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Molti sentieri per un'unica vetta Osservazioni sulla religione comparata di A. K. Coomaraswamy




- da Sapienza orientale e cultura occidentale, trad. it. di Lorenzo Fenoglio, Milano, Rusconi, 1988(2), pp. 55-75
- originariamente in «Motive», maggio 1944


"Non esiste una religione naturale... Come tutti gli uomini sono uguali (sebbene infinitamente vari), così tutte le religioni hanno una sola identica origine, come tutte le cose fra loro simili" (William Blake).

Perciò l'unico Intelletto [Logos] ordinatore dell'universo, l'unica Provvidenza preposta al cosmo, nonché le potenze minori [dèi minori, angeli] preposte alle cose, ricevono nomi e culti differenti presso ciascun popolo, secondo la diversità delle rispettive abitudini e usanze"9. Apuleio riconosce che la Iside degli egiziani (la nostra Madre Natura e Madonna, la Natura naturans, Creatrix, Deus) "è adorata in tutto il mondo in maniere diverse, con abitudini varie e sotto molteplici nomi"

Molti sono i sentieri che conducono alla vetta dell'unico e identico monte; le differenze fra questi sentieri sono tanto più visibili quanto più in basso ci si trova, ma esse svaniscono arrivando sulla vetta. Ognuno deve imboccare il sentiero che parte dal punto in cui egli si trova: chi continua a girare attorno al monte in cerca di altri sentieri non sale alla vetta. Non avviciniamoci mai a un altro fedele per chiedergli di diventare "uno di noi": avviciniamoci invece a lui con il rispetto dovuto a uno che e già "dei Suoi", che e già di Colui che è e dalla cui invariabile bellezza ogni essere contingente dipende.

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