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trattare gli eventi o le persone come fossero dei fantasmi può suonare un po' lugubre, però se sei un praticante o un semplce conoscitore di discipline esoteriche saprai che questo atteggiamento - all'apparenza dissacrante- non ha nulla di patologico o disumano. Anzi è un approccio che viene promosso in molti ambienti proprio perché ti porta a sviluppare una visione più consapevole, nitida e distaccata della realtà (o meglio dell'illusione) che ti sta attorno.
Prova a fare questo esperimento...
Con chi hai a che fare in questo momento? Con dovrai interagire domani?
Chiunque esso sia, fingi che si tratti di uno spettro, immagina che sia una semplice apparizione che si trova casualmente vicino a te.
E' un fantasmino che fluttua nei tuoi paraggi.
Se riesci a percepirlo in questo modo avvertirai delle sensazioni e dei cambiamenti interessanti: ciò che prima poteva metterti in soggezione o semplicemente irritarti, adesso diviene innocuo. Addirittura ti farà tenerezza vedere un'entità inconsistente che si da tanto da fare per complicare o modificare la sua o la tua vita.
Sicuramente hai presente il film "il sesto senso".
Allora fingi di essere il protagonista di quel film. Hai la facoltà di vedere i defunti che camminano al tuo fianco.
Ok... ora spingiti più in là!
Fingi che anche le persone a te più care - genitori, figli, amici - siano dei defunti che hanno l'inspiegabile fortuna (o sfortuna) di essere ancora lì con te.
Se lo consideri in quest'ottica, devi ammettere che questo non è un atteggiamento poi così lugubre. A me sembra un approccio divertente e risolutivo all'incapacità di affrontare serenamente questo sogno solido che chiamiamo impropriamente realtà.
Perché non ci provi?
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