco il processo del comprendere e mi interrogo senza più giudicarmi, con distacco e partecipazione: “L’ho fatto per fare del male?” – “Ora che però ho capito che l’altro ha sofferto, lo rifarei?” – E così via.
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Se abbiamo compreso che non potremmo mai essere felici quando c’è anche una piccola infelicità in un altro a causa nostra, l’errore è guarito e il karma pure, almeno quello verso di noi. Poi occorre fare lo stesso con l’altra persona: chiedere il per-dono e aspettare che ce lo conceda, o sperare che ce lo conceda, e se ce lo concede – solo in quel caso – il karma è chiuso veramente per ambedue.






; c'è una LUCE DENTRO DI TE CHE NESSUNO POTRà MAI SPEGNERE, in nessun modo... Accendi la fiamma della tua Anima, in modo che il potere incandescente del tuo cuore possa divampare ovunque... Incendia i tuoi timori, riduci in cenere le tue paure col calore del tuo fuoco interiore ... Fai ardere queste vampate in tutto il tuo essere ILLUMINA IL TUO CAMMINO e diventa TU STESSO UN PORTATORE DI LUCE... (Zewale Rovesta)

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