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INVOCAZIONI E INNI ORFICI


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 http://www.sulromanzo.it/sites/default/files/images/alessia-colognesi/miti_orfici.jpg


tratti da   http://magia.esoterya.com

 Inno orfico a Hermes 

Ascoltami, Hermes,     messaggero di Zeus, figlio di Maia     dal cuore indomabile. Ascoltami,     giudice nelle gare, signore dei mortali,     benevolo, scaltro, messaggero dall’agile passo     e dai calzari alati, amico degli uomini,     araldo per i mortali.     Ascoltami, tu     che gioisci degli esercizi ginnici e dei sottili inganni;     tu che porti i serpenti e rechi ogni annuncio e proteggi i guadagni;     tu, liberatore dall’angoscia,     che hai nelle mani le armi irreprensibili della pace.     Ascoltami, dio del Corico,     beato, provvido, eloquente,     aiuto nelle opere,     amico dei mortali nelle necessità:     tu, arma terribile e veneranda per gli uomini,     ascolta la mia supplica e concedimi in sorte     un alto compimento della vita     nelle azioni, nelle grazie del discorso e nel ricordo.


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Inno a Gea
Riconosco l’essenza dell’unica Dea, generatrice di tutte le esistenze; le sue forme sono infinite, Ella manifesta se stessa nel nostro amore e tutti noi siamo suoi amanti. Tratto tutti gli esseri con rispetto, poiché la Dea vive in ognuno di essi tanto quanto in me. Tollero tutte le altre religioni e non costringo nessuno ad unirsi al Cerchio della Dea; la Dea stessa provvede a chiamare coloro che sono pronti ed essi sentiranno il Suo richiamo. Esprimo la mia adorazione alla Dea ristabilendo l’equilibrio sul suo pianeta. Mangio principalmente cereali, verdura e frutta, dimodochè il cibo sul pianeta sia sufficiente per tutti; ogniqualvolta mi nutro rivolgo un ringraziamento alla Dea, fornitrice di tutte le energie; non rifiuto di mangiare con moderazione carne animale, ma ogniqualvolta lo faccio, rivolgo un ringraziamento allo spirito dell’animale che mi nutre. Nel Cerchio della Dea creo il consenso per mezzo del rispetto delle differenti opinioni; riconosco che nel percorso della Dea vi sono molti percorsi. Nella mia casa creo un luogo sacro per la Dea, in cui pregarla e compiacerla; medito e rivolgo il mio pensiero alla Dea tre volte al giorno: al mattino, a mezzogiorno e alla sera. La sessualità è il Suo Sacramento, godo del suo dono e benedico coloro con cui lo condivido con affetto e amore, ricordando che il sopravvento della gelosia è causa della cessazione del ciclo della rinascita. Annuncio la Dea al mondo attraverso buone opere, onesto lavoro e semplici atti di bellezza e amore.

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All'Etere

O tu che hai l’eccelsa forza per sempre indistruttibile di Zeus, parte degli astri, del Sole e della Luna, che tutto domi, spirante fuoco, scintilla per tutti i viventi, Etere che splendi in alto, elemento ottimo del cosmo, o germoglio splendente, apportatore di luce, rilucente di stelle, invocando ti supplico di essere temperato e sereno.
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Inno orfico alla Luna
    Ascolta, dea regina,     portatrice di luce,     Luna divina,     Mene dalle corna di toro,     che corri di notte,     ti aggiri nell’aria,     notturna, portatrice di fiaccole, fanciulla,     Mene dai begli astri,     crescente e calante, femmina e maschio,     splendente, ami i cavalli, madre del tempo, portatrice di frutti,     luminosa, triste, che rischiari,     ti accendi di notte,     che tutto vedi, ami la veglia, ti circondi di begli astri,     godi della tranquillità e della notte felice,     Lampetie, dispensatrice di grazia,     porti a compimento,     ornamento della notte,     guida degli astri, dall’ampio manto,     dal moto circolare, fanciulla sapientissima, vieni, beata, benevola,     dai begli astri, del tuo splendore     rifulgente, salvando i tuoi nuovi supplici, fanciulla.


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Inno Di Nemesi     
 O Nemesi, ti celebro, dea, somma regina,     tutto vedi, osservando la vita dei mortali dalle molti stirpi;     eterna, augusta, che sola ti rallegri di ciò che è giusto,     che muti il discorso molto vario, sempre incerto,     che temono tutti i mortali che mettono il giogo al collo:     perché a te sempre sta a cuore il pensiero di tutti, né ti sfugge     l’anima che si inorgogliosisce con impulso indiscriminato di parole.     Tutto vedi e tutto ascolti, tutto decidi;     in te sono i giudizi dei mortali, demone supremo.     Vieni, beata, santa, agli iniziati sempre soccorritrice:     concedi di avere una buona capacità di riflettere, ponendo fine     agli odiosi pensieri empi, arroganti, incostanti.


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Inno al sole
Ascolta, beato, tu che hai l’eterno occhio che tutto vede, Titano di luce d’oro, Iperione, luce del cielo, da te stesso generato, instancabile, dolce vista dei viventi, a destra genitore dell’aurora, a sinistra della notte, che temperi le stagioni, danzando con piedi di quadrupede, buon corridore, sibilante, fiammeggiante, splendente, auriga, che dirigi il cammino con i giri del rombo infinito, per i pii guida di cose belle, violento con gli empi, dalla lira d’oro, che trascini la corsa armoniosa del cosmo, che indichi le azioni buone, fanciullo che nutri le stagioni, signore del cosmo, suonatore di siringa, dalla corsa di fuoco, ti volgi in cerchio, portatore di luce, dalle forme cangianti, portatore di vita, fecondo Padre, sempre giovane, incontaminato, padre del tempo, Signore immortale, sereno, luminoso per tutti, del cosmo l’occhio che tutto circonda, che ti spegni e ti accendi di bei raggi splendenti, indicatore di rettitudine, che ami i rivi, padrone del cormo, custode della lealtà, sempre supremo, per tutti d’aiuto, occhio di rettitudine, luce di vita; o tu che spingi i cavalli, che con la sferza sonora guidi la quadriga: ascolta le parole, e agli iniziati mostra la via soave.

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