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RACCOLTA DI KOAN ZEN

Zen Azzerato, micidiali Koan sparati da ZeRo (messaggi brutalmente illuminanti)



Vedi anche:
LIBRI DEL RISVEGLIO




Il Risveglio non si presta ad interpretazioni.

I sogni (illusioni, impressioni, percezioni) si prestano ad infinite interpretazioni.
(ZeRo – Risveglio dal sogno planetario)

 

 

La Via dell’Auto-Realizzazione non è dentro gli Ashram, ai piedi di un Guru, all’interno di un monastero, tra le pagine dei libri sacri, sopra i comodi cuscinetti da meditazione zazen.
La Via dell’Auto-Realizzazione è sottoterra!!!
(ZeRo – Senz’io si vive da Dio)



Un allievo chiese al mio maestro: «Maestro, maestro, la mia mente non mi dà pace, continua a pensare, insegnami come si fa a non pensare». 

Il maestro, sorridendo: «Non pensando di pensare».



Il primo step è la negazione, non l’affermazione.
L’affermazione ‘io sono’ non fa altro che rafforzare il senso dell’io.
Prima di tutto occorre negare l’illusione dell’io e dopo potrà emergere il senso di chi sei veramente.
(ZeRo – Senz’io si vive da Dio)
Usare l’intelletto per smettere di pensare è come usare un trapano per smettere di trapanarti la testa!
(ZeRo – Mente Vuota in Corpo Pieno)
Per ricordarti chi sei devi dimenticarti di chi pensi di essere.
Chi pensi di essere?
Nel mondo delle apparenze la Verità (o la Realtà) ha ZeRo visualizzazioni.
(ZeRo – Risveglio dal sogno planetario)
Dallo shock (del riconoscere) che non sei quello (che non sei), cadrai in Quello (che sei davvero).
(ZeRo)
Prima di rompere l’incantesimo del sogno collettivo occorre rompere l’incantesimo del sogno individuale, il sogno dell’io.
(ZeRo – Risveglio dal sogno planetario)
Ora che hai visto la Verità non puoi più tornare indietro… non puoi più credere alle illusioni.
(ZeRo – Risveglio dal sogno planetario)
Il liberato si rifugia in nulla, cioè non ha rifugio: non si rifugia in un pensiero, non prende rifugio nell’io, nel Sé, nella Coscienza, nel Regno dei Cieli, nel sangha (dharma, buddha), non si rifugia in una tecnica, in una tradizione, in un guru, in Dio, in un mantra, in un’immagine, in una sensazione, in un’esperienza.
La vita è come un diluvio e il tuo io è un castello di sabbia.
(ZeRo)
La Pura Consapevolezza ‘conosce senza pensare’.
(ZeRo – Mente Vuota in Corpo Pieno)
Nel silenzio
Il silenzio
Silenzia
Silente
Shhh

S
.
Non cercare la verità.
Smetti soltanto di nutrire le opinioni.
(detto zen)– C’è vita oltre l’io? Oltre l’io voglio?
– Sì, al di là dell’io c’è la nostra vera natura.
(ZeRo)
Come unità di misura metafisica, immateriale o spirituale attieniti solo a un non-numero: zero!
Devi uscire dalla tua testa se vuoi usare bene la tua testa. (ZeRo)
Tu sei l’assenza della presenza fenomenica. – Wei Wu Wei
La Verità è dannatamente sfacciata. Non guarda in faccia all’ego di nessuno.
Discepolo: “quanto tempo è necessario per raggiungere l’illuminazione?”
Maestro: “nel tuo caso circa 30 anni.”
Discepolo: “e se mi “sforzassi” con tutto me stesso?”
Maestro: “allora sessanta.”
Quando impari a non fare nulla e a non essere nessuno diverrai davvero utile all’universo – Lao Tzu

Mentre vivi
sii un uomo morto
e agisci come ti pare
e tutto è bene
(poesia Zen)
P.s di ZeRo —-> agire come un uomo morto significa agire senz’io.
Un monaco disse al Maestro Zen:
“Sono venuto a trovarti senza portarti niente… ora che mi dici?”
“Gettalo via”
“Ma se non ho niente. Che cosa dovrei gettare?”
“Getta via l’idea del niente!”
“Fatto… ora che io ho gettato anche quell’idea sono libero?”
“No, adesso devi gettare l’idea dell’io!”
L’ego dice: Quando ogni cosa andrà a posto troverò la pace.
Lo Spirito dice: Trova la pace ed ogni cosa andrà a posto.
– Massima Zen
Non preoccuparti di te stesso, non sei così importante come credi.
Tutto va a gonfie vele anche senza di te.
Tu sei la Verità.
Provieni dalla Verità.
E alla Verità ritornerai!
Studente: Cosa fai?
Maestro zen: Sto meditando.
Studente: Cosa vuol dire meditazione?
Maestro zen: Contemplazione.
Studente: Su cosa mediti?
Maestro zen: Su ciò che è al di là del pensiero.
Studente: Come procedi nel contemplare ciò che è al di là del pensiero?
Maestro zen: Col non pensare… col non pensare si va oltre il pensare.
La contemplazione del non pensiero trascende il pensiero.
Quando perdi interesse per la tua storia personaleperdi automaticamente interesse anche nelle storie degli altri.
L’Essere
degli esseri separati
non è un essere separato
(Chuang Tse)
Questa grande, clamorosa indifferenza dell’universo [nei confronti dell’io], la chiamo dio… che come nome è anche più breve.
(Corrado Guzzanti)
“Tu non sei nessuno, vali zero”
è il miglior complimento che possiate ricevere.
(ZeRo)
Ogni tanto togliti la maschera… magari gli altri ti accettano lo stesso.
Chi sei veramente
lo si vede
quando ti cade la maschera dell’io…
Apri gli occhi e i sintomi della cecità spariscono tutti. – Jed McKenna
I DIECI SUGGERIMENTI di Jed McKenna
Pensa con la tua mente
Non Credere a Niente
Dubita di Tutto
Vola sopra la Paura
Torna Coi Piedi Per Terra
Odia il Tuo Ego
Ama la Tua Morte
Uccidi tutti i Buddha
Brucia Tutto ciò che è falso
Non fermarti… spingiti sempre oltre!
Il viaggio alla scoperta di sé non è un viaggio di l’auto-esplorazione ma di auto-annientamento. – Jed McKenna
Non ci sono mondi differenti perché non ci sono mondi, c’è  solo lo stato di sogno. – J. McKenna
Un’allucinazione è soltanto un’allucinazione e questo è tutto ciò che ‘io e te’ siamo in queste ‘apparenze umane’… soltanto allucinazioni. – J. MKenna
Verrai divorato da te stesso, che la cosa ti piaccia o no. – Karl Renz
Se ti risvegli non prendere la cosa in modo personale. – K. Renz
La persona non può mai mollare se stessa. Viene mollata.
Cade semplicemente, come quando ti addormenti!
Questo risveglio è simile all’addormentarsi.
Questa conoscenza si rivolge totalmente a ciò che è sconosciuto.
(K. Renz)
“Gli altri sono l’inferno” diceva Jean Paul Sartre.
Karl Renz fa una variante: “Finché credi che vi siano altri, vivi in inferno”.
Qual è l’origine dei tuoi problemi?
Un’identità sbagliata, fittizia, malintesa, fallace.
Wei Wu Wei

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La verità si rivela nella sua nudità
nel momento in cui
non si ha più nessuna idea
nè di avere,  nè di non avere  
nè di affermare,  nè di negare

.

 

Domanda: -Cos’è “QUELLO”?
Risposta (Han Shan?): Non soffermarti sulle parole, medita sul fatto se esista qualcosa o nulla. Non c’è riposta, poiché non c’è domanda. La tua mente si agita come un pollo. Quello è sospeso nella vacuità più estrema. Camminiamo in un’immagine. Le cose e il mondo non hanno nome, non parlano. L’uomo è un ventriloquo dell’universo, raduna le cose più disparate, ma è un pasticcio manuale. Il nostro cervello è una baracca di zingari. L’universo è solo fatto dal nostro sguardo, quindi non è solido.
Anche Dio è un’invenzione, una maschera che ognuno crea secondo i propri bisogni. I bisogni sono nefasti. Il vostro Dio ostruisce il silenzio e riempie la vacuità con la sua arroganza! L’unità e i numeri sono finzioni, il senza-forma non conosce né numeri né unità: l’acqua del lago non mantiene la traccia dei raggi di luna che lo traversano.
Per vivere Quello, bisogna passare prima, agli occhi dei religiosi, come il più ostinato miscredente!
Inutile voler approfondire queste mie stupide parole! L’uomo ha perso la sua innocenza con l’uso del linguaggio, non mettetelo in cima alla gerarchia universale: un ragno vale di più,…osservate la sua tela.

 

Un filosofo domandò a Chu che cos’era l’assoluto, il quale rispose:
-Il sognatore è il sogno, sognare è il sognatore, essere è non-essere, svegliati dal sonno!
Il filosofo insisté: – Devo svegliarmi per avvicinarmi all’assoluto? –
-Chi ti parla di avvicinarsi a chicchessia!! L’orizzonte si allontana più avanzi, quindi soprattutto non muoverti!
ogni scuola e ogni insegnamento non sono solo superflui, ma ingannevoli. – Chu
Non cercate la Via, è lei che vi troverà: puoi accoglierla, facendo in te il silenzio più profondo. – Chu
D.: Se non ci fosse nessun uomo al modo, l’universo esisterebbe come lo vediamo noi? –
R. (di Chu): È il nostro sguardo e la mente che lo rendono tale: esso è solo un’ombra frammentaria di Quello che è il “senza-forma” di tutti gli sguardi. Una pappa e un diamante gli convengono perfettamente. È indifferente. Allora portate il vostro sguardo solo su Quello, altrimenti sarete come una gallina cieca in una foresta.
D.: Cos’è il tempo? Sembra passare tra le dita di continuo.
R.: Errore! Il tempo è immobile come lo è Quello. Sono le apparenze che passano e sfilano davanti a te. Sei nato, sei cresciuto e passerai oltre, come tutti gli esseri, Quello non ne sarà mai toccato. Dimentica come e dove sei nato, è il tuo io(ego), non quello che sei. Allora vedrai anche che il fulmine è …immobile!
Un giorno un monaco domandò: – Qual è il miglior modo per cercare la Via? –
La risposta fu:
-Non cercare, trova! E quel che trovi gettalo via!

Nello Zen si dimostra come spesso è l’allievo che sta dando un insegnamento al Maestro ;  
Questo serve per far comprendere che i ruoli personali (Maestro – Discepolo) sono fittizi.

l’universo è un ricorrente turbinio spaziotemporale di amnesie e ricordi sparsi qua e là


Fermati,
non parlare.
La verità ultima
non va neppure
pensata

Dovete arrivare a comprendere e rendere reale che il centro dell’universo è il vostro Ombelico! – Harada-roshi
UNA GRANDE RIFLESSIONE (illuminazione)
NASCE
DA UN GRANDE DUBBIO

VIVO CON IL NULLA DIETRO OGNI COSA

DIFFIDO DI TUTTO,
QUINDI,
NON DIFFIDO DI NULLA

Non esiste nè errore
nè felicità,
nè perdita
nè guadagno.
Nella pace di questa perfezione assoluta,
non dobbiamo cercare nulla.
Se non lo trovi in te stesso  dove andrai a cercarlo ?

Er senso della vita è la vita – Er fine della vita è la fine ( Corrado Guzzanti)




LA PERCEZIONE  è  L’UNICO FATTORE COSTANTE DELLA VITA… è LA PERCEZIONE A RENDERE UNA PERSONA CONSAPEVOLE DELLA PROPRIA PRESENZA
“In origine la Via è priva di parole,
poi le parole illustrano la Via, ma,
quando si scorge la Via,
si dimenticano subito le parole”
( Se non diamo troppo ascolto alle parole possiamo sentire la voce del nostro intimo.  “La rete serve a catturare il pesce, quando il pesce e’ catturato si dimentica la rete” )
“Un sacerdote, incontrò un giorno, un maestro zen, e, volendo metterlo in imbarazzo, gli domandò ”Senza parole e senza silenzio, sai dirmi che cos’è la realtà ?”. Il maestro gli diede un pugno in faccia.”
( Questo si, che è un discorso che colpisce  :D)

 

 

Uno delle più belle storie Zen è quella veramente accaduta, ma raramente raccontata e poco pubblicizzata, di quel gruppo di monaci che stanchi di anni di abusi e di violenza esercitata su di loro dal proprio maestro, un bel giorno si risvegliarono, menarono di santa ragione il despota e abbandonarono a cuor leggero il monastero.


 
Fai che lettere e parole non diventano gabbie del pensiero  Rinnova in continuazione!

< NELL’ISTANTE IN CUI PARLI DI UNA COSA,  ESSA   TI SFUGGE>
(Nel momento in cui  miri a qualcosa,  l’hai già persa)


non chiederti per chi suona la campana , essa SUONA SEMPRE per TE (ernest hemingway ..


“Che cosa significa non essere ingannati dalle cose?”
domando un monaco a Chao-chou
Il maestro rispose:
“Percepire ciò che è”
“E questa è l’essenza della verità?”
“Sei già ingannato” ,
rispose il maestro
….
Ovvero, appena pensi / credi di conoscere la Verità, ecco che lei ti è già sfuggita

“C’è qualcosa che sapete, ma che non sapete di sapere. Quando scoprite ciò che sapevate ma che non sapevate di sapere, sapete di poter incominciare.” Milton H. Erickson


Non è il maestro che porta alla luce il vostro risveglio, ma siete voi stessi che con il vostro risveglio interiore manifestate ciò che di solito viene percepito come maestro… [C.G. Walters]

Fermati,
dove corri?
Il cielo (il diamante, l’oro) è dentro di te!

Rimani,
se puoi,
là dove sei stato
colpito dal lampo,
che si chiama “verità”
( Agostino di Ippona)

L’abile viaggiatore
non lascia traccia;
l’abile parlatore
non dice una parola di troppo.

” La mente simile all’acqua,
cede a qualsiasi cosa vi venga immersa.
Giacchè si ritira sempre,
non può essere danneggiata:
potreste colpirla all’infinito con un coltello
senza lasciare neppure un taglio,
e non vi opporrebbe mai resistenza “
Tao

Se capisci,
le cose sono così come sono.
Se non capisci,
le cose sono cosi come sono

Contempla questo mondo
come una bolla d’acqua
osservalo come un miraggio
Meditare
entrando nella bolla
andando dietro alla bolla
immedesimandosi nella bolla

quando siamo troppo corti
veniamo stirati
quando siamo troppo lunghi,
veniamo accorciati



L’universo è una conchiglia vuota.
E la tua mente vi gioca all’infinito
( Tantra )

Trovare un diamante su una strada fangosa


“La vita quotidiana
è la via!”

Il millepiedi era felice, tranquillo;
Finchè un rospo non disse per scherzo:
“In che ordine procedono le tue zampe?”
Questo arrovellò a tal punto la sua mente,
che il millepiedi giacque perplesso in un fossato,
riflettendo su come muoversi
La destrezza del millepiedi nell’usare mille zampe
 si inceppa
quando si cerca di sostituire i movimenti spontanei e le azioni naturali
con altre studiate dalla mente.

Essere pronti a ogni evenienza…
In un colpo d’occhio
si può cogliere la totalità

( Un istante è tutto ciò che serve per esistere… )

Non appena avverti l’impulso a fare qualcosa,  Fermati!  
Così fermo, in quell’istante   
realizza..

un saggio non ha “io”, ma non c’è nulla che non sia il suo “io”

Se non lo trovi in te stesso  dove andrai a cercarlo ?
Quando le cose esterne  non ti disturbano interiormente,  allora la tua natura trova ciò che le è adatto.
Ogni verso
è,
di per sè,
un insegnamento
“Un giovane, si presentò davanti al maestro, e dichiarò “Vengo da te, perché cerco la liberazione”. ”Chi ti ha incatenato?”, gli domandò il maestro. “Nessuno” rispose il giovane.” Allora sei già libero”, sentenziò il maestro.


Un monaco chiese al maestro Haryo: “Cosa è la Via?”. Haryo rispose: “Un uomo che cade nel pozzo a occhi aperti”.
_
“Come fai a vedere le cose così chiaramente”
fu domandato ad un Maestro Zen.
E lui rispose:
“Chiudo gli occhi”


“Dove vuoi andare” chiese il Gatto
“Non lo so” rispose Alice
“Allora qualsiasi strada va bene” disse il Gatto
_

quando siamo troppo corti
veniamo stirati
quando siamo troppo lunghi,
veniamo accorciati

-
L'universo è una conchiglia vuota.
E la tua mente vi gioca all'infinito
( Tantra )
-
Trovare un diamante su una strada fangosa 


 


-
Non esiste nè errorenè felicità,
nè perdita
nè guadagno.
Nella pace di questa perfezione assoluta,
non dobbiamo cercare nulla.
 
-
In un colpo d'occhio  si può cogliere la totalità
... Un istante è tutto ciò che serve per esistere

-
"Che cosa significa non essere ingannati dalle cose?"
domando un monaco a Chao-chou

Il maestro rispose:
"Percepire ciò che è"

"E questa è l'essenza della verità?"

"Sei già ingannato" , rispose il maestro
....
Ovvero appena pensi / credi di conoscere la Verità, ecco che lei ti è già sfuggita
-

Il millepiedi era felice, tranquillo;
Finchè un rospo non disse per scherzo:
"In che ordine procedono le tue zampe?"

Questo arrovellò a tal punto la sua mente,
che il millepiedi giacque perplesso in un fossato,
riflettendo su come muoversi



La destrezza del millepiedi nell'usare mille zampe
 si inceppa 
quando si cerca di sostituire i movimenti spontanei e le azioni naturali 
con altre studiate dalla mente. 

-
LA PERCEZIONE  è  L'UNICO FATTORE COSTANTE DELLA VITA... è LA PERCEZIONE A RENDERE UNA PERSONA CONSAPEVOLE DELLA PROPRIA PRESENZA
-
-
UNA GRANDE RIFLESSIONE (illuminazione)

NASCE 
DA UN GRANDE DUBBIO 
-

Ogni verso

è,

di per sè,

un insegnamento
 -

Ognuno sta dentro la propria coscienza  
come dentro la propria pelle  
e solo in essa  
vive con immediatezza
-

Quando le cose esterne  non ti disturbano interiormente,  allora la tua natura trova ciò che le è adatto.


“Un giovane, si presentò davanti al maestro, e dichiarò “Vengo da te, perché cerco la liberazione”. ”Chi ti ha incatenato?”, gli domandò il maestro. “Nessuno” rispose il giovane.” Allora sei già libero”, sentenziò il maestro.

Un monaco chiese al maestro Haryo: “Cosa è la Via?”. Haryo rispose: “Un uomo che cade nel pozzo a occhi aperti”.


“Tutte le cose ritornano all’Uno, ma quest’Uno, dove ritorna ?”


Ogni cosa è la stessa; ogni cosa è diversa 
 

-
 non chiederti per chi suona la campana , essa SUONA SEMPRE per TE (ernest hemingway)

-


a VERITA' non ha MAESTRI o SEGUACI...
Lei semplicemente:

" E' "

... detesta le definizioni, i DIZIONARI, le scuole, le dottrine, le speculazioni materiali (es. il denaro)

ma soprattutto è allergica all'insensibilità,
e ovviamente alla sete di Successo ;)
 

vi do qualche altro indizio:

Lei è

" UNA "
e
" MOLTEPLICE "



Si trova contemporaneamente negli occhi:
"del Maestro"
e
"del discePollo"

"Nel Sole"
e
"Nella Luna"


è una bambina che vuole "eternamente" giocare a nascondino con se stessa:




Si trova ovunque,
ma Ama nascondersi Dappertutto
 
provate a coglierla 
di sorpresa,
se ci riuscite  








-
Contempla questo mondo   

come una bolla d'acqua  
osservalo come un miraggio

(Meditare
entrando nella bolla 
andando dietro alla bolla
immedesimandosi nella bolla)

-

Parlare  è un mezzo per esprimere  se stessi agli altri,  Ascoltare  è un mezzo per accogliere  gli altri in se stessi
(Non a caso abbiam due orecchie ed una bocca sola)



" Chi parla di giusto e sbagliato è una persona giusta e sbagliata... Gioca con le cose senza preoccuparti dei loro nomi "


Prima di studiare lo zen, i monti erano i monti e le acque erano le acque; quando cominciai a studiare lo zen, i monti non erano più i monti e le acque non erano più le acque. Dopo l’illuminazione, i monti sono tornati ad essere monti e le acque sono tornate ad essere acque. (Detto zen)

Come dal fuoco si sprigionano le scintille  
così da questo Sè escono  
tutti i sensi  
tutti i mondi,  
tutti gli dèi, 
tutte le creature   
( Brihadaranyaka Upanishad )

-
Un monaco chiese a Chao-Chou: “Sono appena entrato in monastero. Ti prego, dammi qualche consiglio. Rispose Chao-Chou: “Hai mangiato la zuppa di riso?”.
Il monaco: “Sì”. E Chao-Chou: “Allora va a lavare la tua ciotola”.



--
Come in molte pozzanghere
si riflettono i raggi dell'unico sole,

cosi in tutti gli esseri 
si riflette lo stesso spirito

-
La legna non conosce la cenere  e la cenere non conosce la legna

-
L’illusione fondamentale dell’umanità consiste nel supporre che io sono qui e tu sei lì

_
L'abile viaggiatore  non lascia traccia;  l'abile parlatore  non dice una parola di troppo.
-
 " La mente simile all'acqua,
cede a qualsiasi cosa vi venga immersa.

Giacchè si ritira sempre,
non può essere danneggiata:
potreste colpirla all'infinito con un coltello 
senza lasciare neppure un taglio, 
e non vi opporrebbe mai resistenza "

Tao
-
In ogni singola porzione di tempo,
sino alle più piccole suddivisioni,
c'è una 

gemma rara

L'abitudine di riunire nella propria mente
tutti i momenti
presenti, passati e futuri
non fa altro che portare ad 
inutile monotonia...

-
 Non appena avverti l'impulso a fare qualcosa,  Fermati!  
Così fermo, in quell'istante   
realizza..
-

Ogni giorno il Maestro Zuigan Shigen si chiamava
ad alta voce:

"Maestro!"

e si rispondeva: "Si!"

"Sei sveglio?", si chiedeva e si rispondeva: "Si"

"Non farti illudere dagli altri,
in nessun giorno
e in nessun momento"

"No non mi farò illudere"


-
la vita è la più grande avventura che l'uomo possa fare , peccato che nessuno ne esca vivo - Rouchefour

-
Gradini (Hermann Hesse)


Come ogni fior languisce e
giovinezza cede a vecchiaia,
anche la vita in tutti i gradi suoi fiorisce,
insieme ad ogni senno e virtù, né può durare eterna.
Quando la vita chiama, il cuore
sia pronto a partire ed a ricominciare,
per offrirsi sereno e valoroso ad altri, nuovi vincoli e legami.
Ogni inizio contiene una magia
che ci protegge e a vivere ci aiuta.
Dobbiamo attraversare spazi e spazi,
senza fermare in alcun d'essi il piede,
lo spirto universal non vuol legarci,
ma su di grado in grado sollevarci.
Appena ci avvezziamo ad una sede
rischiamo d'infiacchire nell'ignavia:
sol chi e' disposto a muoversi e partire
vince la consuetudine inceppante.
Forse il momento stesso della morte
ci farà andare incontro a nuovi spazi:
della vita il richiamo non ha fine....
Su, cuore mio, congedati e guarisci...

-
"La maggior parte delle persone  è vissuta dal tempo,  io invece vivo il tempo."     Maestro Zen
-
“In origine la Via è priva di parole,
poi le parole illustrano la Via, ma,
quando si scorge la Via,
si dimenticano subito le parole”


(Se non diamo troppo ascolto alle parole possiamo sentire la voce del nostro intimo. “La rete serve a catturare il pesce, quando il pesce e’ catturato si dimentica la rete”)
-
-

Ogni uno può essere il più grande  illusionista di se stesso  abile e scaltro a ingannarsi!

---
Rimanere in silenzio nello Zen significa    
"ascoltare con gli occhi  e vedere  con le orecchie"
-
 Se capisci,
le cose sono così come sono.



Se non capisci,
le cose sono cosi come sono

-
"Questa è la mia unica meditazione:
quando mangio, mangio;
quando cammino, cammino,
quando ho sonno, dormo.
Tutto ciò che accade, accade.
Io non interferisco mai"


(Bokuju)
-
Nella spazzatura vedo una rosa.

Nella rosa vedo la spazzatura.

Tutto è in trasformazione.

Anche la permanenza è impermanente.

( Nel buddhismo una breve poesia o preghiera si chiama gatha... si può recitare mentamente nel corso della giornata per ritornare al momento presente... )
-

“La porta senza porta”.
Nella ricerca della verità, la nostra mente, si ostina incessantemente, a cercare una porta da attraversare, ma, non si rende conto, che, in realtà, la porta non esiste affatto.
L’unica barriera esistente, è la nostra mente, che si frappone fra noi, e la verità. Fino a quando, non rimuoveremo la mente, da questa ricerca, non arriveremo mai, all’illuminazione.
--
Al di sopra delle nuvole,  un cielo puro  
Al di sotto delle nuvole,  temporali e pioggie
-


"Qual era il tuo volto prima della nascita di tuo padre e di tua madre?"

Nella mente del novizio ci sono molte possibilità, ma nella mente dell’esperto ve ne sono poche

Com’è rinfrancante il nitrito di un cavallo da soma liberato da ogni peso!

Liberati del sé e agisci a partire dal sé!

Se non puoi fare niente, che cosa puoi fare? 



- “Se qualcuno ti mostra la luna, è questa che devi guardare, e non il dito che la indica”

Quale è il significato  di mangiare una banana?


Un monaco chiese a Chao-Chou: “Se viene un povero, che cosa bisognerebbe dargli?”.
“Non gli manca niente”, rispose il maestro.



Qualcuno chiese a Lin-Chi:  
"Per quale scopo Bodhidharma venne dall'occidente ?"  
Il Maestro rispose:  
"Se Bodhidharma avesse avuto uno scopo  non avrebbe potuto salvare neppure se stesso


  - “Puoi produrre, il suono di due mani, che battono una contro l’altra. Ma qual è, il suono di una mano sola ?”



-
La vita di tutti i giorni
vissuta con mente libera
è la vera strada
per raggiungere 
la liberazione!
-



- Un filosofo si recò un giorno da un maestro zen e gli disse:
“Sono venuto a informarmi sullo Zen, su quali siano i suoi principi ed i suoi scopi”.
“Posso offrirti una tazza di tè?” gli domandò il maestro. Ed incominciò a versare il tè da una teiera. Quando la tazza fu colma, il maestro continuò a versare il liquido, che traboccò.
“Ma cosa fai?” sbottò il filosofo. “Non vedi che la tazza è piena?”
“Come questa tazza” disse il maestro “anche la tua mente è troppo piena di opinioni e di congetture, perché le si possa versare dentro qualcos’altro. Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?”.
-
-

i seguenti Koan sono tratti dal sito http://lapraticaquotidiana.blogspot.it


Un maestro si stava facendo aria con un ventaglio
quando un monaco gli pose questa domanda:

"Visto che l'aria è dappertutto e visto che il vento
può spirare in ogni luogo, perchè ti affatichi a
sventolare quel ventaglio?"

"Tu sai che l'aria e il vento sono dappertutto" rispose il maestro

"Ma non sai in quale direzione spiri il vento"

"E come posso saperlo?"

Il maestro riprese a sventolarsi; e il discepolo comprese

--------

Un gesto, un comportamento, una parola diventano strumenti di insegnamento

Il monaco chiede, vuole conoscere...

Il maestro gli mostra che
la verità è dappertutto
ma soltanto una nostra decisione,
un nostro impegno concreto 
ci permette di rivelarla !
 --



Un monaco si presentò a un maestro Zen di Kyoto e gli
dichiarò: 

" Cerco la via per risolvere il problema della vita e della morte "

Il maestro rispose: 

" Qui da me non esiste nessun problema di vita e di morte "


Nel momento in cui c'e la vita c'e la vita,
nel momento in cui c'e la morte c'e la morte

Che senso ha assillarsi con questa domanda ?

Scopriamo dentro e fuori di noi la "natura originale" 
che ora si presenta sotto una forma e ora sotto un'altra

ora in una nascita e ora in una morte

il maestro Bakey di fronte alla richiesta di come prepararsi alla morte disse:

"Non c'e alcun bisogno, quando verrà per te il momento di morire, morirai"

-
 Un monaco si lamentò con il suo Maestro perchè
non riusciva a raggiungere il satori.

" La colpa è tua " gli rispose il Maestro

" In che cosa sbaglio? Che cosa mi manca? "domandò l'allievo

" Vieni con me e te lo mostrerò "

Il Maestro chiamò un'altro discepolo, che era cieco, 
e tutt'e tre si recarono in montagna, in un punto in cui
uno stretto tronco era stato gettato su un burrone.

" Attraversa! " disse il Maestro al primo monaco.

Il poveretto guardò il fondo del burrone, il debole tronco e rispose
" Non posso: ho paura "

Allora il Maestro si rivolse al disciepolo cieco e gli diede lo stesso ordine.

Il monaco attraversò il burrone senza esitazione.

" Hai capito? " domandò il Maestro al primo monaco

------------


Quante volte la paura ci trattiene...

                                                    la paura delle responsabilità
                                                          la paura del proprio ego
                                                                 la paura di essere autonomi

Per raggiungere l'altra riva è necessario affrontare l'abisso !
-

Un monaco disse a Chaou-shu:
"Sono venuto a trovarti senza portarti niente, Che cosa mi dici ?"

"Gettalo via"

"Ma se non ho niente. Che cosa dovrei gettare via ?"

"Allora portalo via"

Al monaco c'era qualcosa di cui non riusciva a liberarsi

l'idea di non avere nulla

La verità del Maestro si rivela nel momento in cui
 non si ha più nessuna idea

nè di avere,  nè di non avere
nè di affermare,  nè di negare
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”Il maestro del tempio Kennin si chiamava Morukai: tuono silenzioso.   
(... e ho gia detto tutto) 
Egli aveva al suo servizio un protetto di nome Toyo che aveva appena dodici anni. Toyo desiderava fare anche lui sanzen e ricevere koan per arrestare il vagare del pensiero come i discepoli più anziani.
 - «Devi aspettare un » disse Morukai, «sei troppo giovane.»
Ma il fanciullo insistette, e infine il maestro acconsentì. Quella sera il piccolo Toyo si presentò all’ora stabilita sulla soglia della stanza sanzen di Morukai. Suonò il gong per annunciare la sua presenza, si inchinò rispettosamente tre volte e si mise a sedere davanti al maestro in religioso silenzio.
 - «Puoi sentire il suono di due mani quando applaudono» disse Morukai «ora mostrami il suono di una sola mano.»
Tante volte Toyo si presentò davanti al suo maestro con suoni differenti e per altrettante volte Morukai li rifiutò. Non era la musica delle geishe, né il suono dell’acqua che gocciola, non il verso del gufo né le cavallette: erano tutti sbagliati.  Per più di un anno si sforzò a trovare il suono di una sola mano, ma invano meditò per sentirlo. 
Alla fine Toyo raggiunse la vera meditazione e trascese tutti i suoni chiedendo allora udienza a Morukai..." 
 
La storiella si conclude nel solito modo edificante, ma sarebbe potuta benissimo andare a finire così:
"Una volta seduto di fronte a lui, Toyo stette per un pò in silenzio e poi, con uno scatto rapido, gli mollò un sonoro manrovescio, che risuonò per tutto il tempio e che fece volare l’ignaro maestro all’indietro.
 - «Non ne potevo raccogliere più di suoni» spiegò in seguito.
Toyo aveva infine realizzato il vero suono di una sola mano.”

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Uno delle più belle storie Zen è quella veramente accaduta, ma raramente raccontata e poco pubblicizzata, di quel gruppo di monaci che stanchi di anni di abusi e di violenza esercitata su di loro dal proprio maestro, un bel giorno si risvegliarono, menarono di santa ragione il despota e abbandonarono a cuor leggero il monastero. 

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